Sulla Non-Azione

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Credo che non-azione significhi essere liberi dalle nozioni, dai fattori umani, dal senso di se stessi e così via.

Quando ho iniziato a coltivare la Falun Dafa, non comprendevo bene il significato profondo della non-azione e la mia comprensione dei principi della Falun Dafa (la Fa) era basata su nozioni umane. A quel tempo studiavo la Fa e praticavo gli esercizi per beneficiare me stesso. Infatti avevo lasciato andare molte cose, ma questo non mi aveva fatto migliorare, e avevo sviluppato molti attaccamenti. Volevo essere diligente, ma trovavo molti ostacoli. Da una parte volevo lasciare che le cose avvenissero naturalmente, ma allora mi sentivo come se rimanessi indietro. Non riuscivo a quardare le cose nella giusta prospettiva. Dopo averci riflettuto in profondità, ho compreso che la causa alla radice di questa situazione era il fatto che praticavo la coltivazione per beneficiare me stesso. Per molto tempo non ho compreso il principio della Fa in queste parole del Maestro:

La coltivazione dipende da se stessi, mentre la trasformazione del Gong è fatta dal Maestro”. (Zhuan Falun)

Nella mia ignoranza, contavo su me stesso nella pratica di coltivazione.

Se uno può incontrare il Falun Gong o praticare la coltivazione è qualcosa predisposto da esseri divini, ed è inutile per gli esseri umani cercare di fare degli arrangiamenti per se stessi. Ci sono molti praticanti della Falun Dafa che hanno inconsapevolmente guardato alla pratica basandosi su nozioni umane e così hanno intrapreso il percorso stabilito dalle vecchie forze senza nemmeno rendersene conto.

Ad esempio, a volte non c’è nulla di sbagliato in ciò che stiamo facendo, ma conta la nostra mentalità mentre lo facciamo: volersi mettere in mostra, credere in concetti umani, o essere preoccupati per un piccolo gruppo di persone anziché per l’intero corpo. Tuttavia più le mie nozioni sono grandi, più grandi saranno le tribolazioni che le vecchie forse predisporranno per in base al principio di “mutua generazione-mutua inibizione”. Il Maestro ci ha detto:

Le vecchie forze non osano opporsi al nostro chiarire la verità o al salvare gli esseri senzienti. La chiave sta nel non permettere loro di trarre vantaggio dalle mancanze nel nostro stato mentale quando facciamo le cose.” (Insegnamento della Fa alla Conferenza della Fa di Boston 2002)

I principi della coltivazione sono spesso opposti alle nozioni umane. Un praticante crede di doversi concentrare solo sulla sua coltivazione, senza fare attenzione ad ottenere il gong. Allo stesso modo un praticante dovrebbe fare il suo lavoro tranquillamente, pacificamente e senza pensare a come ciò può beneficiarlo personalmente.

Le tre cose dovrebbero essere il centro per un praticante della Falun Dafa. Dovremmo mettere le nostre menti nella Fa, ignorare il nostro guadagno personale e lasciare andare i nostri pensieri umani – solo quando siamo capaci di fare questo non diamo alle vecchie forze l’opportunità di perseguitarci. Gli umani vivono nell’illusione e possono solo percepire ciò che vedono in superficie, che in realtà è instabile quanto l’apparenza superficiale delle nuvole. Nondimeno, desiderano quelle cose e cercano il riconoscimento degli altri. Questo non è lo stato di un praticante.

D’ora in avanti, non dovremmo più farci avanti con il proposito di avere un riconoscimento dagli altri. Piuttosto, dovremmo veramente assimilarci alla Falun Dafa dal profondo del nostro cuore e ignorare i fenomeni superficiali.

Questa è la mia comprensione al mio livello. Vi prego di correggermi se c’è qualcosa di inappropriato.

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