Spagna: La Corte Suprema accetta la causa del Falun Gong

La Corte Suprema di Spagna ha dato udienza il 6 giugno 2006 e ha detto che accetterà la causa inoltrata da diverse vittime nei confronti di alti ufficiali cinesi che hanno commesso genocidio contro il Falun Gong negli ultimi sette anni.

The Advertiser (Australia) ha riportato il 7 giugno che la Corte Suprema di Spagna dopo un’udienza svoltasi il 6 giugno ha accettato la causa del Falun Gong contro il genocidio in Cina. Questo significa che potrà farsi appello anche presso l’Audencia Nacional, la più alta corte criminale di Spagna.

Nell’articolo è scritto che il Falun Gong aveva intentato causa nel settembre 2004 contro Jia Qinglin, presidente del Comitato Nazionale della Conferenza di Consulta Politica Cinese (CPPCC), poco prima della sua visita in Spagna. I praticanti del Falun Gong avevano accusato Jia di aver commesso genocidio mentre era segretario del comitato locale del PCC a Beijing tra il 1999 e il 2002.

A quel tempo l’Audencia Nacional aveva rigettato la causa perchè Jia non si trovava in Spagna. Tuttavia la Corte Suprema aveva stabilito che il caso era nella giurisdizione delle corti nazionali, in nome del principio della “competenza universale” secondo cui le corti spagnole sono competenti in tutti i casi di genocidio e crimini contro l’umanità indipendentemente dalla nazionalità dell’imputato.

La regola è sorta dopo che un’altra corte spagnola aveva sentito il caso contro sei leader cinesi accusati di genocidio, torture e crimini contro l’umanità in Tibet durante gli anni 80. .

Inoltre la Spagna è stato il primo paese dell’UE a firmare il trattato di estradizione con Beijing nel novembre 2005.

Clear Harmony aveva riportato il 15 ottobre 2003 che i praticanti avevano intentato una causa penale presso la Audiencia Nacional spagnola contro il segretario generale del PCC Jiang Zemin, accusandolo di genocidio e torture nella persecuzione del Falun Gong.