“La Tribune” (giornale francese) Rapporto sul terremoto nello Sichuan: Il PCC viene criticato dai civili.

Il 9 maggio 2008, il canale nazionale francese ha parlato di un articolo del giornale “La Tribune„ sul terremoto nello Sichuan in Cina. Il titolo era “Il governo di Pechino viene criticato dopo il terremoto„. Di seguito un estratto del servizio originale:

L'articolo ha sottolineato che la difficoltà principale che il PCC si trova a dover far fronte è come dimostrare di essere in grado di occuparsi della situazione del disastro, in particolare come rispondere alle dure critiche della gente colpita dal disastro.

Le decisioni di salvare le persone colpite dal disastro sono state prese molto lentamente e nelle zone lontane dalla città i soccorsi sono arrivati solo dopo tre giorni dal terremoto, in particolare gli edifici scolastici di qualità inferiore hanno ricevuto molte critiche. Il terremoto ha distrutto una scuola, ma le costruzioni che la circondavano non sono crollate. I genitori degli allievi non hanno replicato. I giornali hanno riportato che per i cinesi non era strano che gli edifici scolastici fossero di qualità inferiore per risparmiare i soldi; un ingegnere edile potrebbe consegnare un modello in un paio di giorni e i materiali da costruzione che vengono utilizzati sono una miscela, di sabbia, fango, rame, ferro e così via, qualunque materiale, basta che costi poco e si possano risparmiare soldi, così si riesce a risparmiare.„

Inoltre il giornale locale “La tribune” nelle notizie locali è venuto a sapere che gli abitanti dello Sichuan colpiti dal disastro non avevano assicurazioni sulle abitazioni e dunque dato che le loro case e le loro stanze sono crollate a loro non è rimasto più nulla. Quei pensionati che sono stati colpiti dal terremoto erano ancor più miserabili. Secondo i numeri del governo cinese, soltanto il 2,74 per cento degli abitanti dello Sichuan avevano un'assicurazione sulla casa. Fino al 27 maggio, le società di assicurazioni locali hanno rimborsato solo 92.300.000 yuan ed hanno sborsato non più di 300 milioni di yuan.„