L'originale in cinese può essere visto al seguente link: http://minghui.org/mh/articles/2007/10/15/164443.html
Lei Ming è stato uno dei praticanti del Falun Gong coinvolti nell'episodio. Subito dopo, Lei Ming ed un certo numero di praticanti furono arrestati e morirono a seguito delle torture. Nel programma odierno, le persone che furono coinvolte nell'episodio spiegano cosa gli è accaduto, e perché i praticanti del Falun Gong intrapresero un'azione così estrema, come quella di interferire con i sistemi TV locali.
Reporter: Un'ora dopo l'episodio dell'interferenza al sistema TV via cavo di Changchun le autorità avevano già cominciato ad arrestare i praticanti del Falun Gong, uno dopo l'altro, seguito da un arresto di massa dei praticanti del Falun Gong in tutta la provincia. Secondo una notizia mostrata sul sito web del Falun Gong, Clearwisdom.net, quando il capo del regime comunista Jiang Zemin venne a conoscenza dell'episodio, andò su tutte le furie. Ordinò in segreto alla polizia di “uccidere senza pietà” i praticanti coinvolti.
Reporter: Nei giorni seguenti, Changchun fu investita da forti venti. L'aria era piena di sabbia e polvere. Ufficiali di polizia e agenti in borghese erano ovunque. La gente per le strade veniva fermata e sottoposta ad interrogatori, le loro borse venivano rovistate. In breve tempo, ogni palo della luce di Changchun City era sorvegliato da qualcuno. Quando c'era scarsità di energia, impiegati provenienti da vari luoghi di lavoro venivano assegnati per aiutare a sorvegliare i pali della luce. Presto sentimmo notizie che dicevano che dei praticanti del Falun Gong erano morti a seguito delle torture e della persecuzione.
Reporter: Durante il giro seguente di arresti di massa, 5000 praticanti del Falun Gong furono catturati e detenuti. Otto di loro morirono a seguito delle torture. Hou Minghai che aveva collaborato all'episodio delle interferenze morì sotto tortura due giorni dopo il suo arresto. Liu Chengjun, la persona chiave, morì il 26 dicembre 2003, dopo aver sofferto in prigione per un anno e nove mesi le più crudeli torture. La polizia impose la cremazione delle sue spoglie sette ore dopo la sua morte.
La persona che vediamo sullo schermo è il praticante del Falun Gong Lei Ming di Baishan, Provincia di Jilin. Sta dimostrando come è stato torturato dopo il suo arresto. Un testimone oculare ha rivelato più tardi che Lei Ming era stato picchiato fino al punto di avere tutte le ossa spezzate. Riusciva a muovere solo gli occhi. Ha visto Lei Ming giacere su una barella, con sangue rappreso nelle orecchie, narici, labbra e denti. Il compagno di cella che venne incaricato di riportarlo in cella disse che non poteva in alcun modo dormire.
Praticante del Falun Gong Lei Ming: Quando venni spedito in cella, il capo cella mi ordinò di spogliarmi e fare una doccia. Quando mi sono tolto i vestiti, le ferite e le bruciature per gli elettro schock erano visibili su tutto il corpo. Le facce dei compagni di cella si contrassero dallo shock quando mi videro; qualcuno non riusciva nemmeno a guardarmi.
Dopo 6 mesi di detenzione, il 18 Settembre, 2002, la Corte di Assise di Changchun ha giudicato 15 praticanti del Falun Gong coinvolti nell'episodio delle interferenze. Sebbene avessimo subito delle torture crudeli, il modo in cui ci comportammo, commosse tutti i presenti.
Lei Ming: Quando quindici di noi entrarono nell'aula in fila, gridammo, "la Falun Dafa è buona." Allora la polizia del tribunale cercò di tirarci fuori. Gridammo ancora più forte in cima alle loro voci. Alla fine fummo tutti portati via.
Avevamo una stanza per le punizioni dove c'erano i funzionari di polizia, tutti con un bastone elettrico. Il voltaggio era estremamente alto. Ognuno di noi venne portato nella stanza e crudelmente colpito. Erano molto malvagi e ci interrogarono uno ad uno. Appena un praticante entrava nella stanza iniziavano una registrazione video, mentre facevano le domande.
Quando venne il mio turno, mi chiesero perché ci eravamo intromessi nel sistema televisivo. Gli ho spiegato che la ragione era perché questo regime diffama il Falun Gong e non avevamo nessuna possibilità di far sentire la nostra voce, quindi abbiamo usato questo metodo. Loro girarono la telecamera dall'altra parte prima che io potessi finire la frase. Poi chiamarono “il prossimo”. Non mostrarono nessun interesse in ciò che dicevo. Misero i praticanti uno dopo l'altro di fronte alla telecamera. Stavano lì al solo scopo di registrare. Non poteva importar loro di meno di ciò che dicevamo. Tenevano un microfono e facevano domande, ma prima che uno potesse finire alcune frasi, il giudice chiamava il prossimo praticante, e il microfono veniva subito tolto dal praticante appena interrogato. Non ci lasciavano parlare.
Non c'era nessuna trasparenza, equità o giustizia. Quando hanno avuto a che fare con i praticanti del Falun Gong non hanno mai seguito la legge. Potevano condannarci a tutti gli anni che volevano. Le condanne venivano decise prima.
Reporter: Dopo questa udienza accompagnata da elettroshock e torture, i 15 praticanti vennero condannati da 4 a 20 anni di prigione. Lei Ming venne condannato a 17 e venne portato nella prigione di Jilin il 25 Ottobre 2002. Nella loro frenesia di “riformare" Lei Ming, le autorità incitarono i detenuti a torturarlo al di là dell'immaginabile.
Lei Ming: Due di loro mi tenevano per le gambe, uno per le mani, ed un altro mi tolse i pantaloni schiacciandomi forte il pene. Schiacciò così forte che ondeggiai fra la vita e la morte dal dolore insopportabile. Urlai. Uno di loro venne a chiudermi la bocca. Gridai ancora sudando abbondantemente dal dolore. Più tardi quando capirono che non riuscivano ad impedirmi di urlare si fermarono per paura di essere sentiti da quelli che stavano ritornando in cella dopo un turno notturno.
Lei Ming venne portato all'ospedale nel Novembre 2004 con difficoltà respiratorie. Era in pericolo di vita. Fu in queste circostanze che le autorità carcerarie lo autorizzarono ad uscire per cure mediche. I muscoli delle gambe si erano atrofizzati per le lunghe torture. Non riusciva a camminare ne a prendersi cura di se stesso. I suoi familiari lo portarono a casa dalla prigione trasportandolo a spalle.
Lei Ming, ridotto ad uno scheletro, morì il 6 Agosto 2006, all'età di 30 anni.
(Nota: l'intervista venne fatta prima della sua morte)
Presentatore: La maggior parte dei cinesi ribolle di rabbia quando si rendono conto della spietata persecuzione del Partito Comunista contro il Falun Gong. D'altra parte, alcune persone disapprovano che i praticanti del Falun Gong osino fare azioni che vanno oltre le regole provocando così il regime. Di conseguenza alcuni prendono le distanze dalla questione della persecuzione. Come dovremmo vedere la cosa?
Reporter: John Broadus Watson, una delle figure più rappresentative agli albori della psicologia comportamentale ed i suoi assistenti condussero nel 1920 un ben noto esperimento nella storia della psicologia. L'esperimento rivelava come in un bambino si formi una risposta condizionata alla paura.
Il soggetto era un bambino di 9 mesi chiamato Albert. I ricercatori misero un topolino bianco vicino a lui. All'inizio Albert non mostrò nessuna paura nei confronti del topo, tuttavia, quando i ricercatori usarono un martello per percuotere una sbarra di acciaio dietro la sua testa, il fragore lo fece sussultare e cercò di allontanarsi dal topo, mostrando un'espressione spaventata. Lasciarono passare due mesi perché si dimenticasse dell'episodio e poi cominciarono di nuovo l'esperimento. Dopo aver ripetuto questa scena alcune volte, Albert sviluppò una risposta condizionata totale di paura nei confronti del topo, non del suono. Aveva paura del topo come di qualunque altra cosa pelosa che gli veniva mostrata, anche in assenza di un qualunque suono fragoroso.
Questo è uno degli esperimenti ben conosciuti per provocare la paura.
Decenni più tardi il Partito Comunista Cinese (PCC) ed i suoi capi hanno condotto un esperimento simile, non su Albert, ma su un'intera nazione.
Dr. Yang Jingduan dell'Ospedale Universitario Thomas Jefferson, Philadelphia, USA:
La paura del PCC dei cinesi è un tipico riflesso condizionato. Negli ultimi decenni hanno sperimentato le campagne “Tre Anti” e “Cinque Anti”, la campagna “Soppressione degli Anti-Rivoluzionari” la campagna “Anti-Destrorsi”, la “Rivoluzione Culturale”, la campagna “Repressione degli Anti-Rivoluzionari”, il “Massacro di Piazza Tiananmen” e l'attuale persecuzione del Falun Gong. I cinesi sono stati testimoni più e più volte del fatto che quando tu non piaci al PCC, esso non esita a distruggerti, o farti soffrire così tanto da farti preferire la morte. Il partito distruggerà completamente la tua reputazione e farà in modo che la società ti rifiuti e ti disprezzi. In tali circostanze, tutti vivrebbero con la paura, preoccupandosi di poter diventare il bersaglio della repressione. C'è un detto cinese, “Uccidi il pollo, per spaventare la scimmia”. Sebbene la maggioranza del popolo cinese non sia stata direttamente perseguitata in ognuna di queste oppressive campagne, sorgerà naturalmente una sensazione di paura ogniqualvolta ci sarà un movimento politico che si avvicina.
Gli antichi saggi erano soliti dire, "L'osservatore è colui che osserva," "La paura è paura". Una volta imparata, la paura viene assorbita profondamente dalla mente delle persone, e non ha più nessun legame diretto con la punizione; diventa invece un modo di pensare e di comportarsi; perciò, non importa dove uno vada, la paura lo accompagna e lo segue dappresso.
Dr. Yang Jingduan: Se uno ha sviluppato una mentalità di paura, non diventa più un riflesso della realtà, bensì un certo genere di ricordo; quando il ricordo viene richiamato, produrrà un riflesso psicologico. La gente era solita dire: “Pizzicato una volta, la seconda sto attento”. Quando vede qualcosa di simile a ciò che gli ha fatto male, il suo sistema nervoso simpatico viene stimolato e lo spinge a scappare - il fenomeno “lotta o scappa”. Quindi, di fronte alla paura, alcuni scelgono di scappare. In breve, si cerca di tenersi a distanza il più possibile. Il che si traduce con, se non mi piace avere a che fare con gli studenti; me ne starò alla larga da loro; se non mi piace il Falun Gong, allora mi terrò alla larga dal Falun Gong, indipendentemente dal fatto che abbia ragione o torto, che sia buono o cattivo, bello o brutto, perché, sottoposti ad una tale paura, la sopravvivenza personale è diventata la priorità numero uno. Scoprono che il modo migliore per stare al sicuro e di proteggersi è stare dalla parte del PCC. Quindi sono più che disposti ad accettare la sua propaganda ed i pretesti che adduce per la repressione o lo aiutano persino a portare avanti la repressione. Così facendo si sentono al sicuro. In psichiatria ci imbattiamo spesso in episodi dove le persone prendono le parti del colpevole di loro “spontanea” volontà, per guadagnare un senso di sicurezza. E' un modo per gestire la paura.
Gli psichiatri sostengono che i disordini di natura psichiatrica si possono curare invecchiando. Per ciò che concerne gli esperti comportamentali essi possono usare, in casi come quello di Albert, una “strategia marginale”. Per prima cosa gli parleranno di animali “pelosi” e gli faranno toccare dei giocattoli pelosi, facendolo parlare nello stesso tempo dei motivi per cui prova paura. Si dice che questa strategia abbia successo nell'88% dei casi. Negli ultimi due anni i cinesi hanno cominciato ad adottare una “strategia marginale”. Lavoratori lasciati a casa, contadini che hanno perso la loro terra, persone obbligate a trasferirsi, vittime dell'AIDs, portatori di Epatite B e altri emarginati stanno tutti protestando marginalmente. Non hanno pianificazione politica, organizzativa o strategica. Tali proteste vengono definite “campagne per la salvaguardia dei diritti”, che possono tutte rientrare nella strategia dei piccoli “giocattoli pelosi” usata nella prima fase.
Dr. Yang Jingduan: Ci sono stati sempre più movimenti per la salvaguardia dei diritti civili in Cina. Questo accade perché la gente è stata spinta alla disperazione dove non hanno altre alternative. La paura della gente si basa principalmente sull'ansia di poter perdere i loro interessi personali o la loro vita. Se hanno perso l'ambiente da cui dipendono le loro vite, la loro terra, il loro lavoro, o persino i propri familiari, e quando hanno perso tutto e l'unica cosa che rimane è la loro vita, sono pronti a rischiarla nella lotta, perché non hanno nulla più di cui avere paura. Coloro che in Cina mostrano una grande paura sono in realtà quelli che stanno beneficiando del sistema, o quelli a cui sono stati concessi alcuni piccoli favori. Questo è piuttosto deprecabile. Siccome sono preoccupati di poter perdere ciò che hanno già guadagnato, sono pronti a conformarsi ai vari fenomeni di ingiustizia e diseguaglianza. Questo è veramente un peccato, perché alcune di queste persone sono bene istruite e godono di una certa posizione nella società. Dovrebbero raccogliere la loro responsabilità sociale e i loro obblighi per proteggere gli interessi della gente meno fortunata. Tuttavia sono diventati un gruppo di persone che hanno relativamente più paura e ansia.
La protesta più diretta e più pacifica potrebbe essere proprio quella del Falun Gong. Come esempio prendiamo l'episodio delle interferenze nel sistema TV via cavo; dopo che otto praticanti del Falun Gong sono morti a seguito delle torture, inclusi Lei Ming e Liu Chengjun, i praticanti del Falun Gong non hanno rinunciato alla protesta. Sono accaduti altri episodi di interferenza nel sistema televisivo in tutta la Cina.
Come fanno queste persone a superare la loro paura?
Dr. Yang Jingduan: Fin dall'inizio della persecuzione del Falun Gong in Cina ci sono state reazioni diverse fra i praticanti. Alcuni hanno rinunciato a praticare il Falun Gong per paura, o per pressioni ricevute o per altre ragioni. Quelle persone hanno davvero sofferto una severa persecuzione perché hanno perso una meravigliosa opportunità di coltivare. Ciononostante la maggior parte dei praticanti del Falun Gong rifiutano di rinunciare alla loro pratica. Questo è un qualcosa che il PCC non si aspettava.
Come riescono i praticanti a fare una cosa del genere? Come riescono a vincere la loro paura? In realtà, ciò è dovuto alla comprensione piuttosto profonda dei principi di Verità-Compassione-Tolleranza. Prendiamo la parola “tolleranza”. Molti pensano che “tolleranza” significhi ingoiare un insulto. In realtà non è così. Per i coltivatori, “tolleranza” significa essere capaci al massimo grado di lasciar perdere i propri interessi, come soldi, condizione sociale, fama, o addirittura la propria vita. Con una tale comprensione non c'è nulla di cui hanno paura. Sebbene abbiano perso il loro lavoro, le loro famiglie, l'ambiente dove vivevano, non hanno alcuna paura. Non hanno scelto di soffrire in quel modo, ma si sono trovati in una situazione che è stata loro imposta. Anche conformarsi alla parola “verità” è più facile a dirsi che a farsi. Quando il PCC ha favorito la pratica del Falun Gong e diceva che era buono, hanno seguito i principi di Verità- Compassione-Tolleranza. Quando il PCC ha fatto marcia indietro e ha cominciato ad attaccare e perseguitare la pratica dicendo che erano cattivi, sono rimasti comunque fedeli ai principi senza cambiare idea. Il che significa che il loro perseverare nella verità non è cambiato a causa della pressione di un potere politico o di ciò a cui a un individuo piace o non piace.
Molte persone in effetti dicono: “Se non vi è permesso di praticare il Falun Gong ufficialmente, allora lo potete praticare a casa; perché insistete a praticarlo all'aperto? Perché andate ad appellarvi? Perché andate in Piazza Tiananmen?” Dicono così perché non capiscono il significato della parola “Compassione”. Penso che questa parola contenga un grosso potere. Quando un coltivatore ha coltivato fino a quello stadio, non si preoccupa più per il suo interesse personali, ma per quello degli altri. Se una tale meravigliosa via di coltivazione, una pratica che può aiutare gli altri a guarire dalle malattie e a recuperare la salute e che mette in grado le persone di elevarsi moralmente, viene criticata ed etichettata come cattiva, fino al punto da non concedere addirittura più l'opportunità alle persone di conoscerla e di coltivare, non sarebbe allora un enorme danno e perdita per costoro? Ecco perché, di fronte a questo scenario, i praticanti hanno mostrato una tale grande compassione. Ciò che i praticanti stanno facendo è completamente a beneficio degli altri. Essi hanno ben dimostrato i principi di Verità-Compassione-Tolleranza nel corso degli anni delle loro pacifiche attività contro la persecuzione.. Il loro altruismo, il loro pensare ai benefici degli altri, ha fatto superare loro le proprie paure.
Presentatore: Una persona che vive nell'ombra della propria paura ha una grande difficoltà a raggiungere il proprio potenziale nel corso della propria vita. Una nazione attanagliata dalla paura è una nazione senza speranza. Nel corso degli ultimi otto anni, il Falun Gong ha perseverato a fare ciò che è necessario per denunciare la persecuzione, dall'appellarsi ai politici al governo, allo stendere degli striscioni in Piazza Tiananmen; dallo scrivere lettere ai capi del PCC, al persuadere la gente ad abbandonare il PCC e le sue organizzazioni affiliate. Durante questo processo di opposizione alla persecuzione i praticanti hanno gradualmente stabilito il loro sentiero personale, tracciato col proprio sangue e sacrifici. Molte delle misure da loro scelte hanno costantemente inviato delle onde d'urto alle varie nozioni e “regole nascoste” del popolo cinese dominato dal partito. Allo stesso tempo le misure che i praticanti hanno preso hanno anche messo in grado la gente di vedere che la nazione cinese è già in un processo di ripresa, una nazione che ha superato la mentalità di paura.
Grazie per aver guardato il nostro programma. Ci vediamo la prossima volta.
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