Nel pomeriggio del 3 giugno, i praticanti russi del Falun Gong hanno tenuto un’attività alla Città Cinematografica del Mar Baltico per esporre la notizia degli espianti di organi commessi dal PCC sui praticanti ancora in vita del Falun Gong nei campi di concentramento, di lavoro e nelle prigioni. Espianti fatti per trarre profitto dal commercio illegale di organi e cremando i corpi per distruggere le prove.
Simulazione delle operazioni di espianto degli organi | Gente vuole saperne di più sulla persecuzione in Cina |
L’attività è stata permessa dall’amministrazione locale. Un rappresentante dei dipartimenti governativi e un rappresentante della polizia hanno partecipato all’attività per saperne di più del Falun Gong.
I praticanti hanno simulato le operazioni di espianto del PCC. Sono stati esposti cartelloni e manifesti per spiegare la verità sulla persecuzione in corso in Cina da sette anni. Le spiegazioni sono state date anche a voce tramite un megafono. In due striscioni era scritto: “In Cina vengono rimossi gli organi dei praticanti vivi del Falun Gong per essere venduti”, “Tutti dovrebbero aiutare a fermare questi crimini”.
Si leggono i manifesti per saperne di più | Praticanti parlano della persecuzione |
I passanti si sono fermati, hanno letto i cartelloni, osservato la simulazione e chiesto come tutto questo possa essere possibile. I praticanti hanno spiegato la verità toccando i cuori delle persone. Dopo aver ascoltato le spiegazioni dei praticanti un gruppo di ragazzi ha firmato la petizione con la quale si condanna il PCC e si chiede un’indagine internazionale. Durante le tre ore di attività si sono formate diverse file per firmare la petizione.
Si firma la petizione per la fine della persecuzione | Giovani in fila per firmare la petizione |
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