Ho praticato la coltivazione per parecchi anni, ma non sono ancora in grado di coltivare me stesso e di guardarmi dentro in ogni occasione. In passato, ogni volta che sorgeva un conflitto, biasimavo sempre gli altri. Concentravo la mia attenzione solo sulle mancanze degli altri, e non coltivavo veramente me stesso né mi guardavo dentro. Sentivo di essere sempre nel giusto e che solo la mia opinione era giusta, e non potevo vedere che c’erano dei problemi in me. A volte sostenevo addirittura di guardarmi dentro, ma di fatto non lo facevo. In realtà il mio “guardarsi dentro” era semplicemente una formalità, e non sapevo molto di come guardarmi dentro veramente; dicevo solamente “guardati dentro” agli altri tanto per dire. Il mio proposito ero quello di proteggere quei miei attaccamenti nascosti che non avevo visto, ed era una scusa per coprirli. Se non consideriamo tali scuse con la (Falun) Dafa, si nasconderanno molto in profondità. A volte è molto difficile identificarli ed è ancora più difficile per noi divenirne consapevoli.
Questa mattina, mentre condividevo le mie comprensioni con un altro praticante, lui ha detto, “Alcuni discepoli parlano di…” L'ho guardato, come se volessi ricordargli, “Perché hai di nuovo detto questo?” Ha parlato in questo modo molte volte in passato, e io l'ho sempre considerato sbagliato. Ho pensato che solo quando il Maestro parla ai praticanti è possibile usare la parola “discepoli” e usare queste parole è irrispettoso verso il Maestro e la Dafa, cosa della quale non era consapevole.
Tuttavia non molto tempo dopo ha detto, “le condivisioni dei discepoli”. Non appena ho sentito la parola “discepolo” gli ho lanciato un’altra occhiata. Lui ha detto, “Non ho detto nulla di sbagliato. In Minghui Weekly, c’è una sezione che si chiama Condivisione dei Discepoli. Sei troppo sensibile riguardo a questa parola. Ti stai formando una mentalità troppo rigida; è quasi diventato un riflesso condizionato e diventerà un attaccamento.”
Gli ho detto, “Se non avessi detto questo in passato, oggi ti avrei guardato in quel modo? Se smetti di dire quella parola, ti guarderò ancora così? E mi formerò una tale mentalità?” Mi ha detto, “Smettiamo di discutere, è solo tempo sprecato. Ora vado a studiare gli insegnamenti del Falun Gong, la Fa, e questo risolverà tutte le questioni.”
In quel momento anche io sono diventato consapevole di qualcosa. Ho pensato che in teoria ciò che aveva detto era giusto. Ma perché nel mio subconscio avevo sentito disagio e rabbia? Mi sono guardato dentro e ho chiesto a me stesso, “Perché sei arrabbiato, di che cosa stai discutendo? Ciò che ha detto è ragionevole. Anche se non fosse ragionevole, perché sono arrabbiato?” Il mio cuore non dovrebbe mai essere toccato da niente. E riguardo alle parole degli altri praticanti, perché non le valuto con la Dafa e perché non cerco di comprenderle dalla prospettiva di un praticante? Le stesse parole possono essere comprese da diversi punti di vista e a differenti livelli. Il livello del carattere di ciascuno è diverso, la loro prospettiva è diversa e anche la loro comprensione è diversa. Così quando emergono dei conflitti, iniziamo a puntare il dito l’uno contro l’altro e perdiamo la compassione che un praticante dovrebbe avere. Mi sono detto, “Guardati dentro, coltiva te stesso!”
Ora so veramente perché mi sono arrabbiato e perché ho provato disagio. Ho scoperto la causa. È stato perché le parole del praticante hanno veramente toccato la radice del problema, i miei attaccamenti nascosti, e li stavo dissolvendo ed eliminando! Gli attaccamenti non potevano accettare questo, così si sono sentiti male e a disagio, e si sono rivoltati contro di esso. Le parole del praticante li stavano prendendo di mira, stavano mettendo in luce quegli elementi degenerati! Erano all’interno del mio corpo, non capita mai che essi critichino se stessi, possono solo essere rivelati quando altri me li fanno notare e me li dicono, per permettermi di vederli veramente. Allora solo quando coltivo me stesso secondo gli standard della Dafa posso veramente eliminarli. Al contrario, se in questo momento non sono lucido e non riesco ad illuminarmi, e cerco invece di sostenerli consciamente e li considero come se fossero me stesso, allora saranno riluttanti ad essere criticati dagli altri e io non sarò mai capace di scoprirli. Nel frattempo raggiungono il loro obiettivo, che è sopravvivere. Quando li scopro e li tratto con pensieri retti, si spaventano immediatamente e sono subito dissolti.
Il livello della mia coltivazione è limitato, per favore sottolineate con gentilezza qualunque cosa ci sia di sbagliato.
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