Un tempo c’era un uomo d’affari di nome Cheng Bolin che viveva a Yangzhou. Era un uomo pio e rispettoso degli dèi e dei Budda. Un’estate un esercito del nord invase la città di Yangzhou. Cheng pregò gli dèi e chiese il loro aiuto. Nel suo sogno un dio gli disse che tutti i 16 membri della sua famiglia si sarebbero salvati dalla catastrofe, eccetto lui.
Quando Cheng Bolin si svegliò, non riuscì a capire il perché di quel suo destino, così pregò di nuovo. Gli dèi gli dissero in sogno, “Nella tua vita precedente, hai pugnalato Wang Mazi 26 volte e lo hai ucciso. Ora è tempo che tu lo ripaghi, e non puoi sfuggire a questo. Puoi dire ai tuoi familiari di rimanere nella zona ad est della casa, mentre tu resterai nella stanza d’ingresso. In questo modo la tua famiglia non sarà coinvolta.” Cheng seguì le istruzioni.
Cinque giorni dopo, un soldato delle truppe del nord bussò alla porta. Cheng Bolin gli chiese, “Sei Wang Mazi? Se è così, puoi entrare e pugnalarmi per 26 volte. Se non sei Wang Mazi, allora lasciami solo, perché noi non abbiamo una relazione karmica.”
Il soldato disse, “Sono Wang Mazi.” Così Cheng Bolin aprì la porta e lo fece entrare. Wang Mazi era molto sorpreso, “Come sai il mio nome?” Cheng gli raccontò i due sogni.
Wang Mazi sospirò, “Mi hai ucciso pugnalandomi 26 volte nella nostra vita precedente; se faccio la stessa cosa oggi, non cercherai anche tu vendetta nella prossima?” Poi usò l’impugnatura della spada per dare 26 colpetto sulla schiena di Cheng Bolin e poi lo perdonò. In più, Wang Mazi scortò Cheng Bolin e la sua famiglia a Jinlin, un luogo più sicuro.
Ogni cosa accade per una ragione. Quando siamo maltrattati da qualcuno, magari noi siamo debitori verso quella persona. Se possiamo sopportare quel maltrattamento senza lamentarci e senza risentimento, o se possiamo o se possiamo perdonarlo, allora probabilmente dissolveremo il risentimento e risolveremo la retribuzione karmica. Altrimenti, la retribuzione karmica andrà avanti senza fine.
Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/emh/articles/2007/3/28/83988.html
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