Praticare la coltivazione nella Dafa

Condivisione per la Conferenza di Copenhagen
 
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Ho incontrato la Dafa grazie a quello che è il mio attuale marito, che mi ha introdotto fin da subito allo studio di gruppo locale. Fin dall’inizio ho sperimentato i grandi benefici che lo studio e la condivisione delle esperienze con gli altri praticanti hanno portato e continuano a portare alla mia coltivazione personale.

Mi ricordo che capitava spesso che la condivisione degli altri praticanti dopo lo studio di gruppo mi aiutava molto nella comprensione di questioni sulla coltivazione personale e a imparare a guardarmi dentro.

Per la mia limitata esperienza ho visto quanto l’incontro, la condivisione e lo studio con gli altri praticanti sia di fondamentale importanza non solo per una buona collaborazione nei progetti di chiarimento della verità, ma anche per stare al passo con la rettifica della Fa nella propria coltivazione personale e quindi adempiere alla nostra missione senza troppe interferenze.

Pochi mesi dopo aver iniziato a coltivare ho partecipato ad una conferenza europea di condivisione delle esperienze, devo dire che in quell’occasione non ho compreso la maggior parte delle condivisioni che ho ascoltato, mi sono persino addormentata. Una volta ritornata a casa però mi ricordo di aver sentito una forte spinta in avanti dal punto della coltivazione personale. Il Maestro si stava prendendo cura di me. Non avevo capito molto, ma due cose mi erano rimaste impresse: una era che dovevo studiare, studiare, studiare la Fa per mettermi al passo con la rettifica della Fa, l’altra che dovevo chiarire la verità. Da quel momento ho iniziato a partecipare ad attività di chiarimento della verità locali e poi a livello nazionale.

Purtroppo questa forte spinta che sento ogni volta che partecipo ad incontri su più larga scala sia a livello nazionale che internazionale, in poco tempo si affievolisce e il pensiero umano e gli attaccamenti tornano a nascondere il mio vero essere, la parte assimilata alla Fa che mi permette di agire rettamente.

Il Maestro ci ha ripetuto molte volte nel suo insegnamento dell’importanza dello studio della Fa, comunque mi rendo conto che anche la comprensione di tale semplice insegnamento ha dovuto attraversare e continua ad attraversare un processo di continua maturazione. Seppur chiaro a livello razionale ha dovuto scontrarsi con l’esperienza reale, con le interferenze ed è anche stato messo alla prova nel chiarimento della verità.

In particolare mi ricordo una volta in occasione di una delle prime proiezione del film documentario Free China. Avevamo organizzato una proiezione in una sala comunale. Con alcuni praticanti ci eravamo suddivisi i contatti dei parlamentari residenti nella zona per chiamarli e invitarli alla proiezione. La settimana prima dell’evento ancora mancavano diverse persone da contattare per cui mi ero data da fare per terminare le chiamate, ma questo mi aveva portato a tralasciare lo studio e gli esercizi e la coltivazione personale.

Sono arrivata al giorno della proiezione con un pessimo stato di coltivazione, non riuscivo a mantenere retto il pensiero. I pensieri umani avevano campo libero. Nessuno di coloro che avevamo contattato telefonicamente era venuto alla proiezione, ma altre persone comuni erano presenti. Nonostante questo il mio cuore ancora si rammaricava dell’insuccesso di non essere riuscita a portare i vip alla proiezione e non riuscivo a prendermi cura delle persone presenti.

Nonostante la mia insufficienza, grazie al Maestro e agli altri praticanti, i partecipanti sono rimasti molto toccati dal film, c’è stato persino qualcuno che ha chiesto informazioni sulla pratica esprimendo il desiderio di voler provare gli esercizi.

Nei giorni successivi ho sperimentato delle forti sensazioni, ero intimorita, mi sentivo vacillare, per cui ho deciso di prendermi del tempo per studiare la Fa. Inizialmente cercavo di studiare ma la concentrazione era scadente fino a che non ho letto Che cos’è un discepolo della Dafa. Le parole del Maestro mi sono risuonate forte in testa: “Così io penso: la via che sta di fronte ai discepoli della Dafa è una sola, la vera coltivazione concreta. Non ce n’è un’altra” e poi poco dopo: “Siete coltivatori. Questa affermazione non si riferisce al vostro passato, a ciò che è stato o al vostro comportamento; questa frase indica la vostra natura originale, il significato della vostra vita, la responsabilità che avete sulle spalle, e la vostra missione storica come discepoli della Dafa”.

La mancanza dello studio mi aveva tolto il terreno da sotto i piedi, senza la Fa come guida come potevo aiutare veramente il Maestro ed essere degna di essere annoverata tra i discepoli della Dafa? Come avevo fatto a dimenticarmi chi sono e perché sono venuta? Senza la Fa le mie azioni erano guidate da concetti umani.

Sentivo un forte rammarico per aver deluso il Maestro, ma ero determinata a rimediare. Era inoltre arrivato il momento di guardarsi dentro e coltivare concretamente. Il desiderio di avere successo con la proiezione, la fama, il farsi ammirare avevano sostituito il pensiero retto di un coltivatore. Mi ero concentra sul raggiungere un alto numero di presenze. Avevo fatto delle distinzioni delle persone che mi trovavo di fronte, senza pensare che sono tutti esseri senzienti in attesa di essere salvati e che non conta la classe sociale di appartenenza, ma, come ci insegna il Maestro, ciò a cui dobbiamo mirare è il loro cuore, fornire loro un’opportunità di scelta per il loro futuro.

Dopo questa esperienza mai più ho fatto mancare lo studio. Non potevo più permettermi di farmi mancare l’aria. Adesso sempre più comprendo cosa significa quando il Maestro ci dice prendete la Fa come Maestro e che nella Fa ci sono tutte le risposte. Il Maestro ci ha già dato tutto quello di cui abbiamo bisogno per fare ritorno ed adempiere ai nostri voti storici, dobbiamo solo seguirlo, senza anteporre noi stessi e i nostri desideri comuni.

Ho potuto vedere anche numerose mancanze dal punto di vista della collaborazione. Non avevo riposto la fiducia necessaria sui praticanti locali e soprattutto ancora una volta avevo sperimentato dei forti contrasti con mio marito, anche lui praticante.

Coltivare nell’ambiente familiare

La collaborazione in famiglia è abbastanza cruciale, dal momento che con mio marito partecipiamo insieme a diversi progetti di chiarimento della verità. Ringrazio il Maestro per avermi dato questo ambiente di coltivazione. Sento di dover notevolmente migliorare da questo punto di vista per essere veramente responsabile nei miei confronti e nei confronti della Dafa. Troppo spesso con lui faccio fatica a guardarmi dentro. Non sono capace di essere tollerante. Sono ancora ben lontana dall’aver raggiunto il requisito del Maestro:

La tolleranza è la chiave per migliorare la propria xinxing. Sopportare con odio, risentimento o in lacrime è la tolleranza di una persona comune, che è attaccata alle sue preoccupazioni. Sopportare completamente senza collera o rimostranze è la tolleranza di un coltivatore. (Essenziali per Ulteriore Avanzamento)

Sono sempre pronta a criticare il suo comportamento e faccio fatica a esaltare i suoi lati positivi pretendendo che si comporti secondo quello che è il mio modo di vedere e la mia comprensione delle cose. Sono sempre pronta ad accusarlo. Questo atteggiamento non è solo ingiusto nei suoi confronti, in realtà è anche una mancanza di fiducia nei confronti del Maestro, un non cogliere le opportunità che il Maestro mi ha concesso per guardarmi dentro e migliorarmi. Ogni volta che vedo una mancanza nel suo comportamento dovrei come prima cosa rettificare il mio pensiero e guardare alle mie mancanze.

Ho visto il forte attaccamento alla competizione che mi fa perdere di vista l’umiltà che dovremmo mantenere nella coltivazione.

Una volta mi è capitato di tradurre per il sito Clearharmony una condivisione di un giovane praticante in Cina. Il praticante descriveva la sua esperienza nella produzione di materiale di chiarimento della verità da sottoporre alla redazione di Minghui. I suoi materiali venivano accuratamente selezionati e revisionati e venivano tolte le parti non necessarie e sostituite con materiali più appropriati. Mentre traducevo il mio primo pensiero era stato, chissà come ci è rimasto male che hanno modificato il suo lavoro, ma la reazione del praticante era stata notevolmente diversa dalla mia. Esprimeva la sua gratitudine agli editori di Minghui, si era commosso dei cambiamenti che avevano fatto, avendo compreso che i discepoli della Dafa sono un corpo unico e che ognuno in silenzio aiuta l’altro a riempire i vuoti in modo da avere un reale impatto nel chiarire la verità e salvare esseri senzienti.

Mi sono molto vergognata del mio pensiero scorretto, ma ringrazio il Maestro per avermi fatto comprendere l’importanza di eliminare il nostro ego. Dobbiamo mettere la Fa al primo posto, mentre spesso con mio marito sento la difficoltà nell’accettare le critiche, presuntuosa di star facendo bene e perdendo l’umiltà.

A volte penso che sia veramente dura lasciare andare tutti gli attaccamenti ma poi ricordo le parole del Maestro:

Io posso percepire lo stato del vostro pensiero, è dura ed è veramente dura. Ma non avete forse atteso migliaia di anni soltanto per questo giorno?! Il vostro futuro Compimento potrebbe essere paragonato a questa piccola cosa che voi state sopportando oggi?! A volte penso, se oggi non fossi qui per salvarvi e fossi uno di voi, direi che è troppo facile per me lasciare andare quelle piccole cose! Probabilmente è perché il Maestro vede tutto chiaramente (Insegnamento della Fa alla Conferenza negli Usa Occidentali durante il festival della Lanterna).

So di essere ancora molto lontana dall’aver raggiunto gli standard richiesti dal Maestro e di aver numerosi attaccamenti da eliminare. Ma mi sento molto determinata nel cercare di essere esigente con me stessa e diligente nella coltivazione personale, che per la mia comprensione è di fondamentale importanza per una buona collaborazione.

Ringrazio il Maestro per avermi dato la possibilità di poter essere una piccola parte di questa Dafa meravigliosa e gli altri praticanti per il loro sostegno e aiuto nel miglioramento personale. Colgo inoltre l’occasione per ringraziare gli editori di Minghi e i praticanti italiani che si occupano dell’edizione italiana di Clearhamony. La lettura costante delle esperienze degli altri praticanti è stata un prezioso aiuto nella coltivazione.

Vi prego di farmi notare ogni cosa non sia in linea con la Fa.

Grazie Maestro!
Grazie amici praticanti!

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