Reporters Senza Frontiere: Eutelstat sospende la stazione televisiva in lingua cinese NTDTV per soddisfare le autorità di Pechino. In un documento inedito, un responsabile di Eutelsat in Cina conferma che si tratta di una decisione politica

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Reporters sans frontières invita Giuliano Berretta, il Presidente di Eutelsat, a ritornare al più presto sulla decisione di sospendere la diffusione di NTDTV del satellite W5 per trasmettere in Asia. L'azienda europea ha ipotizzato un problema tecnico, ma il contenuto di una conversazione con un responsabile di Eutelsat rivela che si tratta di una decisione premeditata e politica che viola l'articolo 3 della Convenzione di Eutelsat e rappresenta un attentato ingiustificato alla libera circolazione delle informazioni.

"Le rivelazioni sulla natura reale della soppressione del canale NTDTV la dicono lunga sulle pratiche commerciali di Eutelsat in Cina. La credibilità dell'impresa è in gioco e chiediamo ai suoi azionisti di intervenire al più presto affinché il canale in lingua cinese NTDTV ritrovi il suo posto su questo satellite. Se questo non è il caso, nessun canale televisivo cliente di Eutelsat potrà avere la garanzia di essere protetto da un taglio arbitrario in ragione del suo contenuto", ha affermato Reporter sans Frontiere.

"A qualche settimana dalle Olimpiadi, la sospensione di NTDTV, un canale che disturba il Governo di Pechino perché può essere ricevuto liberamente da decine di milioni di abitazioni cinesi, appare come un favore di Eutelsat per ottenere dei nuovi mercati. Già nel 2005, Eutelsat aveva tentato di sospendere NTDTV, ma a seguito di una campagna internazionale, era stato costretto a firmare un nuovo contratto a lungo termine", ha aggiunto l'organizzazione.

"È il Presidente della nostra società in Francia che ha preso la decisione di fermare la diffusione di NTDTV. (...) Possiamo scegliere di disinserire questo ripetitore [un trasmettitore di segnali dei programmi]. E noi potevamo scegliere di non disinserirlo, beninteso. (...) Questo è perché abbiamo ricevuto delle lamentele e dei richiami dal governo cinese. (...) Due anni fa, l'amministrazione della radio, del cinema e della televisione non avevano altro in mente che: fermare questa catena prima che iniziassimo a parlare", altrettante opinioni espresse da un responsabile di Eutelsat a Pechino in una conversazione registrata con un interlocutore e un responsabile cinese del Dipartimento della propaganda. (vedere sotto la conversazione telefonica nel documento)

Reporters Sans Frontieres ha pubblicato sul suo sito Internet www.rsf.org la trascrizione di questa conversazione audio del 23 giugno 2008 http://www.rsf.org/article.php3?id_article=27817 e la tiene a disposizione della stampa.

Il 16 giugno 2008, la diffusione verso l'Asia del canale NTDTV, legata al movimento spirituale Falun Gong è stata interrotta da Eutelsat. Da quattro anni, il canale diffonde dei programmi in cinese che trasmettono singolarmente con i canali ufficiali cinesi. I problemi dei diritti dell'uomo sono ricordati ampiamente, in particolare la repressione del Tibet, di gruppi religiosi, come il Falungong e le Chiese cristiane sotterranee.

In un comunicato del 17 giugno, Eutelsat annuncia che il satellite W5 ha subito dei problemi tecnici seri che avevano costretto la società a sospendere la diffusione di parecchi canali, riducendo il numero di ripetitori.

Eutelsat e Thales, il produttore del satellite, hanno sempre più interessi commerciali in Cina. Thales ha prodotto il satellite Zhongxing-9 che è stato messo in orbita in giugno, per assicurare una buona copertura delle Olimpiadi. Dal canto suo, Eutelsat ha firmato un contratto con le autorità cinesi affinché il razzo la Lunga Marcia venga utilizzato per lanciare i satelliti di Eutelsat. Così scrisse il Wall Street Journal ad aprile: “Eutelsat da anni sta tentando di trovare un modo per penetrare il mercato cinese, e la firma di contratti è considerato un mezzo per arrivare a questo obiettivo."

Eutelsat è tuttavia tenuta a rispettare i principi di uguaglianza nell'accesso, al pluralismo e non discriminazione precisato nell'articolo 3 della Convenzione che regge questa impresa del diritto francese.

Dalla sua nascita, nel febbraio 2002, il canale televisivo New Tang Dynasty TV è il bersaglio delle autorità di Pechino che hanno fatto pressione su parecchi operatori satellitari e governi affinché cessino la sua diffusione.

Fonte: http://www.rsf.org/IMG/pdf/Transcript_Eutelsat.pdf

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