La mia esperienza di coltivazione

Condiviso alla Conferenza Europea della Fa di Roma 2010
 
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Il mio nome è Sibille. Sono una praticante della Dafa della Svizzera.

Ho ottenuto la Fa nel 2004. Con mio marito, stavo viaggiando in India alla ricerca dell'illuminazione spirituale. I praticanti di Bangalore ci hanno insegnato gli esercizi, ci hanno introdotto il Libro e ci hanno accompagnato nel processo in modo molto cauto. Già allora avevamo ascoltato la frase più importante: studiare la Fa, studiare la Fa, studiare la Fa. Quel periodo fu molto istruttivo, con tante prove per la nostra xinxing. Talvolta pensavamo di essere in una lavatrice, che andava a tutta velocità.

Durante quel periodo intenso in India, avevamo già avuto esperienze nel convalidare la Fa, così avevamo la motivazione per cambiare le nostre vite in Svizzera. All'inizio però, abbiamo dato ai nostri parenti e amici una impressione piuttosto negativa, poiché eravamo andati all'estremo. Purtroppo durante il primo anno della nostra coltivazione non abbiamo avuto contatti con altri praticanti svizzeri, neanche tramite internet. Leggevamo da soli tutti gli insegnamenti del Maestro, chiedendoci se esistessero altri praticanti in Svizzera.

L'anno seguente siamo tornati per altri 4 mesi in India, per studiare intensamente la Fa e sostenere il Maestro durante il periodo di rettifica della Fa. Abbiamo visitato molte scuole e spesso abbiamo dormito per terra, il che ha limato il nostro attaccamento alle comodità.

La cordialità degli indiani e molte storie che sembravano incredibili, ma che poi abbiamo vissuto, hanno reso più profonda la nostra fede nella Dafa. Un giorno il Preside di una scuola ci chiese: “Avete parlato alle persone che vivono vicino a voi del Falun Gong?”. Abbiamo dovuto ammettere che non l'avevamo fatto in modo ampio. In quel momento abbiamo ricevuto il nostro primo rimprovero: eravamo molto egoisti, avevamo ottenuto qualcosa di così buono e non la stavamo condividendo neanche con gli altri. Tutto ciò è servito a farci fare un importante passo in avanti nelle nostre menti: da quel momento in poi volevamo prendere parte alle attività in Svizzera.

Probabilmente avevamo bisogno di quel primo anno per maturare, poiché quando tornammo in Svizzera trovammo i giusti contatti, incontrammo altri praticanti così da studiare la Fa assieme e organizzare attività. Poiché avevamo sempre praticato da soli, notammo subito la differenza di quanto sia potente quando molti praticanti leggono insieme o fanno gli esercizi insieme.

Poco alla volta siamo diventati più chiari, ad esempio che ci dovevamo sposare per confermare la nostra relazione davanti alle divinità. In molti casi eravamo influenzati dalla società ordinaria e non avevamo una direzione. Attraverso lo studio della Fa abbiamo realizzato come gestire molte cose nella vita quotidiana.

Quando ero incinta ero piuttosto attiva nella promozione dello Shen Yun. Attraverso le ecografie potevamo vedere che nostro figlio era seduto nella posizione del loto e con le mani in posizione di heshi. Era un chiaro segno che ci aveva scelti come genitori per poter diventare anch'egli un discepolo della Dafa. La vita con un bimbo è molto bella, poiché mi sfida a praticare Zhen, Shan, Ren in ogni momento. Se nostro figlio piange inizio a cantare “Falun Dafa Hao” e si calma subito. Abbiamo ricevuto molti complimenti, poiché è molto giocoso e sereno.

Posso migliorare la mia tolleranza e pazienza in modo deciso, dato che non posso comportarmi secondo il mio volere, ma devo gestire il fatto che c'è sempre un altro individuo attorno a me, la cui volontà non è filtrata ma viene esposta immediatamente.

Anche lavorando per la promozione di Shen Yun ho potuto imparare molte cose.

Sentivo che c'era una buona cooperazione tra i praticanti. Quando dovevamo vendere i biglietti organizzammo una riunione ogni sera per discutere chi avrebbe fatto cosa e con chi. Inoltre ho lasciato andare l'attaccamento all'avere delle preferenze riguardo a svolgere il lavoro assieme a certi praticanti, all'andare in certi posti e in quali momenti della giornata. Mi sembrava che stesse accadendo naturalmente. Quindi, ho imparato a cooperare incondizionatamente.

Quando raggiungevamo il giusto posto capivamo che esisteva una profonda connessione data dal destino. Grazie allo scambio delle esperienze, anche le varie esperienze avute con diversi praticanti hanno arricchito la mia vita.

Attraverso la promozione dello Shen Yun, ed essendo consapevole che il Maestro ci guida e che ha già predisposto ogni cosa, abbiamo avuto degli incontri incredibili. Poco dopo l'inizio dello spettacolo abbiamo sentito che tutti i residenti in città erano stati informati. Appena incontravamo qualcuno ci diceva che aveva già ricevuto un volantino o visto il video in un centro commerciale o che era stato informato dalle persone davanti al teatro.

Quando partecipavo attivamente mi trovavo davanti degli ostacoli: più ero attiva più grandi erano gli ostacoli. Ho notato che c'erano delle forze immense al lavoro e ho realizzato l'importanza di essere veramente chiara e di avere una forte volontà.

Siamo molto potenti grazie alla Fa e al Maestro, perciò dovremmo avere una fede molto ferma in ogni situazione. Solo in quel modo l'impossibile diventa possibile, ho spesso osservato questa grande fede in altri praticanti, il che mi ha motivato molto. Grazie a questa fede nel Maestro, grazie alla cooperazione incondizionata senza ego e con il desiderio di salvare le persone che aspettano, le difficoltà diventano facili da superare.

Ringrazio il Maestro per la sua guida e la sua grande compassione, e grazie a tutti i praticanti per le esperienze che abbiamo condiviso insieme.

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