Il sig. Wang Wei ha 46 anni e lavorava per Qinghuangdao City Gas Company nella provincia di Hebei. Dopo che è cominciata la persecuzione del Falun Gong il 20 luglio 1999, ha continuato a praticare e a denunciare la persecuzione irrazionale e crudele. Il partito comunista lo ha torturato crudelmente, causandogli una sofferenza infinita negli ultimi dieci anni.
Wang Wei ha iniziato a lavorare per Qinhuangdao City Gas Company quando è stata fondata nel 1991. Ha lavorato duramente ed ha vinto numerosi premi per la sua dedizione e la sua prestazione straordinaria negli anni passati.
Il sig. Wang ha continuato a praticare il Falun Gong dopo l'inizio della persecuzione. È stato arrestato e detenuto nel dicembre 1999 in molte città, compreso Pechino, Qinhuangdao, Beidaihe e Tangshan, ed è stato torturato per 28 mesi nelle prigioni e nel campo di lavoro forzato. Durante questo periodo, i funzionari lo picchiavano con i bastoni di legno, gli bruciavano parti del corpo con le sigarette; lo hanno legato con una corda strappando i suoi tendini, lo hanno legato sul letto della morte (*) per 50 ore; lo hanno legato ad una sedia di ferro (*) per 80 ore e lo hanno costretto a sedersi su uno sgabello di legno per 1.800 ore per oltre quattro mesi. Inoltre lo hanno sottoposto ad una alimentazione forzata con una soluzione salina attraverso un tubo inserito nello stomaco tramite il naso, hanno spinto un tovagliolo sporco nella sua bocca, lo hanno costretto a stare in piedi per giorni, impedendogli di dormire.
Stava camminando lungo una via in Beidaihe nel luglio 2001 quando un'automobile si era fermata dietro lui. Cinque agenti in borghese dell’ufficio 610 (*) sono saltati fuori. Lo hanno attaccato violentemente. Hanno tirato le sue braccia dietro la sua schiena, lo hanno spinto nel loro veicolo e si sono recati alla divisione di polizia criminale del Dipartimento di Polizia di Beidaihe. Una volta arrivati, un uomo sdraiato su un letto ha detto alla polizia di picchiarlo. Hanno tirato una delle sue braccia sopra la sua spalla dietro la schiena, tirando su l’altro braccio e ammanettato i suoi polsi insieme dietro la schiena, nello stesso tempo picchiandolo selvaggiamente. Quando i poliziotti furono sfiniti, lo hanno legato ad una sedia di ferro in modo che non potesse muoversi e lo hanno messo in un sudicio magazzino. Gli sciami di zanzare e di insetti lo assalivano, ma non poteva difendersi.
Dopo tre giorni di orribile tortura la polizia ha portato il sig. Wang al Dipartimento di Polizia della città di Qinhuangdao. Tian Peichun, il capo della divisione, lo ha legato con una corda di nylon sottile preparata specificatamente. La chiamano “la corda dell'assassino.” Prima hanno impregnato la corda di acqua e poi hanno legato le sue braccia dietro la schiena così strette che la corda tagliava la sua carne [come la corda si asciuga, diventa più stretta]. Poi hanno spinto le sue braccia verso l'alto fino a raggiungere le sue spalle; i suoi legamenti sono stati strappati e le sue braccia sono state slogate alle giunture. Mentre sopportava questo dolore insostenibile, i funzionari hanno colpito le parti del corpo con i bastoni di legno per aumentare il dolore. Il signor Wang ha quasi perso i sensi.
Lo hanno portato al campo di lavoro forzato di Hehuakeng nella città di Tangshan nell’aprile 2002 per due anni.
Quando è arrivato è stato immediatamente portato al gruppo di controllo rigoroso. Le guardie hanno ordinato ai detenuti di maltrattare altri detenuti e i praticanti del Falun Gong. Hanno ordinato al sig. Wang di sedersi su uno sgabello di legno piccolo, stretto e irregolare. Poiché il contatto è minimo tra le natiche della persona e lo sgabello, si riesce a stare seduti a malapena per 30 minuti per il dolore insopportabile. Sembra di sedersi sugli aghi. Dopo essersi seduto per diversi giorni su questo sgabello, il signor Wang ha avuto una ulcerazione estesa, dovuto alla pressione, con vesciche aperte; il pus e il sangue uscivano dalle sue natiche e i suoi pantaloni si sono incollati allo sgabello. Si è dovuto sedere dalle 6:00 alle 20:00 tutti i giorni, tranne dieci minuti per i tre pasti e due brevi pause per andare in bagno.
Le guardie danno 3 minuti ai detenuti per andare in bagno; chiunque supera il termine viene brutalmente picchiato. Il loro obiettivo era di tormentare le persone fino a quando perdono la loro forza di volontà, la dignità e la capacità di pensare indipendentemente. Hanno dovuto obbedire come gli animali addestrati.
Ad ogni detenuto è permesso bere soltanto 50 ml di acqua ogni volta, tre volte al giorno. Le guardie hanno chiuso il Sig. Wang nella cella d'isolamento per costringerlo a rinunciare al Falun Gong. Lo hanno costretto a stare in piedi per giorni, causando l'edema alle sue gambe. Allo stesso tempo le guardie e altri detenuti lo picchiavano con i bastoni di legno. Dopo questo non ha potuto camminare per più di un mese; due persone hanno dovuto sostenerlo per aiutarlo a muoversi lentamente. Non poteva piegare la schiena quando andava in bagno.
Le guardie Wang Yulin, Li Xiaozhong ed altri hanno legato il sig. Wang sul “letto della morte” (*) quattro volte. Hanno allungato il suo corpo al limite, poi gli hanno messo le manette ai polsi.. Il metallo delle manette ha tagliato in suoi polsi e le sue caviglie. Per intensificare il dolore, le guardie hanno insegnato ai detenuti a picchiarlo con colpi violenti e a bruciarlo con le sigarette. Hanno perfino cercato di soffocarlo con cinque trapunte che pesano circa 13 kg. Ha quasi perso la vita a causa del soffocamento.
Ha sofferto di un esaurimento nervoso da abuso incessante, e le guardie hanno ordinato alle persone di fargli il lavaggio del cervello le malvagie bugie e lo hanno costretto a scrivere la dichiarazione di pentimento (*), di garanzia (*) e la lettera di ringraziamento al campo di lavoro. Hanno fatto molte copie e le hanno spedite alla sua famiglia, al suo datore di lavoro e ai funzionari locali, dicendo che hanno aiutato Wang Wei a “ritornare sul giusto percorso dopo lo smarrimento e a rinnovare la sua vita.”
Anche la sua famiglia ha subito delle prove ardue e terribili. I suoi genitori, entrambi sui 70 anni, sono andati avanti e indietro tra la polizia e l’ufficio 610 (*) e il centro di detenzione, e il campo di lavoro, soltanto per ottenere il permesso di consegnargli gli oggetti personali e i vestiti. Hanno quasi perso la loro vista per le lacrime e per lo stress per le emozioni. A suo figlio è stato negato il diritto di istruirsi e di fare il servizio militare semplicemente perché suo padre pratica il Falun Gong.
Il caso del sig. Wang Wei mostra la gravità e la barbarie della persecuzione contro i praticanti del Falun Gong. Innumerevoli famiglie nella Cina hanno sofferto la separazione e perfino la morte come conseguenza della persecuzione.
(*) GLOSSARIO
Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2009/4/17/199110.html
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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a48743-article.html
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