Comprendere il significato del partecipare alla promozione dello spettacolo della Divine Performing Arts: alcune cose parallele da una storia per bambini

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Sono tutti quanti coinvolti in questo progetto? Ogni praticante ha una piena comprensione dello spettacolo dello Shen Yun (Divine Performing Arts)? Il Maestro ci ha detto, se ricordo correttamente, che quanto bene vada lo spettacolo è un riflesso diretto della coltivazione personale di ogni singolo praticante. La mia comprensione è che tutti dovrebbero comprendere il significato dello spettacolo e dovrebbero mettere tutto il loro cuore nel lavorarci e nel promuoverlo. Conosciamo qualcuno che non comprende questo punto? Conoscevo una persona del genere e ho fatto del mio meglio per farlo illuminare al riguardo… ad ogni modo ho scritto la seguente storia, una storia per bambini, che potrebbe aiutare ad incoraggiare alcuni praticanti che ancora non partecipano a questo progetto. Anche se non è la Fa la storia potrebbe aiutare qualcuno ad aiutare qualcun altro.

Quando mia figlia era piccola, trovavamo molto interessante la lettura del libro del Dr. Seuss intitolato “Ortone può udire un Chi!”(1954). L’eroe è un elefante blu di nome Ortone. Un giorno molto caldo, mentre sta sonnecchiando, crede di udire qualcosa provenire da un granello di polvere su un trifoglio. Presto egli scopre che il suono è effettivamente una voce proveniente dalla città in miniatura situata sul granello di polvere. Questo è stato il mio primo approccio con la fisica quantistica ed io (e mia figlia) ne fummo molto incuriosite.

Ortone può udire un Chi! Del Dr. Seuss, 1954 (foto tratta da Wikipedia)

Ortone crede di aver sentito e di aver compreso che la città (chiamata “La città del Chi”) sia in pericolo, e che debba fare del suo meglio per proteggerla. Ovviamente nessun animale della giungla crede alle parole di Ortone, e appare ridicolo agli occhi dell’intera giungla. Veramente il Sindaco della città del Chi situata sul granello di polvere, entra in comunicazione con “un elefante nel cielo?”

Un certo canguro si sente in dovere di occuparsi di questa faccenda, salvando Ortone dalla sua follia, e così paga un’aquila malvagia affinché prenda il trifoglio (sul quale si trova il granello di polvere) e lo porti lontano da Ortone….ciò rende Ortone indomabile ed egli comincia a correre dietro l’aquila, seguendola giorno e notte…L’aquila arriva in una distesa immensa di trifogli, ampia 100 miglia e ve lo lascia cadere. Questa non ferma certamente Ortone che inizia a parlare con ogni singolo trifoglio deciso a ritrovare quello con sopra la città. Finalmente egli lo ritrova. Il Sindaco racconta ad Ortone che la città del Chi ha subito tremende catastrofi durante la corsa nel becco dell’aquila, come uragani e terremoti.

Ortone riprende il granello di polvere e ritorna nella giungla ma la Mamma Canguro diventa così furiosa da ordinare “alla folla tumultuante” di costruire una gabbia per Ortone, di prendere il granello di polvere e di bollirlo nell’olio. Mentre Ortone sta cercando di fare il possibile nella sua dimensione per fermare il loro imminente destino, il Sindaco della città del Chi, sta cercando di convincere i suoi concittadini a credergli sull’imminente calamità che sta per accadere. Insieme decidono di provare a far fare a tutta la popolazione della città del Chi più rumore possibile, affinché gli animali della giungla possano sentirli. Così tutti iniziano a battere tamburi, a gridare, urlare e facendo tutto il possibile per mettersi in contatto con i grandi animali dell’altra dimensione. Ma tutto ciò non serve a molto!

Ortone dice al sindaco in miniatura, “Non tutti stanno collaborando a questa causa - state per essere bruciati - devi trovare chi non vi sta aiutando!” Il Sindaco risponde che tutti stanno collaborando, ognuno sta mettendo il suo cuore in questo….Ortone insiste che ciò non è esatto, che se ognuno mettesse il proprio intero cuore in questo tentativo, che se ognuno comprendesse pienamente il loro imminente destino, solo allora sarebbero capaci di penetrare nell’altra dimensione. “Trovali!” gridò affannandosi mentre gli animali si apprestavano a bollire il granello di polvere. Il sindaco setacciò rapidamente il villaggio, casa dopo casa e finalmente trovò un bambino che stava giocando con lo yo-yo. Lo afferrò, lo portò nella piazza della città e lo sollevò in aria. Il bambino aggiunse la sua voce agli altri e in quel preciso istante le loro voci aprirono un varco connettendosi con gli animali della giungla. La città venne salvata ed essi vissero tutti “felici e contenti”.

Forse adesso, il parallelismo di questa storia con la nostra è evidente. Secondo la mia comprensione, il Maestro ha chiesto ad ognuno di noi di essere coinvolti nel progetto di promozione degli spettacoli della DPA; quanto bene una città fa o non fa è il riflesso globale di ciascuno di noi in quell’area e come bene noi abbiamo o non abbiamo messo il nostro intero cuore dentro questo progetto. Perciò, noi dobbiamo trovare chi non ha compreso ciò ed aiutarlo a farlo.

Conosco praticanti che stanno lavorando ad altri progetti ma non sembra abbiano capito che questo è un progetto dove noi tutti dobbiamo mettere i nostri sforzi in questo momento! Noi dobbiamo aiutare i nostri amici praticanti ad illuminarsi a questo il più presto possibile.

Questa è solamente la mia personale comprensione. Vi prego di correggermi se non sono in linea con la Fa.

Grazie, Sophia

Astratto:
Secondo la mia comprensione, il Maestro ha chiesto ad ognuno di noi di essere coinvolto nella promozione degli spettacoli della DPA. Ho scritto la seguente storia per bambini che potrebbe aiutare ad incoraggiare alcuni praticanti non ancora coinvolti. Anche se questa non è la Fa, la storia ha dei parallelismi e forse può aiutare qualcuno ad aiutare qualcun’altro

Versione inglese: http://www.pureinsight.org/node/5662

* * *

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Potete stampare e diffondere gli articoli ed i contenuti pubblicati su Clearharmony, ma per favore citate la fonte.