La praticante della Falun Dafa, sig.na Wang Bo, della città di Shijiazhuang, provincia di Hebei è stata accusata falsamente di "utilizzare un'organizzazione di culto per perturbare l'applicazione della legge" ed è stata condannata illegalmente a cinque anni di prigione dal governo comunista cinese all'inizio del febbraio 2007. Anche suo padre, Wang Xinzhong e sua madre, Liu Shuqin, sono stati accusati e ciascuno è stato condannato a quattro anni di prigione.
Wang Bo con sua nonna | Wang Bo |
Wang Bo ed i suoi genitori hanno iniziato a praticare la Falun Dafa nel 1996, e l'armonia si è ristabilita nella loro famiglia che era sul punto di dividersi. Nel 1999, Wang Bo aveva 18 anni; fu ammessa al conservatorio centrale di musica. La persecuzione iniziò poco più tardi dello stesso anno. Di conseguenza, Wang Bo ed i suoi genitori furono privati della loro libertà personale per avere persistito nel loro credo e per avere detto la verità sulla Falun Dafa. A fine 2000, Wang Bo fu condannata illegalmente ai lavori forzati per avere chiarito la verità (*). All’inizio del 2001, fu inviata al campo di lavoro di Xinan, dalle autorità del campo di lavoro di Shijiazhuang e diventò la detenuta più giovane imprigionata là. Fu torturata brutalmente e privata del sonno per un lungo periodo. Più tardi, fu detenuta nel centro d'istruzione giuridica di Hebei per subire il lavaggio del cervello (*). La televisone CCTV (Télévision Centrale della Cina) mandò in onda nel programma Focal Point Interview un servizio perfido che riguardava Wang Bo e la sua famiglia. L’Agenzia delle Notizie Xinhua (portavoce del partito) ed altri media diffusero menzogne per fuorviare e lavare il cervello al pubblico. Durante i tre anni in cui Wang Bo tornò a scuola per studiare, agenti dell’ufficio 610 (*) incaricarono una donna di "accompagnare" Wang Bo, cosa che equivaleva a sorvegliarla e controllarla 24 ore su 24.
L’arresto più recente è avvenuto la sera del 27 luglio 2006, quando la polizia scalò una parete ed entrò nell’abitazione temporanea di Wang Bo e dei suoi genitori nella città di Dalian, provincia di Liaoning. Arrestarono Wang Bo e sua madre mentre avevano addosso i soli indumenti intimi. Wang Xinzhong, il padre di Wang Bo, era al lavoro; così lo arrestarono la mattina seguente. Ufficiali della divisione della sicurezza e della politica del dipartimento di Polizia di Shijiazhuang aspettavano davanti alla loro casa da molti giorni prima dell'arresto.
Questo arresto ha avuto luogo dopo che Wang Bo e Wang Xinzhong pubblicarono articoli nel sito Internet Minghui/Clearwisdom ed in altri siti esteri per denunciare le loro esperienze di persecuzione e la generale persecuzione del Falun Gong da parte del partito. Wang Bo ed i suoi genitori si sono liberati dagli artigli dell'ufficio 610 della provincia di Hebei e dal centro di lavaggio di cervello nel 2005 ed hanno pubblicato in dettaglio come i giornalisti di Focal Poin Interview pubblicarono, deformarono e presero delle loro parole fuori dal loro contesto per calunniare il Falun Gong. Wang Bo ed i suoi genitori scelsero di andare a vivere lontano dopo avere detto la verità per evitare ulteriore persecuzione. Furono fermati segretamente dai funzionari del partito della città di Dalian la sera del 27 luglio 2006 e riportati nella città di Shijiazhuang dove furono detenuti illegalmente.
I funzionari del Tribunale del distretto di Changan e quelli della Procura della città di Shijiazhuang provarono a giudicare Wang Bo ed i suoi genitori alle 9 di mattina del 10 novembre 2006, accusandoli di "infrangere la legge amministrativa". Secondo le leggi del partito, un verdetto dovrebbe essere emesso entro un mese, al più tardi dopo 45 giorni, e tuttavia il verdetto, nel caso di Wang Bo, è stato pronunciato praticamente dopo tre mesi. È stato detto che il regime comunista pensava che il caso di Wang Bo era un caso di alto grado. Il caso è stato sottoposto fino all'alta Corte della provincia di Hebei, dove i funzionari hanno pronunciato un verdetto preliminare. Durante la sessione della corte, il presidente del tribunale ha annunciato che dovevano essere resi più di 40,000 yuans (*) e tre scatole di abiti a Wang Bo ed alla sua famiglia. Si è detto che il denaro e gli abiti erano conservati da Li Xingshan, un funzionario della divisione nazionale di sicurezza della città di Shijiazhuang. I parenti di Wang Bo chiesero la restituzione del denaro e dei loro beni, tuttavia il tribunale è sembrato impotente a fare qualcosa in proposito.
I funzionari del tribunale controllati dal partito hanno pronunciato un verdetto sbagliato. Si è saputo che Wang Bo e sua madre, Liu Shuqin, hanno rifiutato di firmarlo e che hanno fortemente protestato contro il processo illegale. Hanno strappato la dichiarazione del verdetto dinanzi al giudice. Il padre di Wang Bo, Wang Xinzhong, ha fatto appello presso il Tribunale intermedio di Shijiazhuang. Un avvocato coscienzioso ha difeso l'innocenza di Wang Xinzhong davanti al tribunale in seguito ai grandi sforzi di amici e parenti. Stanno provando ad ottenere un processo pubblico aperto per la seconda udienza in modo da impedire alla corte intermedia di "giocare delle trappole nell’oscurità". Maggiori informazioni segnalano, tuttavia, che persone del Tribunale del distretto di Changan hanno finto di avere raccomandato ai parenti di Wang Xinzhong di assumere un avvocato, ma che quando l'avvocato ha tentato di intervenire durante la causa, hanno fatto di tutto per impedirglielo."
Il partito comunista cinese non ha mai rispettato nessuna legge nel trattamento dei praticanti del Falun Gong. Il processo della famiglia di Wang Bo non si conforma ad alcuna legge esistente. Al contrario, il partito ha, ancora una volta, applicato la sua politica di persecuzione: "rovinate la loro reputazione, rovinateli finanziariamente e distruggeteli fisicamente". Il "processo" è soltanto una messa in scena utilizzata per dissimulare la verità sulla persecuzione di persone innocenti e brave. I praticanti del Falun Gong non fanno che esercitare la loro libertà d'espressione e la loro libertà di parola come cittadini cinesi quando denunciano la persecuzione, stampano e distribuiscono volantini di chiarificazione della verità. Non violano alcuna legge, e dunque sono completamente innocenti. Wang Bo e la sua famiglia devono essere immediatamente liberati!
Facciamo appello al senso della giustizia della gente dentro e fuori dalla Cina affinché proseguano con i loro sforzi nel salvare Wang Bo e la sua famiglia, tutt’ora incarcerati.
La Corte intermedia del popolo di Shijiazhuang
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(*) GLOSSARIO
Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2007/2/10/148666.html>/a>
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