Un rapporto internazionale e indipendente ha recentemente confermato le affermazioni di alcuni testimoni secondo le quali il Partito Comunista Cinese (PCC) usa illegalmente i praticanti del Falun Gong come riserva vivente di organi, che sono venduti ricavandone un enorme profitto. Redatto da David Kilgour, ex Segretario di Stato canadese, e dall’avvocato internazionale dei diritti umani David Matas, il rapporto giunge alla “spiacevole conclusione che ciò che è stato affermato è vero”.
(http://investigation.redirectme.net)
Nel mese di maggio di quest’anno, Edward McMillan-Scott, uno dei vice Presidenti del Parlamento Europeo, è andato a Pechino per indagare sulla persecuzione dei praticanti del Falun Gong. Avendo intervistato parecchi individui, è giunto alla conclusione che il regime cinese rimane “brutale, arbitrario e paranoico”, e che la situazione dei diritti umani non è migliorata per niente. Ha anche definito l’espianto degli organi da praticanti del Falun Gong messo in atto dal PCC come un “genocidio per soldi – che è uno dei peggiori motivi per commettere un genocidio nella storia.”
Durante i sette anni dall’inizio della persecuzione del Falun Gong, iniziata il 20 luglio 1999, il mondo è venuto a conoscenza dei trattamenti più brutali riservati ai prigionieri di conscienza nelle mani del PCC. In una frenesia nascosta, il regime ha arrestato, torturato, sottoposto al lavaggio del cervello e ucciso i suoi cittadini su larga scala, mentre la comunità internazionale stava a guardare. La rivelazione degli espianti di organi da praticanti del Falun Gong, come ha affermato Kilgour, è “una grottesca forma di malvagità che, nonostante tutte le depravazioni di cui l’umanità ha potuto essere testimone, è qualcosa nuovo per questo pianeta.” Ancora oggi, di fronte a queste accuse, il Partito Comunista Cinese alza le spalle con lo stesso disprezzo che ha sempre dimostrato di fronte a tutti i suoi orrendi crimini.
Il genocidio contro il Falun Gong in Cina è una sfida per l’umanità di questa nuova era. Quando Pechino lottava per aggiudicarsi le Olimpiadi, l’ex dittatore Jiang Zemin, iniziatore della persecuzione, si vantava follemente che oggi è “il tempo migliore per i diritti umani” in Cina. È tempo di imporre una condizioni ferme al regime cinese e di portare ciascuno dei suoi crimini di fronte alla giustizia internazionale.
Parecchi leader europei, come il Cancelliere Angela Merkel e McMillan-Scott recentemente hanno deciso di dare la dovuta attenzione alla persecuzione del Falun Gong e di agire di conseguenza quando trattano con il PCC. Il European Falun Gong Information Center sollecita l’Unione Europea e tutti i governi europei a seguire il loro esempio e a condannare la persecuzione, ad agire per fermare l’espianto di organi su larga scala e a chiedere al regime cinese di aprire incondizionatamente tutti i campi di lavoro, gli ospedali e ogni altra struttura ove i praticanti siano stati detenuti per una indagine internazionale.
European Falun Gong Information Centre
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