Tre momenti di miglioramento: 1993, 1999, 2011 (Parte 3)

Dall'ottava conferenza di condivisione delle esperienze online per i praticanti in Cina
 
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(Clearwisdom.net)

Il sé che riteniamo di essere è solo la combinazione di molte incarnazioni che accumulano nozioni umane. Quando non lasciamo andare il sé, tratteniamo un contenitore pieno di attaccamenti, di nozioni e di ogni tipo di interessi e sensazioni. Quando non riusciamo a lasciare andare il sé, abbiamo solo due opzioni possibili: o siamo controllati dal sé e facciamo cose cattive oppure copriamo il “sé” con un comportamento buono in superficie, fingendo di essere puri. In entrambi i casi il “sé” è ancora lì e non è stato superato. Vista da un livello più elevato, la differenza tra una persona buona e una cattiva è solo superficiale poiché le loro nature fondamentali sono le stesse.

Il Maestro ha detto:

“Il genere umano farebbe un balzo in avanti se riuscisse a guardare sé stesso e l'universo in modo nuovo, cambiando il suo modo rigido di pensare.” (“Sulla Fa di Budda” – Zhuan Falun)

Quando io non cambio me stesso o non miglioro me stesso, se comprendo ciò dal punto di vista della Fa e mi guardo dentro basandomi sulla Fa, questo è il solo modo in cui posso coltivare me stesso e nessun altro può interferire.

In realtà, il sé è costruito dai pensieri che abbiamo accumulato nel corso delle nostre molte vite. Continuiamo a reincarnarci in diverse vite, in una vita un guerriero, una donna nella vita successiva, uno studioso, un uomo ricco o uno schiavo, nei molti diversi livelli della società. Quando noi facciamo esperienza dei molti diversi ruoli nella società, formuliamo anche pensieri umani adatti a quei ruoli. Quei pensieri sono in realtà il sé, ma questo “sé” è l’accumulo di tutte quelle nozioni generate dopo la nascita in ciascuna delle vite.

Alla nascita, tutti i ricordi precedenti sono cancellati. Quando nasciamo nel mondo degli uomini noi non sappiamo chi siamo o da quale parte di questo vasto cosmo veniamo. Non sappiamo nulla della nostra origine. Quando cresciamo e invecchiamo, gradualmente formiamo le nozioni in cui crediamo ciecamente e dimentichiamo i nostri sé originari. In quel momento veniamo intrappolati dall’illusione del Triplice Mondo. In quell’illusione, noi consideriamo quel “sé” il nostro vero sé e sperimentiamo gioia e tristezza, amore e odio, emozione e vendetta. Quando ci calmiamo e ci pensiamo veramente, qual’é il vero sé? In realtà, un praticante che non raggiunge l’illuminazione completa non potrà mai rispondere a questa domanda. Quando sappiamo chi siamo, siamo già divenuti persone illuminate. Il Maestro ci ha insegnato la Fa sui nostri veri sé originari. I nostri sé originari sono stranieri che non conosciamo. Un essere divino e puro non può essere compreso in questo mondo e neppure la vera compassione può esistere nel mondo umano.

In realtà, ogni persona possiede un vero sé nel Triplice Mondo. Anche l’enorme sé che esiste nel Triplice Mondo è Dio agli occhi degli esseri umani. Questo essere può aiutare tutti gli esseri umani del mondo a formarsi un’auto-coscienza e una cultura. Senza l’auto-coscienza non avremmo potuto organizzare la conoscenza e le esperienze di vita che abbiamo avuto e non avremmo potuto vivere normalmente nel mondo umano. La coscienza principale diverrebbe un guscio chiuso dopo essersi formata nel mondo umano, dal momento che l’abbiamo già considerata come il nostro vero sé.

Ho anche trovato che il sé offusca tutti gli esseri senzienti del mondo. Il “sé” di tutte le mie vite è mio. Ma non è il mio vero originario sé.

Il sé che riteniamo di essere è solo la combinazione di molte incarnazioni che accumulano nozioni umane. Quando non lasciamo andare il sé, tratteniamo un contenitore pieno di attaccamenti, di nozioni e ogni tipo di interessi e sensazioni. Quando non riusciamo a lasciare andare il sé, abbiamo solo due opzioni possibili: o siamo controllati dal sé e facciamo cose cattive oppure copriamo il “sé” con un comportamento buono in superficie, fingendo di essere puri. In entrambi i casi il “sé” è ancora lì e non è stato superato. Vista da un livello superiore, la differenza tra una persona buona e una cattiva è solo sulla superficie poichè le loro nature fondamentali sono le stesse.

Se uno non coltiva, allora la cosa migliore da fare nella vita è non avere tanti attaccamenti e nozioni quanto gli altri.

Anche il tentativo da parte del sé di ottenere uno stato sociale è una forte nozione. Fondamentalmente, quando noi riconosciamo certi tipi di ruoli sociali, quei ruoli divengono il nostro fardello. Ad esempio, quando io iniziai a coltivare la Dafa, il pensiero della coltivazione veniva dal mio vero sé. Sentivo che la Dafa era buona ed ero felice di coltivare sinceramente. Più tardi, però, i miei attaccamenti vennero in superficie. Ad esempio, sebbene il Maestro insegni chiaramente ad usare “la grande via senza forma” per la nostra coltivazione, le nostre nozioni umane non sopportano la solitudine. Un praticante può tranquillamente immaginare sé stesso in un certo modo e si aspetta che gli altri lo vedano nello stesso modo, salvaguardando così quell’impressione che ha di sé stesso.

Potremmo attenderci che gli altri pensino che noi coltiviamo bene e avanziamo diligentemente. Gradualmente iniziamo a preoccuparci di poter perdere questa impressione e, se in un certo periodo non coltiviamo bene, sentiamo il bisogno di mostrarci di frequente al gruppo dei praticanti in modo da non perdere l’impressione. Potremmo temere di dire agli altri che in realtà non stavamo coltivando così bene in quel momento e preoccuparci di come proteggere l’impressione che stavamo coltivando bene mentre non riuscivamo a studiare la Fa e facevamo le tre cose con ogni tipo di attaccamenti e nozioni umane nelle nostre menti. Tutto sommato, staremmo semplicemente perseguendo la quantità della coltivazione piuttosto che coltivare sinceramente. Perchè cadiamo in questo stato? Perchè le nostre menti non erano calme e non abbiamo cessato di cercare la fama e di fare colpo sugli altri. Abbiamo anche avuto conflitti con gli altri praticanti ma ancora non siamo riusciti a svegliarci. Non siamo stati in grado di aver ragione attivamente del controllo da parte del sé. Così, chi realmente controlla le nostre vite?

Il Maestro ha detto:

“Il genere umano farebbe un balzo in avanti se riuscisse a guardare sé stesso e l'universo in modo nuovo, cambiando il suo modo rigido di pensare.” (“Sulla Fa di Budda” – Zhuan Falun)

Quando io non cambio me stesso o non miglioro me stesso, se comprendo ciò dal punto di vista della Fa e mi guardo dentro basandomi sulla Fa, questo è il solo modo in cui posso coltivare me stesso e nessun altro può interferire nel processo. Il Maestro ci libera di tutte le nostre sostanze impure. Tutto ciò che dobbiamo fare è essere perseveranti e guardarci dentro nella Fa per scoprire quali tipi di nozioni umane sono ancora nascoste dentro di noi.

É penoso essere al livello delle persone comuni. Gli esseri umani possono vedere solo una piccola porzione delle innumerevoli dimensioni. Allo stesso tempo, noi possiamo solo percepire i risultati di innumerevoli coscienze ma non abbiamo modo di conoscere dove sia l’origine della fonte delle coscienze.

Per milioni di anni il “sé” ha aiutato le persone a formare la coscienza di sé nel cervello e gli umani a vivere per esso. Non appena le persone hanno il sé, le loro vite vengono vissute dal “sé”. Nel corso della nostra coltivazione nella Fa, noi continuamente ci ripuliamo dal sé, mentre arricchiamo la natura di Budda e limitiamo la nostra natura demoniaca. I nostri pensieri retti e la comprensione della Fa continuano a migliorare. Gradualmente noi apprendiamo a guardarci dentro e ad eliminare il “sé”.

Abbiamo imparato a coltivare noi stessi per “conseguire la retta illuminazione sull’altruismo”. (“La Natura di Budda è senza Omissioni” in Elementi Essenziali I). Dopo che ci siamo liberati del sé. La nostra coltivazione diviene puramente compassionevole.

Ha detto il Maestro:

“Il corpo umano è così misterioso che va oltre la conoscenza dell'uomo, che può soltanto graffiare la superficie. La vita è così abbondante e complessa che rimarrà in eterno un enigma per l'umanità.” (“Il Firmamento” in Elementi Essenziali I).

Qual’é il nostro stato di esistenza quando ci distacchiamo dal nostro falso sé e riconquistiamo il nostro vero sé originario? Il Maestro aprirà tutti i cancelli di ferro che hanno bloccato i nostri cuori e il nostro vero sé sarà liberato. Il sé originario non ha gli attaccamenti e le nozioni umane che abbiamo acquisito dopo la nascita. Solo il falso sé possiede nozioni umane. Il Maestro ci ha detto molto chiaramente che noi dovremmo liberarci degli attaccamenti e delle nozioni umane. Quando noi riusciremo veramente a fare ciò, ci risveglieremo dal sogno solitario, disperato e doloroso e torneremo alla nostra vera casa nei cieli.

Quando noi ci liberiamo del sé, le nostre menti divengono compassionevoli.

Il Maestro ha anche detto:

“Lasciare emergere la compassione dal cuore.” (Cap. II, “La spiegazione dei movimenti con illustrazioni” in La Grande Via del Compimento della Falun Dafa)

La compassione è vera energia e grazie a questa energia tutto ciò che noi facciamo è compassionevole. É proprio come quando noi abbiamo monete nelle tasche e spendiamo monete mentre se abbiamo banconote, spendiamo banconote. Se abbiamo oro nelle nostre tasche, spenderemo oro. In passato i nostri cervelli erano pieni di attaccamenti e di nozioni. Indipendentemente da come abbiamo trattato gli altri, da quanto duramente abbiamo coltivato noi stessi o da come abbiamo sorriso agli altri, si trattava comunque di attaccamenti e di nozioni umane dal momento che ciò di cui disponevamo a quel tempo erano solo attaccamenti e nozioni umane.

Nel corso di circa 20 anni di coltivazione ho desiderato di distaccarmi dalla fama, dagli interessi, dalle sensazioni e persino dalla vita. Ho desiderato ripulirmi completamente. Ma non ero consapevole del dominio che il sé aveva sulla mia vita o non ero pronto a bloccarlo. Questa è la vera ragione per cui caddi. Temevo che il “sé” potesse perdere il controllo di questa vita, a causa delle mie nozioni superficiali. Il sé originario era completamente estraneo. Ma io conoscevo il “sé” sin dall’infanzia, lo avevo formato pezzo dopo pezzo. Avevo fiducia nel “sé” e mi spaventava l’idea di consegnare la mia vita al sé originario, che ancora mi era estraneo. Il “sé” può offrire molti tipi di scuse belle e astute per impedirmi di consegnare la mia vita al controllo del mio aspetto divino. Il falso sé mi fece sentire quanto fossi brillante nel mondo umano e come potessi comprendere completamente i miei pensieri.

Molti praticanti della Dafa riescono a lasciar andare gli attaccamenti del mondo umano ma quanti di noi riescono a consegnare le loro vite al controllo del loro sé originario?

Negli ultimi anni di coltivazione ho sentito l’avanzamento della rettifica della Fa. Spesso i praticanti pubblicavano i loro articoli sul sito Minghui (la versione Cinese di Clearwisdom.net) raccontando la loro personale coltivazione sincronizzata col progresso della rettifica della Fa. Quando il Maestro ci insegna la Fa, in quel momento anche l’avanzamento della rettifica della Fa ha raggiunto quello stadio e anche il clima cosmico si modifica a quel livello. I discepoli della Dafa devono coltivare a quel livello per soddisfare i requisiti della rettifica della Fa. Quando il Maestro diffonde la Fa, egli incondizionatamente elimina le malattie di ogni studente della Fa.

Era anche possibile eliminare le malattie dei famigliari dei praticanti solo pensando a loro. Ricordo che durante lo studio della Fa, il Maestro ci disse che se avessimo voluto risanare i nostri famigliari, avremmo solo dovuto pensare alla parte del loro corpo che era malata (non sono le sue esatte parole). Oltre quel periodo speciale, potremo mai ottenere questo? Non è possibile. L’anno 1999 è stato un anno di grande miglioramento per tutti noi. Il Maestro spinse direttamente i nostri stati al più alto livello possibile. I nostri praticanti che hanno attraversato quel periodo sapevano tutti che nella coltivazione quotidiana non ci si potevano attendere grandi avanzamenti.

É necessario che seguiamo completamente le richieste della Dafa e i cambiamenti cosmici per ottenere grandi miglioramenti nei nostri stati di coltivazione. I praticanti non possono ottenere questi grandi miglioramenti con la coltivazione quotidiana. In luglio è stato pubblicato il nuovo articolo del Maestro “I discepoli della Dafa devono studiare la Fa”. Sono rimasto scioccato quando l’ho letto. Mi sono reso conto che per dieci anni avevo fatto quasi solo ginnastica ma, nello stesso tempo, sinceramente sentivo che mi ero completamente messo al passo con l’avanzamento della rettifica della Fa. Ho anche sentito profondamente che ora ci troviamo in un altro periodo di grande avanzamento. É tempo che ci distacchiamo veramente e completamente dal nostro falso sé.

(continua)

Versione cinese: http://www.minghui.org/mh/articles/2011/11/24/明慧法会--93、99、2011,生命的三次飞跃-3--248896.html
Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/html/articles/2011/12/15/130131.html

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