L'ora più buia della Cina

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È iniziato a notte fonda, 20 Luglio, 1999. In tutta la Cina col favore delle tenebre, polizia e servizi di sicurezza hanno strappato centinaia di persone comuni dai loro letti, rinchiudendoli a forza in prigioni e centri di detenzione.

Il loro crimine?
Praticare il Falun Gong, una pacifica pratica spirituale dell'antica Cina per la mente e il corpo. Niente di più.
Ma per la sua popolarità - non meno di cento milioni praticavano, secondo una stessa ricerca del governo cinese- è stato avvertito come una minaccia dal regime comunista. È difficile mantenere il controllo su qualcosa di così esteso, dopo tutto. E cercare di controllare la mente e lo spirito è la natura dello Stato in Cina, senza dubbio.

Nel giro di due giorni, il 22 luglio, il Falun Gong è stato formalmente dichiarato illegale in tutto il paese, segnando l'inizio ufficiale di una campagna che sta proseguendo adesso da due anni, due anni troppo lunghi, cioè.

La soppressione del Falun Gong è stata fin dall'inizio in esplicita violazione della stessa costituzione cinese, oltre che una trasgressione dei trattati di diritti internazionali firmati dalla Cina. Ha marchiato milioni di pacifici cittadini come nemici dello stato, e ha tentato di distruggerli.

Con ordini dall'alto, "nessun mezzo è troppo eccessivo" nello scellerato intento di " sradicare il Falun Gong". Almeno 263 sono morti di tortura e maltrattamenti sotto custodia della polizia. Altre decine di migliaia languiscono, illegalmente detenuti nelle prigioni cinesi.

Orchestrata dalla stesso presidente cinese, Jiang Zemin, la persecuzione è senza precedenti per la sua estensione e natura.

I seguenti sono gli aspetti maggiormente documentati dalle associazioni in difesa dei diritti umani e da testimonianze in prima persona.

Propaganda e Campagne di Odio
Letteralmente bilioni di dollari sono stati investiti nel saturare i notiziari, le trasmissioni radiofoniche, e la stampa con propaganda diffamatoria. L'intenzione è principalmente di mascherare i brutali abusi di diritti umani del governo, spostando l'attenzione sul Falun Gong e alterandone completamente i principi. Il suo scopo è anche di sviluppare odio nei confronti di coloro che praticano il Falun Gong, imputando alla pratica i più impensabili problemi sociali.

L'entità è quasi inconcepibile per quelli di noi che vivono nel mondo libero: I bambini sono obbligati a recitare versi che attaccano il Falun Gong a scuola; gli esami di ammissione alla facoltà universitaria contengono dozzine di quesiti che criticano la pratica; biglietti di treno contengono versi accusatori; pellicole incominciano con "servizi educativi" sul Falun Gong, e luoghi di lavoro indicono "sessioni di studio" obbligatorie per denunciarlo.

Il controllo della mente è vivo e prospero in Cina.

Controllo dell'informazione
Come se non fosse stato sufficiente controllare tutti i mezzi di comunicazione, il regime comunista cinese ha fatto un ulteriore passo. Tutti i libri, le audiocassette, i volantini e altri materiali relativi al Falun Gong vengono sequestrati di forza dalle case dei praticanti. Il saccheggio si è risolto con la confisca e la messa al rogo di oltre 10 milioni di libri.

Tutti i siti web non controllati dal governo che al massimo hanno menzionato il Falun Gong sono vietati; una semplice visita ad uno di questi può costarti la prigione. Chiunque pratichi il Falun Gong ha il suo telefono intercettato, la sua posta elettronica sotto controllo, la sua abitazione sotto sorveglianza. Se qualcuno si azzarda ad affiggere un volantino che espone le violazioni dei diritti umani contro il Falun Gong, può essere condannato ad anni di carcere o addirittura giustiziato.- nuove leggi marchiano questa azione come "sovversiva".

Si, questo è esatto: esprimere la verità è contro la legge.

Distorcere il Sistema Giuridico
Per mascherare le loro azioni di fronte al mondo, i dirigenti cinesi sono arrivati al punto di riformulare il sistema giuridico. Sono state ripetutamente create leggi per infliggere pene retroattive ai praticanti. Alle persone che praticano Falun Gong adesso viene negata ogni rappresentanza legale, in caso siano accusati. Ed il semplice fatto di parlare alla famiglia ed al mondo esterno della tortura subita durante la detenzione è definito " far trapelare segreti di stato"- punibile con la morte o con anni di campo di lavoro

Pressione e coercizione
Più rilevanti nella persecuzione sono le violazioni commesse nel tentativo di forzare "le rinunce" al Falun Gong.

Per il rifiuto a rinunciare a quello in cui credono, le persone che praticano il Falun Gong sono state minacciate con la perdita del loro lavoro, la loro pensione, i servizi , l'abitazione, l'istruzione, e persino della famiglia. Alcune consorti di praticanti sono state costrette a divorziare da loro, e sono stati sottratti loro i figli.

Particolarmente inquietante è l'impiego di famiglia, vicini di casa, e colleghi di lavoro per sorvegliare coloro che praticano. Se qualcuno non rinuncia alla sua pratica di Falun Gong, o anche se presenta un'istanza, quelli che hanno il compito di sorvegliarlo possono essere pesantemente multati. Gli effetti devastanti di questo sulle famiglie e sui rapporti sono irreparabili.

Campi di Lavoro di "Rieducazione"
Decine di migliaia di persone sono state tenute prigioniere illegalmente in Cina per praticare il Falun Gong. Nella maggioranza dei casi la vittima viene arrestata senza alcuna imputazione o per "turbare l'ordine sociale" - un'imputazione acchiappa- tutto che può essere applicata quasi a chiunque in qualsiasi momento.

I campi di lavoro di "rieducazione" sono i principali luoghi dove i praticanti vengono incarcerati. Ve ne sono attualmente trattenuti circa 140,000, da alcune stime. In condizioni disumane, le vittime sono costrette a lavorare pesantemente per oltre 18 ore al giorno. Tortura e abusi fisici sono dilaganti, come lo sono stupro e abuso sessuale di donne. Centinaia hanno perso la vita in questi campi.

La parte di "rieducazione"?
Questo si riferisce all'incarico che il governo dà a questi campi: utilizzare lavoro pesante e forza bruta per spezzare la determinazione dei praticanti. Nessun sistema è eccessivo nel cercare di convincere gli aderenti a rinunciare alla pratica. Classi di lavaggio del cervello costituiscono un altro elemento chiave di questo perverso disegno.

Ospedali Psichiatrici
Migliaia di persone perfettamente sane sono state affidate a forza ad ospedali psichiatrici. Il governo utilizza questa tattica per screditare il Falun Gong facendo apparire i suoi partecipanti insani di mente - un metodo preso in prestito dalla Russia Stalinista. Ha l'effetto spesso di distruggere queste persone.

Qua la medicina è trasformata in una distruttiva arma politica. I praticanti vengono iniettati con sostanze psicotrope oltre che con sostanze che provocano danni permanenti al sistema nervoso. Altri sono sottoposti a scosse elettriche, pestaggi, ed altre torture. Numerose persone sono morte di morte dolorosa in questi ospedali, mentre altri sono rimasti paralizzati.

Amnesty International riferisce che quando interrogato a proposito di questi maltrattamenti inflitti ai praticanti di Falun Gong, un portavoce di una centrale di polizia di Pechino in contatto con questi ospedali spiega:" non sono pazienti, si trovano lì per essere rieducati… Si tratta per lo più di estremisti del Falun Gong che si sono recati a Pechino per protestare almeno una decina di volte."

Abusi alle donne

Forse più preoccupante di tutto è il crescente sistema di violenza contro donne. Ci sono sempre più praticanti donne che vengono sottoposte a tortura, percosse, ed altri maltrattamenti. Di almeno 100 si sa che sono state assassinate durante la detenzione.

Dolore e umiliazione accompagnano l'uccisione. Come prassi le donne vengono molestate sessualmente e persino violentate dai loro carcerieri. In diverse occasioni, donne in campi di lavoro e prigioni sono state denudate e quindi scaraventate in celle di prigionieri uomini dove hanno subito terribili abusi. Altre ancora sono costrette ad abortire, solo per potere essere tenute prigioniere più a lungo.

I poliziotti e gli agenti di sicurezza responsabili sono rimasti impuniti in tutti i casi. Molti sono stati premiati per la loro brutalità.

La lista continua.

E così fanno la brutalità, l'ingiustizia, la sofferenza. Decine di milioni di vite - o anche più - subiscono danni e lesioni da cui non potranno ristabilirsi presto. Centinaia o addirittura migliaia di vite sono sospese ad un delicato equilibrio, un pugno, una scossa, un'iniezione, un altro giorno di digiuno, che li separa dalla morte.

L'ora più buia della Cina non ha ancora ceduto all'alba. Ma la speranza rimane. La speranza è ancora viva, annidata nei cuori di queste persone risolute. Rafforzati dalla loro stessa fede, continuano a tenere duro, a resistere, ed a richiedere il nostro aiuto

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