54 Fatti che rivelano come la “Auto-Immolazione” di Piazza Tiananmen fu effettivamente messa in scena per scopi di propaganda – Parte 5

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(*)Parte 1
(*)Parte 2
(*)Parte 3
(*)Parte 4

41. Documento della CCTV ammette che parte dell’auto immolazione fu inscenata

Li Yuqiang è un vice reporter del programma di notizie Punto Focale della CCTV. Da quando è iniziata la persecuzione nel 1999, Li è stata responsabile della produzione di programmi di diffamazione sul Falun Gong, inclusi molti programmi di interviste.

Nei primi mesi del 2002, mentre Li stava intervistando le persone al Campo di Lavoro Tuanhe sull’auto-immolazione, un prigioniero del Falun Gong, Zhao Ming, sollevò la questione della bottiglia della Sprite. Li rispose candidamente al cavillo, dicendo, "Noi filmammo quella scena dopo il fatto. Se destasse sospetto, non la mostreremmo più." Li tentò poi di argomentare che la scena fu organizzata nel tentativo di provare al pubblico che i praticanti del Falun Gong avevano organizzato la auto-immolazione.

Che cosa stava inducendo la CCTV a filmare le scene "dopo il fatto"? Perché Wang Jindong -qualcuno apparentemente così pazzo e zelante da darsi fuoco – avrebbe così pienamente cooperato con il desiderio della CCTV di rifilmare la scena?

42. Organizzazioni fuori dalla Cina ammettono pubblicamente che la auto-immolazione fu inscenata

Il 14 agosto 2001, ad una riunione delle Nazioni Unite, la NGO Sviluppo dell’Educazione Internazionale fece una formale asserzione che dichiarava: "Il regime cinese punta ad un incidente di supposta auto-immolazione in Piazza Tiananmen il 23 gennaio 2001, come prova per calunniare il Falun Gong. Tuttavia, noi abbiamo ottenuto un video di quell’incidente che dal nostro punto di vista prova che questo evento fu messo in scena dal governo. Abbiamo copie di questo video qui e gli interessati possono prenderne una copia."

Le Nazioni Unite, Reporters senza Frontiere, Amnesty International, il Washington Post, e l’Epoch Times hanno tutti riconosciuto delle falle nella storia ufficiale.

Nel 2002, un documentario che smonta la ricostruzione dei fatti esposta nel video della CCTV, Fuoco Falso, ricevette un premio onorario al 51 Festival Internazionale del Film Columbus.

43. Mentre Liu era in piedi, tre agenti di polizia usarono simultaneamente gli estintori per spegnere le fiamme

Quando una persona è in fiamme, cade giù rapidamente e non è capace di spostarsi troppo a causa del dolore intenso causato dall’incendio. Tuttavia il video della CCTV mostra Liu Chunling in fiamme, che stava ancora barcollando in avanti. Solamente se la cinepresa fosse stata posizionata prima che Liu si fosse dato fuoco, la CCTV sarebbe stata capace di filmarlo. Nello stesso video, si vedono tre poliziotti che usano simultaneamente gli estintori per spegnere il fuoco. Vale a dire, che i tre poliziotti avrebbero dovuto prima reagire al fuoco, prendere gli estintori dalle auto, correre per decine di metri prima di arrivare al fuoco (tutti in meno di 10 secondi); e tutti e tre i poliziotti da distanze diverse avrebbero dovuto arrivare simultaneamente sulla scena. Tuttavia il video della TV mostra una macchina di pattuglia più vicina, ad approssimativamente 10 metri, mentre le altre auto civette sono molto lontane.

È piuttosto strano, inoltre, che il video TV mostri tutti e tre in piedi dietro alla persona in fiamme, nelle loro rispettive posizioni, calcolate giusto per iniziare ad estinguere insieme il fuoco, e spegnere il fuoco in due secondi. Uno si aspetterebbe che il primo poliziotto arrivi sulla scena per spegnere il fuoco per primo, seguito dagli altri provenienti da direzioni e distanze diverse.

44. Almeno due degli auto immolati tenuti agli arresti domiciliari

Due degli auto-immolati, Chen Guo e sua madre Hao Huijun, sono tenuti agli arresti domiciliari presso la Beijiao Welfare Home nella Città di Kaifeng. Zhan Jingui, un ufficiale pensionato del Reparto di Polizia di Kaifeng è stato incaricato di sorvegliare i due. La polizia sorvegliava Chen Guo e sua madre 24 ore su 24 per prevenire qualsiasi contatto con il mondo esterno. La polizia ha rivelato ufficiosamente che il governo stava tentando di prendersi cura dei due, non lasciandoli morire, così da poter essere usati per attaccare e screditare il Falun Gong.

45. Liu Yunfang, arrestato anche se non si è mai dato fuoco, fa asserzioni contraddittorie

Fu menzionato nel rapporto di Xinhua del 28 febbraio 2001, "Liu Yunfang che si considerava un 'Praticante veterano del Falun Gong' e che era il principale pianificatore dell’episodio di auto-immolazione in Piazza Tiananmen, non era così 'attaccato'.... In base all’accordo prestabilito, loro si diedero fuoco per raggiungere 'il compimento' in Piazza Tiananmen, in concomitanza con il Festival di Primavera. Ma Liu non versò neanche una goccia di benzina sul suo corpo." Nell’ufficio del centro di detenzione della sicurezza pubblica di Pechino, quando un reporter gli chiese dell’accaduto, Liu Yunfang si fece beffe della domanda e tentò di difendere le discordanze tra le sue azioni e le sue dichiarazioni, dicendo, "io non mi sono dato fuoco perché 'il maestro' voleva che restassi. Lui voleva che io vivessi così che potessi parlare."

Un anno più tardi, i reporter della CCTV intervistarono Liu Yunfang. Quando gli fu chiesto dello scopo dell’“auto immolazione”, Liu disse che era per “chiarire la verità”.

"Chiarire la verità" è un termine usato nel Falun Gong per descrivere gli sforzi nel dimostrare le bugie del regime Comunista e chiarire equivoci sulla pratica. Il "compimento" è un termine separato che si riferisce al completamento della coltivazione. Nessuno dei due termini ha qualcosa a che fare con la morte o l’auto immolazione. Per quale ragione Liu avrebbe intenzionalmente fuorviato l’opinion pubblica con le sue dichiarazioni? E perché —avrebbe ritrattato la sua versione per due volte?

46. Il PCC fa una falsa affermazione: "Urge l’auto immolazione" dopo aver letto articoli del fondatore del Falun Gong

I media del PCC affermarono che gli “auto immolati” furono esortati a darsi fuoco dopo aver letto articoli scritti dal fondatore del Falun Gong. Questo non ha senso. Ci sono così tanti praticanti del Falun Gong in tutto il mondo che leggono gli stessi articoli.

I praticanti hanno lavorato costantemente per chiarire i fatti ed esporre la persecuzione in Cina così che le persone che sono ingannate dalle dicerie e bugie possano capire la bellezza del Falun Gong. Come potevano gli "auto-immolati" trascurare il fatto che innumerevoli praticanti sono perseguitati, e che poi auto immolandosi in pubblico avrebbero dato al il regime di Jiang Zemin [ex leader cinese ed istigatore della persecuzione] maggiori pretesti per perseguitare il Falun Gong?

Ovviamente, da quando la persecuzione ha avuto inizio, tutti i libri del Falun Gong sono stati proibiti, e nessuno nella Cina Continentale ha un facile accesso per verificare la falsità delle calunnie. Il PCC non ha mai pubblicato articoli scritti dal fondatore del Falun Gong per sostenere la loro affermazione.

47. Un Romanzo popolare immediatamente proibito a seguito dell’incidente

"Subito dopo l'incidente dell’ immolazione, un romanzo popolare, Disastro Giallo (Huang Huo), che era stato pubblicato dieci anni prima, è stato curiosamente, proibito in tutta la Cina. Sembrerebbe che la supposta auto immolazione in Piazza Tiananmen somigliasse sorprendentemente ad un episodio di “Disastro Giallo”. Nel secondo capitolo del romanzo qualcuno paga dei malati terminali perché si diano fuoco, e poi usa l'incidente per calunniare gli oppositori in una persecuzione politicamente motivata. Avrebbero potuto Jiang e gli altri trarre inspirazione dall'incidente di “Disastro Giallo”? Perché questa proibizione improvvisa? " [1]

48. Jiang Zemin aveva bisogno di un evento per istigare l’opinione pubblica contro il Falun Gong

"Alla metà del 2000, era passato quasi un anno da quando il presidente Jiang Zemin diede inizio alla persecuzione del Falun Gong. Tuttavia, le cose non stavano andando come Jiang aveva previsto, (cioè masse di persone che condannavano il Falun Gong). Molte bugie erano state diffuse, molti articoli aspri erano stati scritti ed erano state organizzate innumerevoli sezioni di studio, tuttavia la gente non se la beveva. La popolazione che era già stata testimone di innumerevoli movimenti politici di massa; sapevano cosa Jiang stava tentando di fare. Molte persone erano del parere che: "Se a Jiang non piace il Falun Gong, lasciamolo fare, basta che non ci coinvolga.”

"Con l'eccezione di alcune regioni che avevano attuato strettamente le politiche del Partito, i leaders di molte regioni –incluso il personale dell’ufficio 6-10 [l'Agenzia responsabile per l’attuazione della persecuzione del Falun Gong ]- nessuno era troppo entusiasta. Un ex ufficiale 6-10 che era responsabile del distretto di Hangu nella città di Tianjin ha descritto la situazione di quel periodo dicendo:

'Essere onesto, alle persone che erano responsabili a livello locale non piaceva fare questo [cioè perseguitare], visto che la polizia viveva in stretta vicinanza con la gente normale. Per esempio, forse se lei abitasse nella porta accanto alla mia e ci vedessimo sempre. Come potrei poi arrestarla? E questo era Hangu - un piccolo posto sul mare con solamente quattro stazioni di polizia. Chiunque tu arrestassi era destinato ad essere una tua probabile conoscenza. È probabile per esempio, che la moglie di un agente di polizia lavori nella stessa unità di lavoro della moglie della persona che lui ha arrestato. La polizia di una certa sede potrebbe vivere nella stessa strada che è di sua competenza territoriale,e,la persona che arrestano potrebbe vivere giusto al piano di sotto rispetto al suo. Noi eravamo tutti i vicini di casa e conoscenti. Se gente come questa non fa niente di illecito o di illegale, potresti avere il cuore di arrestarla?

"Alla quinta sessione plenaria del quindicesimo Congresso Nazionale del PCC, tenuto dal 9 all’11 ottobre 2000 a Pechino, molti membri del Comitato Centrale del PCC posero la questione della persecuzione del Falun Gong. Chiesero un chiarimento della campagna. Fra i sette membri del Comitato in Carica del Politburo, quattro membri - più della metà - vale a dire, Zhu Rongji, Hu Jintao, Li Ruihuan, e Wei Jianxing, si opposero alla continuazione della persecuzione del Falun Gong. Allo stesso tempo, l’ex capo del Congresso del Popolo, Qiao Shi. disse di essere disturbato dall'uccisione di persone innocenti, aderenti al Falun Gong. Lui ritornò a Pechino da una certa distanza ed andò in Piazza Tiananmen per assistere direttamente alle bastonate e all’arresto di aderenti al Falun Gong, dei quali aveva avuto notizia. Il premier del Consiglio Statale, Zhu Rongji andò di persona al quinto reparto dell’ufficio di sicurezza pubblica di Pechino ed esortò gli ufficiali di pubblica sicurezza, “non rendetela più dura di come lo è già per i praticanti del Falun Gong”.

"Jiang si è logorato il cervello per trovare modi di far apparire il Falun Gong come un "cattivo culto." Il 25 ottobre 1999, in un'intervista al giornale francese Le Figaro, Jiang si riferì per la prima volta al Falun Gong come a un "cattivo culto" (xiejiao). Quello stesso anno alla riunione dell’ Asia-Pacific Economic Co-operation (APEC) ad Auckland, Nuova Zelanda, Jiang diede personalmente alcuni libretti, che tentavano di screditare il Falun Gong, al Presidente degli Stati Uniti e agli altri leaders. Lui afferrò anche l’ “opportunità” di un'intervista con Mike Wallace, della CBS, per diffamare il Falun Gong, affermando, ingannevolmente "Migliaia di praticanti del Falun Gong si sono suicidati". I media nella Cina Continentale non osarono riportare questa specifica parte dell'intervista, temendo che Jiang sarebbe stato smascherato e ridicolizzato. Jiang convocò dunque Luo Gan per molte riunioni segrete, pianificando su come incitare l’odio pubblico verso il gruppo di meditazione del Falun Gong, ancora popolare. Dopo ripetuti fallimenti per intrappolare i praticanti del Falun Gong, Jiang discusse molte volte segretamente con Luo Gan sui modi di creare una bomba che avrebbe demonizzato il Falun Gong. Luo diede a Jiang la garanzia che lui questa volta avrebbe avuto successo. Il 29 dicembre 2000, l’agenzia di notizie governativa Xinhua - che agisce su indicazione dell’ufficio centrale del Comitato 6-10 – fece correre una storia anonima di notizie che parlavano di un “fallito suicidio di gruppo” dei membri del Falun Gong. Il vago rapporto non forniva i nomi di persone presumibilmente coinvolte, i dettagli dell'evento o anche la sua ubicazione. Il rapporto affermava che gli aderenti erano stati “istigati” e progettavano un suicidio collettivo vicino al periodo del Nuovo Anno. Il rapporto voleva preparare i lettori per quello che doveva venire. Un mese più tardi, quando il video dell’auto immolazione era ormai stato diffuso, le inquietanti, tragiche scene istigarono una rabbia tremenda in Cina. L'animosità verso il Falun Gong crebbe, con tante persone che dimenticarono rapidamente tutto il bene di cui erano venuti a conoscenza a riguardo della pratica o dei praticanti. Le persone dimenticarono quello che avevano visto con i loro propri occhi ed avevano sperimentato da sè, come se le affermazioni del governo fossero più affidabili. Tale era il potere emotivo delle immagini che la CCTV aveva messo insieme. L'apparato di propaganda dello stato ora emergeva dal suo periodo di stasi con una vendetta. Personalità di ogni genere apparvero in televisione per condannare il Falun Gong. Mentre loro parlavano, la CCTV inseriva di tanto in tanto, per aumentare l’effetto, una o due raggelanti scene delle immolazioni. Su istruzione di Jiang, perciò, tutte le uscite dei media in Cina, grandi o piccole, lanciarono una nuova campagna di critica che designava come bersaglio il Falun Gong. L'ufficio generale del Comitato Centrale del PCC pubblicò un avviso che dichiarava che era stato lanciato un movimento politico su scala nazionale a "ulteriore esposizione e critica della vera faccia del Falun Gong come cattivo culto." Nei quattro giorni che seguirono il giorno dell'immolazione, l’agenzia di notizie Xinhua e la China News Agency pubblicarono on-line rispettivamente 107 e 64 articoli, criticando e condannando Il Falun Gong. I media gestiti dallo stato affermarono che "il pubblico" in almeno quattordici province, municipi, e regioni si era fatto avanti in massa per denunciare il Falun Gong. Ai leader del partito, al governo, ed ai militari assieme a gruppi civici di ogni sorta fu richiesto di sostenere la “saggia decisione” del Comitato Centrale. Allo stesso tempo alle organizzazioni di livello locale fu richiesto di organizzare “riunioni di critica”, grandi e piccole, per condannare "i crimini indicibili del cattivo culto". Quotidianamente la CCTV, trasmetteva interviste con persone di varie estrazioni sociali che mostravano appoggio, ripetendo gli spezzoni ad intervalli abbastanza regolari per assicurarsi che nessun occhio od orecchie fossero persi. La scopo era quello che tutti odiassero il Falun Gong. [1]

49. Jiang e Luo tentarono di intrappolare i praticanti del Falun Gong nel maggio del 1999

"Tornando al maggio 1999 quando la persecuzione del Falun Gong era ancora nella sua fase preparatoria, Jiang e Luo, in un'occasione, progettarono una raggelante "azione speciale". Prima l'Ufficio Generale del Comitato Centrale pubblicò un documento che affermava che diecimila praticanti del Falun Gong stavano progettando di “suicidarsi in gruppo" in Xiangshan, il sobborgo occidentale di Pechino. Il documento fu poi passato di proposito ai media esteri per la sua diffusione. Poi la polizia locale, la polizia in borghese, e gli infiltrati diffusero la parola agli aderenti del Falun Gong che ci sarebbe stata una grande "adunata" in Xiangshan. Insieme a questo, truppe dell’esercito furono inviate a Xiangshan, e la polizia antisommossa fu posizionata in modo da non essere vista. L’intera cosa era una trappola costruita. Si voleva che i praticanti del Falun Gong fossero attirati a Xiangshan, dove sarebbero stati poi assassinati. La scena sarebbe stata ritratta poi nella propaganda dei media di regime come un tragico "suicidio collettivo" o “suicidio fallito." Jiang avrebbe poi avuto ragione di identificare il Falun Gong come un "cattivo culto", e gli sforzi per contenere e sopprimere il gruppo avrebbero potuto espandersi con facilità. Ma il risultato fu che nessun praticante del Falun Gong andò a Xiangshan.Per tre volte, dal 1 maggio al 9 settembre , la polizia sia in uniforme che in borghese cambiò la data dell’“adunata” che passò poi ai praticanti del Falun Gong, sperando in migliori risultati. Da questa manovra alla fine non venne fuori nulla." [1]

50. Jiang reagisce in modo eccessivo dopo che fu messa in onda la decostruzione del video

"Nella notte del 5 marzo 2002 la programmazione regolare di otto stazioni TV via cavo fu interrotta, e sostituita con una trasmissione di quarantacinque minuti sul Falun Gong. La trasmissione includeva documentari come “Auto-immolazione o Falsità?” e “La Falun Dafa si è diffusa nel mondo”. Le bugie che la macchina di propaganda del PCC diceva da anni furono screditate in meno di un'ora. Il video rivelava la rapida crescita del Falun Gong nella Cina continentale prima della persecuzione insieme alla sua attuale propagazione in più di sessanta paesi; il video evidenziò la verità sul Falun Gong ed i suoi nobili insegnamenti di Verità, Compassione, e Tolleranza. Centinaia di migliaia di persone nella città di Changchun si stupirono perché il documentario “Auto-immolazione o Falsità?” analizzava il video dell'incidente della CCTV al rallentatore, evidenziando le sue discrepanze una alla volta. Il giorno seguente, la sequenza al rallentatore di Liu Chunling, colpito sulla testa da un agente di polizia mentre era in fiamme divenne il discorso della città; discussioni sull’argomento potevano essere sentite in ufficio, sull'autobus, a scuola o al supermercato, dimostrando l'impatto sulle menti delle persone di una bugia che è stata esposta.

"Jiang era furioso quando sentì le notizie sulla intercettazione delle TV quella notte. A quanto riferito, fremette dalla rabbia per molti minuti. Reagì poi sbattendo il suo pugno sul tavolo e gridando "Chiamate immediatamente Zeng Qinghong e Luo Gan! " Il segretario di Jiang, sebbene già abituato al temperamento del suo capo, non lo aveva mai visto così arrabbiato e violento. Pienamente consapevole della serietà della questione, il segretario prese il telefono, con la mano tremante.

“Seguendo i suggerimenti di Zeng e Luo, Jiang ordinò che fosse dichiarato il livello II di preparazione alla guerra nella Regione Militare dello Shenyang e che fosse stabilito il livello I di attenzione nella regione militare di Changchun e fra la polizia armata della provincia di Jilin. Luo ordinò all'Ufficio della Pubblica Sicurezza di Jilin e all’Ufficio della Pubblica Sicurezza di Changchun di investigare sulla intercettazione TV e di risolvere il caso entro breve tempo. Mentre Luo era al telefono, dicendo ai suoi uomini cosa fare, Jiang comandò:

'Dite a tutta la polizia di sparare per uccidere qualsiasi praticante del Falun Gong coinvolto nella intercettazione TV. Uccideteli senza eccezione! Io garantisco che qualsiasi agente che uccida i praticanti del Falun Gong non sarà ritenuto responsabile. Questo caso deve essere risolto entro una settimana, altrimenti il capo del Partito nella città di Changchun ed i capi della polizia a livelli multipli nella città dovranno cadere' " [2]

Riferimento:
[1] estratto da "Qualsiasi cosa per il Potere: La Vera Storia di Jiang Zemin in Cina - Capitolo 17" [2] estratto da "Qualsiasi cosa per il Potere: La Vera Storia di Jiang Zemin in Cina - Capitolo 19"

(Fine)

Versione inglese: http://www.clearharmony.net/articles/201110/57043.html

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