Gli ufficiali di polizia hanno arrestato, recentemente, la praticante della Falun Dafa sig.ra Dai Xiaoping di Weifang, provincia di Shandong. Attualmente è detenuta nel centro di detenzione di Weifang, dove è legata ad "un letto della morte" (*) ed è sottoposta ad alimentazione forzata. La sua situazione è critica. Il marito della sig.ra Dai, il sig. Mou Naiwu, era un insegnante di fisica al College di Weifang. A causa della sua persistenza nel praticare il Falun Gong è stato picchiato a morte. È morto il 13 giugno 2004, lasciando la figlia da sola.
La sig.ra Dai aveva 44 anni. Soffriva di varie malattie. Iniziò quando aveva 30 anni, non poteva lavorare a tempo pieno a causa del suo stato di salute. Dopo che iniziò a praticare il Falun Gong, le sue malattie sparirono ed ebbe immediatamente miglioramenti sia mentali che fisici. Anche il corpo di suo marito, il sig. Mou, dopo che iniziò a praticare il Falun Gong, ebbe dei cambiamenti. Il suo temperamento ebbe una rapida trasformazione in meglio. Dopo che il partito comunista cinese (PCC) cominciò a perseguitare il Falun Gong, i due sono stati arrestati, e sono stati torturati varie volte. Gli ufficiali del reparto di polizia e del reparto di sicurezza nazionale si sono introdotti, durante la notte, molte volte a casa loro per arrestarli. Il marito e la moglie sono stati mandati in un campo di lavoro forzato. Mentre i suoi genitori non c’erano, la loro figlia di 13 anni ha pianto, per la loro assenza, ogni giorno.
Nel gennaio del 2000, il signor Mou è stato condannato a tre anni di campi di lavori forzati. È stato torturato brutalmente nel campo di lavoro forzato di Changle e da allora iniziò ad avere seri problemi di cuore. La sua pressione sanguigna salì sino ad un massimo di 260. Il sig. Mou, alla fine, venne liberato per cure mediche, ma un lato del corpo subì una paralisi, causata dal maltrattamento e non fu più auto-sufficiente. L'intera famiglia soffrì per questa situazione. Non avendo entrate di denaro la sig.ra Dai dovette prendersi cura del marito. Anche durante questa tragedia, il personale del reparto di sicurezza nazionale di Weifang e gli ufficiali del reparto di polizia, non smisero di controllarli, di seguirli e molestarli. A tarda sera, del 26 luglio 2001, circa dieci individui del reparto di sicurezza nazionale di Weifang si sono introdotti nella casa della sig.ra Dai. La sig.ra Dai stava facendo il bagno. Quelle persone si sono introdotte nella stanza da bagno ed hanno trascinato la sig.ra Dai in un automobile della polizia mentre indossava solamente la biancheria intima. Allo stesso tempo, hanno arrestato il sig. Mou, che si trovava sul pavimento a causa della sua immobilità. La loro giovane figlia, era spaventata e piangeva. È stata lasciata nella casa da sola.
Al campo di lavoro forzato, il sig. Mou fu ancora una volta in condizioni fisiche critiche. La sua pressione sanguigna andò fino a 280, cominciò a soffrire di grave aritmia e difficoltà respiratorie. Venne liberato nuovamente per sottoporlo a cure mediche.
La sig.ra Dai è stata condannata a tre anni di lavoro forzato nel villaggio di Wang. Da quando rifiutò di essere "trasformata" (*), è stata torturata brutalmente. È stata rinchiusa in una piccola stanza da bagno, priva di ventilazione, per oltre sei mesi ed è stata privata del sonno per più di quaranta giorni. Le guardie carcerarie del campo di lavoro ordinarono ai prigionieri di abusare di lei continuamente. Ogni volta che chiudeva gli occhi, le saltavano addosso. La picchiavano, la ferivano, e mentre la percuotevano urlavano. È stata costretta a stare in piedi per diciotto giorni e diciotto notti, come punizione. Le sue gambe erano gonfie, aveva perso la sensibilità della parte alta delle gambe, ma il suo credo nella Dafa non aveva esitato. All'inizio del 2003, era ancora in condizioni critiche e fu rimandata alla sua famiglia. In quel periodo diventò una senza casa per evitare ulteriore persecuzioni.
Durante il periodo in cui era nel campo di lavoro forzato e prima di diventare una senza casa, suo marito fisicamente disabile ha sostenuto la famiglia e si è occupato della loro figlia. Si sentì giù numerose volte. Dopo aver subito numerosi arresti e dopo essere stato detenuto per un lungo periodo nel campo di lavoro forzato (dove venne torturato brutalmente sia mentalmente che fisicamente), il sig. Mou morì il 13 giugno 2004. Aveva soltanto 42 anni.
Il pomeriggio del 3 marzo 2006, la sig.ra Dai stava spiegando i fatti della persecuzione ad alcuni pedoni in Gongan Alley, distretto di Kuiwen, quando un individuo, senza cuore, la segnalò alla polizia. Fu arrestata e portata al Commissariato di polizia del distretto di Kaifa . Tre giorni dopo, è stata trasferita al centro di detenzione di Weifang e detenuta lì per un mese. La sig.ra Dai rifiutò di segnalare qualunque nominativo e non cooperò con la polizia. Iniziò uno sciopero della fame e della sete, il giorno del suo arresto, che durò diciotto giorni. Attualmente, la polizia la tiene legata con delle catene "ad un letto della morte" (*) e la sottopone ad alimentazione forzata. Al momento, la sig.ra Dai è estremamente debole e magra. Sta subendo una quantità tremenda di brutali torture e la sua situazione è critica. La sua famiglia ha chiesto, numerose volte, di poterla vedere, ma il permesso è sempre stato negato. La giovane figlia ha perso suo padre, è lontana dalla madre e non ha dove andare. Dice di aver già perso il padre ed è preoccupata per sua madre.
Il 16 marzo 2006, senza preavviso, il dipartimento di polizia del distretto di Kaifa, irruppe nella casa della sig.ra Dai e rubò lo stereo, il lettore DVD, l'atto di proprietà della casa, il libretto bancario, ecc. L'ordine di perquisizione veniva dal capo del reparto della polizia del distretto di Weifang Kaifa, Ming Zhengliang. Questo individuo beve, gioca d’azzardo e frequenta giocatori. Non si ferma davanti a niente pur di perseguitare i praticanti del Falun Gong. Ci sono stati numerosi morti di praticanti in varie città. Dopo che è diventato il capo del reparto di polizia del distretto di Weifang Kaifa, è diventato ancor più aggressivo. Ha arrestato tantissimi praticanti del Falun Gong e li ha mandati in campi di lavoro forzati.
(*) GLOSSARIO
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