Francia, Parigi: Manifestazione davanti all'Ambasciata Cinese durante la visita di un funzionario del Pcc

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(Minghui.org) Il 27 marzo 2014 i praticanti del Falun Gong hanno svolto una manifestazione davanti all'Ambasciata Cinese a Parigi, preceduta qualche giorno prima da un'altra tenutasi sempre in Francia e precisamente a Lione. Queste manifestazioni hanno coinciso con la visita di Xi Jinping, capo del Partito Comunista Cinese (Pcc) e i praticanti hanno chiesto di portare davanti alla giustizia gli autori principali della persecuzione del Falun Gong.

Praticanti di fronte all'Ambasciata Cinese a Parigi (foto da Epoch Times)

I praticanti del Falun Gong parlano ai parigini di fronte all'Ambasciata Cinese, il 27 marzo 2014

Il signor Alain Tang, presidente dell’Associazione Falun Dafa Francese – presente alla manifestazione – ha detto: «Questa manifestazione davanti all'Ambasciata Cinese che si svolge durante la visita del capo del Pcc Xi Jinping in Francia, ha un grande significato. Invitiamo il signor Xi a portare davanti alla giustizia i principali responsabili - Jiang Zemin, Luo Gan, Zhou Yingkang, Zeng Qinghong e Li Lanqing - e fermare la persecuzione del Falun Gong in Cina».

Ha continuato: «Sono stati confermati almeno 3.745 morti. Centinaia di migliaia di praticanti sono stati detenuti in carceri, manicomi, campi di lavoro e centri di lavaggio del cervello».

Il dottor Harold King, un rappresentante francese della DAFOH (Medici Contro l’Espianto Forzato di Organi), ha chiesto la fine immediata del prelievo forzato di organi da persone innocenti in Cina. Secondo il dottor King, quasi tutti gli organi per i trapianti in Cina provengono da detenuti, molti dei quali sono prigionieri di coscienza, soprattutto praticanti del Falun Gong. Ucciderli per i loro organi viola l'etica medica di base.

Il signor Tang ha promesso di continuare negli sforzi per esporre i crimini del Pcc al mondo e porre fine alla persecuzione.

Alla manifestazione ha sottolineato: «Il Pcc esercita una pressione sui paesi occidentali con mezzi economici e diplomatici per evitare la condanna dei suoi crimini contro l'umanità».

Infatti c'è stato il rischio che la manifestazione del 27 marzo non potesse svolgersi. A causa della pressione del Pcc, il Dipartimento di Polizia di Parigi ha rifiutato l'autorizzazione della manifestazione il 26 marzo, un giorno prima dell'evento.

L’Associazione Falun Dafa Francese ha lanciato un appello urgente al Tribunale Amministrativo di Parigi, che ha tenuto un'audizione nel pomeriggio del 26 marzo.

Il giudice Doumergue ha stabilito che il divieto emesso dal Dipartimento di Polizia di Parigi era illegale e violava la libertà di espressione e di riunione. Ha ordinato al dipartimento di polizia di ritirare il divieto e pagare 1.500 euro all’Associazione Falun Dafa Francese.

La sentenza, emessa all’Associazione Falun Dafa e al Ministro degli Interni e girata al direttore del Dipartimento di Polizia di Parigi, ha confermato i diritti costituzionali dei praticanti del Falun Gong e l’importanza di tenere una manifestazione davanti all'ambasciata cinese durante la visita di Xi Jinping in Francia.

Le seguenti frasi si trovano nella sentenza del tribunale:

«L'associazione ricorrente a supporto è stata giustificata che [...] questo rifiuto è una violazione grave e chiaramente illegale della libertà di protesta e della libertà di espressione; la sua attuazione dovrebbe pertanto essere sospesa; il capo della polizia deve essere esortato a lasciare che la protesta avvenga secondo le modalità sopra descritte, senza la necessità di imporre multe e ingiunzioni»

(Sesta conclusione):

«6. Considerato che la parte perdente, in questo caso lo Stato, deve essere condannata a pagare 1.500,00 Euro all'Associazione Falun Gong Francese (Falun Dafa Francia) previsto dall'articolo L.761-1 del Codice di Giustizia Amministrativa».

L’avvocato Gabard, consulente legale dell’Associazione Falun Dafa Francese, ha accolto con favore la sentenza. Ha detto che la polizia di Parigi aveva minimizzato l'importanza del luogo e la tempistica della manifestazione.

Il signor Gabard ha inoltre chiarito che la manifestazione non era una protesta contro il signor Xi, ma contro la politica di persecuzione del Falun Gong. Non era appropriato per la polizia di Parigi considerare la manifestzione come un evento ostile verso il signor Xi.

L’avvocato Gabard fuori dal Tribunale Amministrativo di Parigi, dopo l'udienza del 26 marzo

Versione inglese

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