Guardarsi dentro quando si Incontra il karma di Malattia

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Sono un giovane praticante. In passato non ho sperimentato il karma di malattia, e non ho molti pensieri a questo riguardo.

Recentemente la pelle delle mie dita è diventata fragile, secca e screpolata. Le dita sanguinavano, erano gonfie e doloranti. In una parola, per nulla confortevole. Così ho iniziato a guardarmi dentro per capire quale attaccamento era la causa del karma di malattia. Prima di tutto ho identificato la mia mentalità competitiva e la ricerca della comodità, ma le mie dita non mostravano segno di miglioramento. Ho continuato a guardare dentro e ho visto che non facevo l’uso migliore del mio tempo per salvare esseri senzienti. Ho iniziato a fare meglio in questo, ma le mie dita ancora non mostravano segno di miglioramento. Ho inviato pensieri retti per eliminare il karma, ma non sembrava essere d’aiuto. Ero un po’ confuso e mi chiedevo, “Qual è il mio problema su questa terra?”

Ne ho parlato con un altro praticante. Mi ha risposto, “Non essere toccato.” In qualche modo queste parole mi hanno fatto illuminare. Sembrava che prendessi la cosa troppo seriamente, preoccupandomi delle mie dita, consapevolmente e meno, ogni giorno. Speravo di rimettermi il più presto possibile. Anche questo era un attaccamento!

Il Maestro ha detto,

" Per lungo tempo, alcuni studenti non sono proprio stati in grado di sbarazzarsi dei loro attaccamenti fondamentali! E quando, alla fine, le cose si sono accumulate, essi non sono in grado di superarle, e allora le tribolazioni diventano grandi. Quando si presentano dei problemi, anziché ricercarne le cause nella loro xinxing, anziché migliorare fondamentalmente sé stessi - lasciando veramente andare quella cosa, e uscendone in modo aperto e dignitoso per altra via - essi si concentrano sulla questione che hanno per le mani: "Ooh ... perché non riesco a superare questa cosa? Oggi sto facendo un po' meglio, per cui dovrei migliorare un poco. Domani farò ancora un po' meglio, e dovrei migliorare un altro poco." Essi non riescono mai a lasciare andare quella cosa. In apparenza sembra che la stiano lasciando andare: "Guarda, sto cominciando a fare meglio." Voi state cominciando a fare bene, ma il vostro cominciare a fare bene è fine a sé stesso. Voi non state facendo le cose in quel modo perché quelle sono le cose che i veri discepoli della Dafa dovrebbero fare!" ("Lezione e spiegazione della Fa alla Conferenza della Fa della città di New York" 20 aprile 2003)

Il Maestro ha detto anche,

" Naturalmente, mentre coltivate, è certo che voi – che siete coltivatori – incontrerete delle prove, perché è necessario che vi eleviate. Quando uno non gestisce bene le cose, nascono sempre dei problemi. Ma anche coloro che invece le gestiscono bene incontreranno delle prove mentre coltivano. Se voi le considerate categoricamente delle interferenze e cercate di risolvere i problemi solo per risolverli, allora non sarete in grado di farlo, perché essi arrivano per permettervi di migliorare." ("Insegnare la Fa in Canada 2006")

Sembrava che in questo periodo stessi coltivando e guardandomi dentro, ma in realtà stavo cercando di risolvere i problemi solo per risolverli. Questo è perseguimento! Non è lo stato di un coltivatore. Ho anche visto che questo stato non si manifesta solo quando dobbiamo gestire il karma di malattia, ma anche in altre prove. Spesso vivo il proposito di passare le prove, sperando che le prove scompariranno immediatamente. Questo è diventato un attaccamento, ma non ne ero consapevole. In realtà dietro a questo si nasconde un altro attaccamento, che è la riluttanza a vedere ciò che non voglio vedere e il fatto che non voglio soffrire alcun dolore, sperando che tutto vada liscio. Ho letto alcuni articoli di altri praticanti sul sito Minghui, in cui i praticanti affermavano che le cose sono cambiate in meglio non appena hanno identificato i loro attaccamenti. La mia comprensione personale è che, in alcune occasioni le cose si volgono al meglio non appena i nostri pensieri retti emergono, ma non è assoluto, perché la profondità dell’attaccamento di ciascun praticante è differente, come è diverso anche il modo in cui rimuovono l’attaccamento.

Nella mia opinione, non dovremmo prendere queste prove seriamente. È molto importante e necessario guardarsi dentro, ma non dovremmo considerarla una chiave onnipotente e aspettarci che il karma di malattia scompaia immediatamente. Se le cose non migliorano, verranno dubbi e pensieri negativi, specialmente quando abbiamo a che fare con sintomi di malattie gravi. Alcuni praticanti si guardano dentro, ma ancora non superano quel “disturbo” e inviare pensieri retti non serve a nulla. Sviluppano così l’idea di prendere medicine e di andare all’ospedale, e alcuni hanno persino dubitato della Dafa. Alcuni praticanti sono stati portati via dal karma di malattia, e penso che questo sia una parte del motivo. Credo che ogni qualvolta abbiamo una tribolazione, dovremmo fare grandi sforzi per fare le tre cose bene mentre ci guardiamo dentro, e prima o poi la supereremo. Non dovremmo concentrarci sulla tribolazione in se stessa, né dovremmo sviluppare alcun attaccamento. Non è una cosa importante neppure se dobbiamo sopportare del dolore. Dovremmo solo fare le cose che dovremmo fare.

Questa mattina, mi sono venute in mente le parole del Maestro nello Zhuan Falun:

“Come praticanti, se vi assimilate a questa caratteristica sarete qualcuno che ha ottenuto il Tao – la verità è proprio così semplice.”

In realtà, come coltivatori, il nostro obiettivo è di assimilarci alle caratteristiche dell’universo. Durante il processo, tutte le cose che incontriamo sono solo fenomeni superficiali. Non sono niente. La chiave è che i nostri attaccamenti sono messi in luce e rimossi nel processo e alla fine ci assimiliamo a Verità-Compassione-Tolleranza.

Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/html/articles/2010/4/23/116283.html
Versione cinese: http://minghui.org/mh/articles/2010/4/13/221452.html

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