Svezia: Accolto calorosamente il documentario Free Cina: il coraggio di credere

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

(Minghui.org) Nel mese di marzo 2014, le persone in varie città svedesi hanno avuto l'opportunità di vedere il pluripremiato documentario Free China: il coraggio di credere. Il 5 e 6 marzo si sono tenute due proiezioni nel cinema locale Filmstaden (Film Town) a Linkoping, cui hanno partecipato autorità comunali e molti altri.

Da sinistra a destra: Asa Fehlbeck di Amnesty International, Vassilios Zapounidis e Ilias Kotsamboukidis di New Tang Dynasty (NTD) Television in un dibattito al termine della proiezione a Linköping

«Il film è stato molto coinvolgente», ha detto Asa Fahlbeck, presidente di Amnesty International, della provincia di Östergötland, di cui Linkoping è la capitale. «Si può percepire un forte coinvolgimento su ciò che sta accadendo in Cina».

La signora Fehlbeck ha aggiunto che il tema del documentario le è molto familiare, ed il film ha approfondito la sua conoscenza circa la pratica del prelievo di organi in Cina.

È stato molto importante per lei seguire le storie di Charles Lee e Jennifer Zeng presenti nel film, che hanno vissuto così tante difficoltà. Particolarmente suggestivo è stato il racconto di Jennifer Zeng in cui ha condiviso come le autorità del campo di lavoro utilizzavano i suoi sentimenti verso la sua famiglia per costringerla a rinunciare al suo credo. Infatti, la figlia ha inizialmente provato risentimento verso la madre a causa della propaganda di odio contro il Falun Gong.

Alcuni hanno chiamato il film una «rivelazione», mentre altri hanno riferito che tutti lo dovrebbero vedere. «Consiglio questo film a tutti i miei amici», ha detto Leo Wigkmark, ex direttore dei programmi di Konsert och Kongress, la sala concerti di Linkoping.

Leo Wigkmark (a sinistra), ex direttore dei programmi di Konsert och Kongress, alla proiezione a Linkoping.

Il sig. Wigkmark ha detto di non essere sorpreso di ciò che ha visto nel film e di essere venuto a conoscenza che ora le persone in Cina hanno maggior libero accesso alle informazioni, senza censure.

Il sig. Wigkmark ha anche parlato degli aspetti tecnici del film: «Il film è molto realistico. È stata una perfetta combinazione tra le interviste di Jennifer Zeng e Charles Lee e gli altri filmati. L'autore ha realizzato un'ottima selezione delle situazioni più rappresentative».

Il pubblico si intrattiene in accesi dibattiti

La proiezione a Norrkoping ha avuto luogo il 10 marzo 2014, nel cinema pubblico Cnema. Molte persone, tra politici e studenti di diverse nazionalità, hanno fatto molte domande e si sono impegnati in un fervido dibattito.

Uno studente ha chiesto il motivo per il quale il Partito Comunista Cinese (Pcc) ha iniziato la persecuzione del Falun Gong. Uno studente cinese, presente alla proiezione, ha spiegato che la vera ragione è che il Pcc vuole che le persone credano solo in esso e non permette loro di credere in qualcos'altro. Invece i praticanti del Falun Gong non hanno accettato che la propria libertà di pensiero e di credo venga limitata in questo modo.

Tra il pubblico c'era anche una persona dalla Bulgaria, un paese ex comunista. Ha spiegato come il Partito Comunista nel suo paese, dopo il suo ingresso al potere nel 1944, ha epurato su larga scala gli intellettuali e i proprietari di imprese private, con l'obiettivo di eliminare il libero pensiero e prendere il pieno controllo delle menti e della vita delle persone.

Il 9 marzo a Hallsberg è stata organizzata la proiezione di «Free China» dai rappresentanti locali di NTD, uno dei partner nella produzione del documentario. A Laxa, Svezia, il film è stato proiettato il 15 marzo, con il supporto della sezione locale delle Nazioni Unite.

Versione inglese

* * *

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Potete stampare e diffondere gli articoli ed i contenuti pubblicati su Clearharmony, ma per favore citate la fonte.