Heilongjiang: Il signor Zhang Jinku quasi ucciso a causa delle torture e degli abusi subiti in prigione

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(Minghui.org) Il signor Zhang Jinku, praticante della Falun Dafa della contea di Boli, nella città di Qitaihe, è tuttora detenuto nella Prigione di Hulan. A causa delle torture e dei maltrattamenti subiti, è disorientato ed ha perso l’uso della vescica e dell’intestino. È stato trasferito nell’ospedale della prigione dove è in punto di morte.

Arrestato e torturato

Il signor Zhang è stato arrestato dagli agenti della polizia del Dipartimento di Yilan il 29 marzo 2013 e portato al Primo Centro di Detenzione di Yilan. I pestaggi, da parte dell’agente Yang Xinhua ed altri, gli hanno provocato la perdita di molti denti. È stato costretto a sedersi sulla sedia di ferro (*) per 48 ore. Molte persone generalmente non possono stare seduti più di due ore in una tale posizione.

La parte sinistra del petto del signor Zhang è rimasta ferita e i polmoni si sono infettati. Ha contratto la tubercolosi e si sono formati due buchi nei suoi polmoni. Il personale del Centro di Detenzione temendo che egli potesse morire lo ha rilasciato nel mese di aprile per problemi di salute dopo aver estorto alla sua famiglia 10.000 yuan (*).

Il giudice condanna il signor Zhang a cinque anni di prigione

Il giudice Zhang Anke del Tribunale di Yilan e gli agenti della Stazione di Polizia di Sandaogang si sono recati presso la cittadina di Sandaogang per arrestare il signor Zhang nuovamente il 17 luglio. Lo hanno portato presso il Primo Centro di Detenzione di Yilan processandolo il giorno seguente. La sua famiglia non ha avuto così il tempo per procurargli un avvocato.

Il signor Zhang si è dichiarato non colpevole. Ha affermato che praticare il Falun Gong non è un crimine e ha detto inoltre alla corte che molti agenti lo hanno picchiato dopo averlo arrestato provocandogli notevoli ferite nel petto e la perdita di alcuni denti. I pestaggi gli hanno provocato molte ferite e ha chiesto di essere risarcito. Ha anche detto che tutte le accuse contro di lui erano false. Ha testimoniato che la polizia lo ha costretto ha lasciare la sua impronta digitale su un documento dopo averlo reso quasi incosciente dai pestaggi.

Il giudice Zhang ha interrotto ripetutamente il signor Zhang mentre si difendeva, ignorando il fatto che la polizia aveva usato violenza verso di lui. Ha affermato che tutte le informazioni presentate dal signor Zhang erano irrilevanti per il caso e lo ha condannato a cinque anni di prigione.

Nascondere la verità sulle condizioni del signor Zhang

Il signor Zhang è stato tenuto nel Centro di Detenzione per 33 giorni. Per protestare contro la sua detenzione illegale (*) ha iniziato lo sciopero della fame. Quando era sul punto di morire, è stato portato all’Ospedale di Medicina Cinese nella contea di Yilan. La polizia lo ha sorvegliato per tutto il tempo e non ha permesso ai suoi familiari di fargli visita. La polizia aveva timore che il pubblico e la sua famiglia potessero sapere che era stato torturato e che per protesta aveva fatto lo sciopero della fame. Ma le informazione sulle sue condizioni sono trapelate e circolate largamente tra i tribunali, la stazione di polizia, il Centro di Detenzione e l’ospedale.

Il Tribunale della contea di Yilan si è rifiutato di fornire informazioni riguardanti le condizioni del signor Zhang nonostante la sua famiglia si sia rivolta al Tribunale della contea di Yilan, al Dipartimento di Polizia, al Centro di Detenzione e al Procuratore (*). I familiari hanno chiesto che venisse rilasciato per motivi di salute ma la polizia lo ha invece trasferito su una barella nella prigione di Jiamusi.

Alimentato con la forza e trasferito nella prigione di Hulan

La guardia nella Prigione di Jiamusi ha alimentato forzatamente il signor Zhang. I dottori avevano detto che poiché il suo sciopero della fame era stato molto lungo, l’alimentazione forzata doveva essere fatta gradualmente. Ma le guardie della prigione lo hanno forzato a mangiare un intera bottiglia di latte in polvere causandogli un dolore estremo.

Il suo udito è stato compromesso, era stordito e la sua parte inferiore del corpo intorpidita. Si sentiva molto debole e ha perso l’uso della vescica e dell’intestino.

I suoi familiari hanno chiesto che fosse rilasciato per problemi di salute e gli è stato risposto che sarebbe stato rilasciato il 29 settembre. Invece è stato trasferito nella Prigione di Hulan il 19 settembre 2013.

Il signor Zhang è stato torturato nuovamente e portato nell’ospedale della prigione. Ha contratto la tubercolosi ed è estremamente debole. Non può mangiare, è disorientato e sul punto di morire.

Negate le visite dei familiari

La famiglia del signor Zhang si è recata presso la Prigione di Hulan tre volte ma gli è stato detto che il signor Zhang doveva rinunciare al Falun Gong per vedere la sua famiglia.

Hanno finalmente potuto far visita al signor Zhang il 21 ottobre. In quel momento egli non poteva camminare senza aiuto e due persone hanno dovuto sorreggerlo. Tremava e ha detto debolmente: “Un ragazzo con un abito bianco mi ha picchiato…” I due aiutanti lo hanno allora aiutato a muoversi verso il capo guardia prima che finisse la frase. I familiari erano preoccupati per quello che le autorità della prigione tenevano nascosto.

Simulazione tortura: Pestaggio brutale

Chiedere il rilascio per condizioni fisiche precarie

La famiglia del signor Zhang il 6 novembre è andata a parlare con il vice direttore della Prigione di Hulan. Hanno parlato delle torture, della brutale alimentazione forzata e del deterioramento delle condizioni fisiche del signor Zhang.

I familiari hanno chiesto che fosse rilasciato per motivi di salute. Il vice direttore ha risposto: “Lo cureremo se è malato. Non c’è bisogno di rilasciarlo per motivi fisici.” I familiari non hanno però accettato un no come risposta e hanno insistito che la vita del signor Zhang era in pericolo. Il vice direttore ha allora detto loro che lo avrebbe fatto presente a un suo superiore se necessario.

I familiari hanno chiesto il nome del vice direttore ma lui stesso e le guardie si sono rifiutati di dire i propri nomi.

Pochi minuti dopo il vice direttore ha informato il vice direttore del dipartimento di correzione, Wang, che la famiglia di Zhang lo avrebbe incontrato. Il trentacinquenne Wang è il responsabile di “trasformare” (*) i praticanti. Ha voluto sapere come i familiari considerassero il Falun Gong.
Un familiare ha risposto: “I praticanti seguono i principi di Verità-Compassione-Tolleranza. Il mondo ha bisogno di questi principi.”

Wang ha sostenuto che il signor Zhang non ha voluto parlare o cooperare con loro quando volevano curarlo e che ha mostrato un comportamento irrispettoso. I familiari hanno risposto che non aveva commesso alcun crimine e che non avrebbe dovuto essere in prigione. Wang ha poi negato che Zhang fosse stato picchiato e ha detto che le sue condizioni non erano tali da doverlo rilasciare.

Dopo aver lasciato il carcere i familiari sono andati presso l’Ufficio di Direzione della Prigione della provincia di Heilongjiang. Un membro dello staff dell’ufficio ha chiamato Zhang Dongmei della provincia di Hulan dicendole: “La famiglia del signor Zhang Jinku, detenuto in prigione, è venuta all’ufficio degli appelli. Sostengono che egli sia gravemente malato e vogliono sia rilasciato per ricevere cure adeguate. Hanno anche affermato che è stato picchiato in prigione. Perché non vi occupate di lui?” Egli ha poi dato alla famiglia un numero telefonico dicendo loro di contattare direttamente il direttore Tang della Prigione di Hulan.

Chiediamo aiuto per salvare il signor Zhang, così come tutti gli altri praticanti del Falun Gong illegalmente detenuti in Cina.

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