Proseguono in Cina le uccisioni di prigionieri per l'espianto e vendita dei loro organi, denuncia l'ex segretario di stato canadese David Kilgour, autore di un rapporto sull'argomento. Si tratta non solo di prigionieri del braccio della morte, ma soprattutto di membri del movimento spirituale Falun Gong, detenuti senza processo.
Per Kilgour, intervenuto ad un forum presso la Cambridge University, gli organi espiantati verrebbero poi venduti a cinesi benestanti.
"Nonostante le autorità cinesi affermino che gli organi dei giustiziati non vengono venduti a stranieri, temo che organi prelevati dai praticanti del Falun Gong finiscano ora a ricchi pazienti cinesi". Secondo il Rapporto, sono 41.500 i trapianti non motivati effettuati dal 2000 al 2005 usando organi che non provenivano da condannati a morte, familiari donatori o persone morte a livello cerebrale. ( fonte NtC)