Dal 1999, cento milioni di cittadini cinesi che praticano gli insegnamenti della Falun Dafa, sono perseguitati, torturati, detenuti in campo di concentramento e usati come cavie per il lucroso mercato dei trapianti. I loro organi vengono espiantati da vivi e i corpi non più utili, avviati ai forni per essere distrutti.
La loro condizione è da allora testimoniata e denunciata dai praticanti di questa pratica meditativa, che vivono fuori dalla Cina, in oltre 60 paesi del mondo.
L’Associazione di volontariato Falun Dafa organizza, dal prossimo 30 settembre al 15 di ottobre presso lo Stenditoio della Provincia di Biella, la mostra d’arte internazionale “Verità, Compassione e Tolleranza”.
La mostra, che si avvale del patrocinio della Provincia di Biella e del Comune di Biella, sarà inaugurata alle ore 16.00 di sabato 30 settembre, ospita quarantadue dipinti e 40 fotografie, realizzati da praticanti della Falun Dafa che, in alcuni casi, hanno sperimentato loro stessi la persecuzione e la tortura. Nel corso degli ultimi anni questa mostra è già stata organizzata in molte sedi importanti, tra cui il Parlamento Europeo e la Commissione ONU per i Diritti Umani.
Durante tutti i giorni di apertura (da lunedì a venerdì dalle ore 18.00 alle ore 22.30, sabato e domenica dalle 10.00 alle 22.30) i volontari dell’associazione saranno a disposizione dei visitatori.
Approfondimento:
Fin dai tempi più antichi gli uomini hanno sondato le profondità dei misteri della vita, chiedendosi quale sia il posto dell’uomo all’interno della natura. In quella cultura, grande considerazione veniva data ai meccanismi che regolavano i cieli, alle qualità della terra e all’armonia fra la gente, ed era nel bilanciamento dinamico di tali cose che il saggio cercava di essere in sintonia con la Natura. Distillata in tre leggi quella Natura è: verità, compassione e tolleranza.
Per l’artista la cui opera rivela una ricerca del vero significato della vita, di tempo, di cultura, vanno al di là di religione e politica. Lui crea invece, per ispirare nello spettatore una verità più alta o una saggezza superiore. L’opera d’arte in questo caso non è altro che un veicolo materiale che promette un passaggio verso la verità.
Le opere esposte in questa mostra sono state create da un gruppo di artisti affermati, che attraverso la pratica del Falun Gong – un’antica scuola cinese di meditazione e auto-miglioramento – hanno guadagnato la salute fisica e mentale, Grazie a verità, compassione, tolleranza hanno visto le loro vite aprirsi al processo di un costante rinnovamento nel quale false nozioni e attaccamenti hanno lasciato il posto al loro io più vero e innato.
Queste opere descrivono anche la persecuzione crudele che la Falun Dafa ha subito dalle mani del regime comunista della Cina. In molte delle ultime opere si trova una profonda convinzione nell’esistenza di un ordine morale superiore dove si manifesta l’incontro di una divina retribuzione. Ma nel mezzo delle sofferenze inumane, fra torture e violenze, vediamo della gente ordinaria diventare straordinaria. Perché il potere della fede nei principi fa risplendere il mite e lo rinvigorisce di una forza mentale e di un coraggio di gran lunga superiori alle sofferenze imposte. Verità, compassione, tolleranza sono qui infuse fin proprio al midollo, facendo delle vittime dei vincitori. Il messaggio è, in ultimo, un messaggio di speranza e di trionfo.
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