10 Anni dopo: Le menzogne su “L'episodio dell'auto-immolazione di Piazza Tiananmen” non possono bloccare la verità

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(Clearwisdom.net) L'Episodio dell'Auto-Immolazione di Piazza Tiananmen” accadde dieci anni fa, il 23 Gennaio 2001. La cosa, nel suo complesso, fu una messa in scena ai fini di propaganda perpetrata dal Partito Comunista Cinese (PCC) per aizzare l'opinione pubblica contro il Falun Gong. Eppure la verità sul Falun Gong e la sua persecuzione è continuata a diffondersi ampiamente fra la gente in Cina, e il Falun Gong ha continuato a fiorire in giro per il mondo. Ora viene praticato in più di cento paesi.

Il 20 luglio 1999 Jiang Zemin ed il suo regime corrotto iniziarono una campagna politica per “sopprimere” il Falun Gong. Nell'arco di una notte, migliaia di volontari del Falun Gong furono arrestati in tutto il paese. Il regime usò ogni mezzo a sua disposizione per diffamare il Falun Gong, inclusa una intensa campagna di propaganda ripetuta pappagallescamente 24 ore su 24 da ogni media, gestito dallo stato, presente sul territorio cinese. Fu come se fosse iniziata una nuova Rivoluzione Culturale. Praticanti si recarono all'Ufficio Governativo per i Ricorsi di Pechino per appellassi al governo perché ritirasse la decisione, perché persino nella Cina comunista la costituzione garantisce la libertà di fede.

Mentre l'Ufficio Ricorsi dovrebbe ascoltare le richieste fatte dai vari appellanti, nel caso del Falun Gong, risultò essere semplicemente un altro dei molti luoghi dove i praticanti venivano immediatamente arrestati. I praticanti del Falun Gong non avevano nessun luogo dove andare ad appellarsi, così molti colsero l'opportunità di recarsi in Piazza Tiananmen per far sentire la loro richiesta di giustizia. Rischiavano di essere picchiati o torturati a morte, ma pacificamente si sedevano per meditare, dispiegare striscioni o gridare dal profondo del loro cuore, “la Falun Dafa è buona!” I loro atti coraggiosi ma pacifici erano in stridente contrasto con la brutale violenza della polizia. Le loro espressioni pacifiche continuavano ad essere raccontate dai media di oltreoceano e gente in tutto il mondo simpatizzava con la loro difficile condizione. Il PCC quindi temeva che la sua falsa propaganda di demonizzazione del Falun Gong fosse presto smascherata.

La tragedia dell'auto-immolazione di Piazza Tiananmen accadde sotto circostanze come queste, ma le incongruenze che il racconto presentava furono immediatamente riconosciute dall'opinione pubblica. Per esempio, la polizia cinese che pattuglia Piazza Tiananmen non porta mai con sé degli estintori, eppure quel giorno c'erano numerosi estintori a portata di mano. I “media” che video registrarono l'episodio sembrava che conoscessero esattamente dove posizionarsi e quello che sarebbe successo. La videocamera registrò chiaramente e ad alto volume gli slogan urlati dalle vittime, e riprese molte scene da vicino. Una delle vittime, Wang Jindong, aveva una bottiglia piena di benzina in grembo, ma essa non bruciò quando lui si diede fuoco. Questi ed altri indizi forniscono un'ampia prova che si è trattato di un'orribile messa in scena a scopo di propaganda.

Un giornalista del Washington Post fece delle indagini su un'altra delle vittime (Liu Chunling) dalle quali risultò che si trattava di una prostituta che spesso picchiava la sua anziana madre e la sua giovane figlia. Non era certamente una praticante della Falun Dafa come affermavano i “media” e anche i suoi vicini di casa confermarono questo. Il regime di Jiang mise in scena questo tragico episodio per volgere l'opinione pubblica contro il Falun Gong e per impedire che i praticanti protestassero pacificamente in Piazza Tiananmen.

Indipendentemente da quanto il PCC abbia usato tutti i suoi media per diffondere menzogne sull'episodio dell'auto-immolazione, e da quanto il PCC abbia crudelmente torturato i praticanti del Falun Gong, il caso dell'auto-immolazione non potrà per sempre impedire che la verità sulla pratica e sulla persecuzione arrivi alla gente.

Un episodio fenomenale fu l'intrusione nella TV Via Cavo della città di Changchun il 5 Marzo 2001. Liang Zhenxing, Liu Chengjun e altri praticanti sostituirono i programmi di otto canali TV via cavo mandando in onda 50 minuti di programmi che smontavano l'episodio dell'auto-immolazione e mostravano come il Falun Gong si era diffuso in tutto il mondo. Decine di migliaia di cinesi del luogo stavano guardando in quel momento.

Recentemente una rivista americana, il Weekly Standard, ha pubblicato un lungo resoconto su questi coraggiosi praticanti. Essi furono arrestati, imprigionati, torturati, e tutti andarono incontro ad una morte prematura. Si sacrificarono fino a quel punto per permettere al popolo cinese di conoscere la verità.

Questa intrusione televisiva ha scioccato le autorità, eppure maggiori sforzi vengono tuttora profusi in un modo più tranquillo, per chiarire la verità. Praticanti cinesi del Falun Gong hanno messo in piedi molti centri per la diffusione di materiali, che svolgono innumerevoli operazioni su piccola scala nelle case private. Scaricano materiali dal sito web Minghui/Clearwisdom (brochure, libretti, periodici, DVD) e li distribuiscono in tutta la Cina. Molti praticanti li portano in strada per spiegare la verità alla gente che incontrano. Più e più cinesi stanno apprendendo sulle menzogne del PCC, e la verità del fatto che il PCC sta perseguitando il Falun Gong.

La condotta dei praticanti del Falun Gong costituisce in sé stessa una potente dichiarazione. Nel corso degli ultimi 10 anni il regime di Jiang regime ha fabbricato l'episodio dell'auto-immolazione e molti altri omicidi e suicidi attribuiti al Falun Gong, ma non un singolo caso era vero. Praticanti possono essere ritrovati ad ogni livello della società cinese, inclusi impiegati governativi, insegnanti, dottori, uomini d'affari, avvocati, operai, contadini, ecc. Attraverso la pratica del Falun Gong hanno ottenuto una buona salute e si sono coltivati diventando delle persone migliori. Nessuno ha cercato vendetta di fronte ai brutali maltrattamenti. Hanno cercato di persuadere la polizia a non farsi del male unendosi al regime nelle sue azioni malvagie. Allo stesso tempo, essi subiscono gli equivoci, le discriminazioni e la persecuzione da parte delle autorità. Anche di fronte a questi maltrattamenti, loro persistono, ad ogni opportunità, nel chiarire la verità alla gente.

Al di fuori della Cina, i praticanti del Falun Gong spesso si uniscono alle attività delle comunità locali per introdurre la pratica al pubblico, che è ben accolta dalle popolazioni locali e dai governi, raccogliendo molte attestazioni favorevoli.

Inutile dire che i praticanti del Falun Gong continueranno a coltivare per essere persone migliori in accordo con i principi di Verità-Compassione-Tolleranza. Metteranno ulteriori sforzi per diffondere ampiamente la verità e per denunciare le menzogne del PCC, mettendo così in grado più persone gentili di beneficiarne.

Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/html/articles/2011/1/24/122836.html

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