(*) Parte 1
Coordinarsi e Cooperare Come un Corpo Unico
Per noi non è sufficiente fare le cose insieme. Dobbiamo essere in sintonia spiritualmente e mentalmente. Questo significa che dobbiamo scambiarci opinioni e condividere idee con più praticanti, e questo richiede coordinazione e cooperazione. Il Maestro ha sottolineato in particolare il “lavoro di coordinazione in ogni regione” e “i problemi di coordinazione” nell’articolo “Alla Conferenza della Fa in Francia”. Questo ci richiede di mettere davvero noi stessi da parte e convalidare la Fa.
Le richieste per noi dovrebbero essere sempre più alte, visto che abbiamo coltivato fino ad oggi. Non possiamo rilassarci su ciò che abbiamo ottenuto nel passato, e non possiamo essere soddisfatti per aver fatto del nostro meglio. Dobbiamo costantemente migliorare noi stessi e guardarci dentro per trovare i problemi.
Spesso incontriamo opinioni differenti o discutiamo tra noi delle questioni della cooperazione. Quando sorgono dei disaccordi, alcuni praticanti non vogliono essere coinvolti e cercano di evitare la questione, e questo blocca la comunicazione tra i praticanti. Poi tutti fanno le cose da sé e si sentono soddisfatti per aver fatto del loro meglio, ma nel processo non abbiamo messo veramente da parte noi stessi e non abbiamo agito come un corpo unico. Non abbiamo fatto lo sforzo insieme e non eravamo davvero insieme. Il risultato è che l’effetto finale è inferiore all’ideale.
Un problema ancora più diffuso che è i praticanti sanno tutti che il Maestro ci richiede di coordinarci bene tra noi. La nostra parte consapevole sa e comprende che dobbiamo coordinarci bene, mentre la nostra parte umana ha qualche attaccamento. Così c’è il fenomeno in cui i praticanti sostengono le attività della Dafa superficialmente, ma in cuor loro si lamentano, e questo non è adeguato alle richieste del Maestro per noi: “…qualunque sia la vostra opinione personale, mettete da parte i vostri attaccamenti e cooperate.” (“Alla Conferenza della Fa in Francia”
Quando coordiniamo con attaccamenti umani, saremo scontenti e avremo lamentele, ci incolperemo a vicenda e così via. Allora la nostra cooperazione sarà solo superficiale, mentre la nostra mente non sosterrà veramente gli altri. Un tale “sostegno superficiale” è chiaro nelle altre dimensioni, e queste sono mancanze che possono essere sfruttate dai fattori malvagi. Ad esempio durante la condivisione delle esperienze riguardo a Holiday Wonders, alcuni praticanti si sono lamentati dei coordinatori e si sono messi ad argomentare sul teatro che ospita lo spettacolo. Questi praticanti avevano anche delle lamentele sulla promozione e la vendita dei biglietti. In questo modo l’effetto globale è stato indebolito, nonostante i grandi sforzi personali.
Un’altra questione che mina la coordinazione generale in una certa misura è il fatto che alcuni praticanti preferiscono cooperare con alcuni praticanti, mentre sono meno disposti a cooperare con altri. Scrivendo questo articolo mi sono guardato dentro e ho riconosciuto di avere anche io questo problema. Voler fare delle differenze è un attaccamento che si suppone debba essere eliminato. È chiaro che ciò che il Maestro ci richiede non è la cooperazione selettiva.
Nell’ “Insegnamento della Fa alla Conferenza della Fa di New York 2007” il Maestro ha detto,
“Coltivate voi stessi bene e salvate gli esseri senzienti. Sono certamente entrambe importanti.”
“Il miglioramento individuale è ancora la cosa più importante.”
" Non importa ciò che state facendo, sia che stiate chiarendo i fatti o facendo progetti che convalidano la Dafa, dovete per prima cosa dare la priorità massima al coltivare bene voi stessi; solo allora le cose che fate sono le più sacre, perché allora siete un discepolo della Dafa, e state facendo cose come discepoli della Dafa che convalidano la Fa."
Per coordinarsi e cooperare veramente, dobbiamo guardarci dentro e cercare incondizionatamente dentro di noi. Dobbiamo convalidare la Dafa con una mentalità veramente pura e agire come un corpo unico.
Per concludere
Il Maestro ci richiede esplicitamente di fare le tre cose bene. Con i loro programmi fitti di cose da fare e la pressione su di loro, alcuni praticanti subiscono il condizionamento dei concetti umani. Spesso passano tutto il loro tempo facendo qualcosa, riducendo così il tempo dedicato allo studio della Fa , per non parlare della pratica degli esercizi. Diventano impazienti, ansiosi e a volte si arrabbiamo anche e questo causa problemi tra i praticanti. È essenziale che noi siamo efficienti nel convalidare la Dafa e nel salvare la gente del mondo. Non possiamo essere occupati solo con lo scopo di essere occupati, senza pensare alle conseguenze. Questo fenomeno è davvero molto diffuso in questo periodo.
Il Maestro ha detto nello Zhuan Falun,
" Ogni volta che nella vostra pratica c’è un’interferenza, di un tipo o di un altro, dovete cercarne la causa in voi stessi e trovare che cosa non avete ancora abbandonato."
Quando abbiamo delle difficoltà o dei problemi, quando incontriamo delle resistenze nella convalida della Fa e quando incontriamo delle difficoltà nella vendita dei biglietti, non possiamo solo “cercare di fare di più”, dobbiamo fermarci e cercare la causa dentro di noi.
Verisone inglese: http://www.clearwisdom.net/emh/articles/2008/1/21/93463.html
Versione cinese: http://minghui.org/mh/articles/2008/1/16/170400.html
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