Il 29 e 30 dicembre i praticanti italiani hanno organizzato un incontro nazionale di studio della Fa e di condivisione delle esperienze in un albergo sulla costa riminese. Dopo l’incontro dello scorso agosto in una struttura sulle colline toscane, questa è stata la seconda volta in un anno che i praticanti si sono riuniti a livello nazionale.
Le due giornate sono iniziate con la pratica di gruppo. Questo momento ha fornito l’opportunità di correggere alcune imperfezione e migliorare i movimenti dei cinque esercizi.
All’incontro hanno partecipato nuovi studenti e discepoli veterani sia di lingua cinese che italiana. Durante lo studio della Fa i praticanti si sono dedicati alla lettura completa degli Elementi Essenziali per un Ulteriore Avanzamento I e II.
Nel momento dedicato alla condivisione soprattutto i nuovi praticanti e coloro che non avevano partecipato al precedente incontro, si sono prestanti e hanno condiviso come hanno incontrato la Dafa e cosa essa ha portato nelle loro vite. Ci sono stati racconti di chi ha incontrato la Falun Dafa vedendo un praticante fare gli esercizi in un campo di olivi e di come dal quel momento sia diventata la sola ragione di vita, altri si sono avvicinati alla pratica in seguito a racconti sorprendenti da parte di cari amici, chi invece è stato spinto a praticare da amici e parenti, ad ogni modo tutti hanno espresso l’importanza della Dafa nelle loro vite e dei cambiamenti positivi che hanno riscontrato sia a livello personale che nelle loro famiglie.
In particolare un nuovo praticante ha condiviso la sua esperienza familiare, facendo notare quanto la propaganda del malvagio PCC sia radicata nelle menti dei cinesi anche fuori dai confini della madrepatria. Il praticante ha raccontato che alcuni studenti cinesi della scuola dove la moglie insegna, hanno completamente cambiato il loro atteggiamento, diventando ostili nei suoi confronti dopo aver appreso che il marito pratica la Falun Dafa. In un primo momento ciò ha scosso la moglie, che però ha avuto modo di conoscere altri praticanti della zona e comprendere la bontà dei praticanti e che non sono altro che persone che tentano di assimilarsi e applicare nelle loro vite i principi di Verità, Compassione e Tolleranza.
Durante i due giorni i praticanti hanno avuto modo di condividere ogni momento della giornata, questo ha permesso loro di aumentare la conoscenza e confidenza reciproca, e ha fornito numerose opportunità di scambio di esperienze di coltivazione personale e di esperienze di chiarimento della verità nei vari progetti. L’incontro faccia a faccia ha favorito una maggiore coesione ed ha aumentato la loro comprensione sull’importanza di armonizzarsi in un corpo unico così da cooperare meglio insieme per aiutare il Maestro nella loro missione storica di salvare esseri senzienti.
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