Israele: «Perché il Governo cinese maltratta un gran numero dei suoi cittadini», chiede un rabbino di spicco

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Secondo il Rabbino Aviner , nonostante la persecuzione dei praticanti del Falun Gong in Cina sia perpetrata lontano da Israele, la nazione ebraica dovrebbe opporsi ad alta voce

«Perché il Governo cinese maltratta un gran numero dei suoi cittadini» è il titolo di un articolo recentemente pubblicato da un rabbino di spicco sul sito israeliano NRJ e già tradotto in inglese da diversi mezzi di comunicazione via internet tramite il sito Tazpit News.

Secondo il rabbino Aviner, nonostante la persecuzione dei praticanti del Falun Gong in Cina sia perpetrata lontano da Israele, la nazione ebraica dovrebbe esprimerne la sua condanna ad alta voce.

Il rabbino ha detto: «Da un lato il nostro Presidente Perez in Cina per una visita ufficiale e dall’altra il messaggio della Pasqua ebrea – l’esodo dall’Egitto – rimane pertinente perché esiste ancora la schiavitù nel mondo. Purtroppo, nel caso della Cina, questa è una sottostima, perché per molti anni il Governo cinese ha perseguitato crudelmente i praticanti del Falun Gong, sostenendo che sono una setta pericolosa. Secondo le indagini delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni per i Diritti Umani, sembra che l’obiettivo innocente di questo gruppo sia quello di ottenere la salute fisica e mentale, attraverso esercizi generalmente accettati in Cina da molti anni. I loro membri praticano cinque esercizi consistenti in movimenti lenti e dolci e coltivano i principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Mettono gli interessi degli altri prima dei loro, non si isolano dalla società, anzi, condividono le responsabilità, sono responsabili nei confronti delle loro famiglie e dei loro amici. La pratica è popolare e gratuita e le donazioni non vengono accettate. Non osservano alcun tipo di rituale religioso. Non hanno cerimonie formali. Tutti gli scritti sul Falun Gong sono disponibili in tutte le lingue sul loro sito web e fino ad oggi non si è mai sentito dire che si tratti di una setta manipolatrice o pericolosa».

Il rabbino spiega anche in via preliminare che: «Il Governo cinese apprezzava molto il Falun Gong e lo ha insignito con numerosi premi. Tuttavia, quando il numero dei praticanti ha raggiunto decine di milioni, lo stesso Governo ha iniziato a temere per il suo potere ed a perseguitarli tramite articoli sprezzanti, arresti, messa al bando, facendo firmare alla popolazione cinese petizioni contro di loro, bandendoli dalle loro case ed altro ancora. Il Governo ha organizzato un evento provocatorio affermando che i praticanti del Falun Gong incoraggiano il suicidio, ma si è scoperto che l’evento era una messa in scena. Il passo successivo nella persecuzione ha visto i praticanti del Falun Gong deportati in campi di concentramento, dove sono stati sottoposti a scariche elettriche, avevano mani e piedi legati in posizioni dolorose per settimane, veniva loro versato dell’acido nelle narici, le donne sono state abusate sessualmente ed altro. Questa è la situazione di migliaia e migliaia di persone in questi campi di concentramento - tutto ciò in nome della trasformazione - dove sono stati sottoposti a maltrattamenti fisici e mentali insopportabili, alla tortura e all’umiliazione».

Ha concluso: «Inoltre, raccolgono i loro organi per l’industria dei trapianti e sotto anestesia parziale, poi inviano i loro corpi parzialmente morti alla cremazione. Tutto ciò ci ricorda la nostra persecuzione durante la diaspora ed in particolare durante l’olocausto».

Citando alcuni rabbini importanti ed in posizioni di responsabilità, Aviner ha anche ricordato che è illegale per gli Israeliani comprare organi in Cina, dal momento che un emendamento della legge israeliana del 2008 non consente più il finanziamento ufficiale dei trapianti d’organo in Cina da parte delle organizzazioni mediche.

Versione francese

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