Possiamo veramente rispettare il Maestro e la Fa solo dopo aver lasciato andare il nostro sé

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La questione del rispetto per il Maestro e per la Fa è molto seria. Mi sono reso conto di ciò dopo aver preso parte ad una condivisione di gruppo con altri praticanti. Spero che scriverne e condividerla induca altri praticanti a considerarla con attenzione.

Lasciare il Sé, pensare prima al Maestro

Avevamo programmato di tenere una condivisione di coltivazione in una città vicina, avvisando che saremmo arrivati in mattinata e che avremmo telefonato prima del nostro arrivo. Ma il cellulare del coordinatore era spento. Sapevamo solo a quale fermata dall’autobus dovevamo scendere ma non conoscevamo l’indirizzo del luogo in cui si sarebbe dovuto tenere l’incontro. Pensammo che tutto fosse stato disposto dal Maestro e che le disposizioni del Maestro erano le migliori. Prendemmo perciò l’autobus, pur non potendo contattare il coordinatore.

Sull’autobus, una praticante che noi avevamo visto solo una volta, ci riconobbe e ci disse che si stava recando allo stesso incontro di condivisione. La seguimmo perciò sino al luogo della riunione, dove arrivammo alle 10 della mattina. I praticanti del luogo erano stati informati che la condivisone sarebbe iniziata dopo pranzo e la praticante che ci aveva guidato disse che per chissà quale motivo lei era molto in anticipo. Grazie Maestro! Senza le disposizioni del Maestro avremmo dovuto attendere un paio d’ore alla fermata dell’autobus.

L’argomento principale della condivisione fu la questione del rispetto verso il Maestro e verso la Fa. I praticanti ricordarono la seguente storia. Un giorno Dio stava conversando con Satana ed entrambi videro, nel mondo umano, un uomo ricco. Era un uomo molto devoto a Dio. Satana disse: “Bene, il tuo seguace crede in te perché tu glia hai donato molti benefici.” Dio allora permise a Satana di provare questa persona.

Con un movimento della mano, Satana fece svanire il denaro e la casa di quella persona. Il seguace disse: “Grazie mio signore! Tu mi hai dato tutto e ora te lo sei ripreso.” Sua moglie e le altre donne se ne andarono dopo che il denaro e la casa erano spariti. La persona disse ancora: “Grazie mio Signore! Tu mi hai dato tutto e ora te lo sei ripreso.” Satana allora fece morire i suoi bambini e il devoto disse ancora: “Grazie mio Signore! Tu mi hai dato tutto e ora te lo sei ripreso.” Con un altro movimento della mano Satana fece comparire delle piaghe su tutto il corpo dell’uomo, ma egli disse ancora: “Grazie mio Signore! Tu mi hai dato la vita e tutto il mio essere ti appartiene.” Col passare del tempo divenne un povero vecchio uomo col corpo coperto di piaghe ma il suo primo pensiero era sempre il suo signore. Quale fede e quale rispetto aveva! Più tardi Dio gli restituì tutto. La morale della storia è che si deve lasciare andare il sé. Il primo pensiero non dovrebbe essere: “Cosa dovrei fare?”

Dopo aver sentito questa storia, mi venne un pensiero. Il Maestro ha creato tutto, dal più microscopico al più macroscopico. Tutti gli esseri viventi, sia quelli positivi sia quelli negativi e le vecchie forze, assolutamente ammirano e rispettano il Maestro. Ma noi, discepoli della Dafa, abbiamo messo il Maestro prima di tutto?

Al momento siamo presi dai nostri pensieri nelle nostre vite quotidiane. Abbiamo pensato prima al Maestro quando ci siamo imbattuti in qualche problema? Il Maestro ha detto:

“Ecco un esempio: quando tenni delle lezioni a Changchun, c’era un tale con una qualità innata eccellente. Era un soggetto veramente buono e vidi un grosso potenziale in lui. Così aumentai un poco le sue prove, per fargli pagare i suoi debiti karmici più velocemente, arrivando così presto alla Liberazione. Quello era il mio piano. Un giorno però, all’improvviso, sembrò presentare i sintomi di un’emorragia cerebrale e crollò a terra; pensando di non riuscire più a muoversi e che i suoi arti avessero smesso di funzionare, fu portato d’urgenza all’ospedale. Poco tempo dopo fu di nuovo in piedi. Riflettete: quando uno ha un’emorragia cerebrale, come può così rapidamente mettersi di nuovo in piedi e ritrovare l’uso delle braccia e delle gambe? Ma lui si rivoltò, mettendosi ad accusare la Falun Dafa di averlo fatto stare male. Non si fermò un momento a pensare come avesse potuto rimettersi così velocemente da un’emorragia cerebrale. Se non avesse praticato la Falun Dafa, forse avrebbe potuto morire il giorno stesso in cui era crollato a terra, o avrebbe potuto restare paralizzato per il resto dei suoi giorni, colpito proprio da una vera emorragia cerebrale.” (Zhuan Falun)

È raro che, quando sono toccati dal karma di malattia, i praticanti dicano “Grazie, Maestro. Tu mi hai dato il mio corpo e tutto segue le tue disposizioni.” Il Maestro ci dà sempre il meglio e le manifestazioni di karma di malattia sono cose buone poiché il Maestro si sta prendendo cura di noi. Infatti, ciò che il Maestro ha sopportato per noi è molto più di quanto noi sopportiamo.

Alcuni praticanti sostengono che noi dovremmo sopportare il nostro karma e che non dovremmo trasferire i nostri problemi al Maestro. Quando pensiamo al Maestro non è per cercare la sua protezione o per renderci la vita più facile. Piuttosto, è per lasciare andare il nostro sé, superare i nostri sentimenti umani e affidare tutto al Maestro.

Prendiamo una persona comune che vende pesce fresco. Ogni giorno egli uccide dozzine di pesci e gratta le loro squame, facendoli saltare per il dolore. In un solo giorno uccide così tante vite. E questa è solo una delle sue vite. Chissà quanto karma ha creato in tutte le sue vite precedenti!

Come possiamo da soli ripagare tutto il nostro karma? Come potremmo ripagare tutto il karma? Il nostro Maestro si prende cura di noi discepoli. Infatti, il karma di ognuno di noi è anche la nostra relazione predestinata. Il Maestro ha stabilito con noi dei rapporti predestinati nel mondo umano per salvarci. Noi abbiamo stabilito relazioni predestinate più o meno gentili con altre persone per meglio aiutare il Maestro a salvarle.

Un amico praticante ha citato questo esempio. Due praticanti avevano un bambino la cui pelle era sempre pruriginosa. Quando si grattava, la pelle sanguinava e si formavano delle croste. Egli si grattava le croste e la pelle sanguinava di nuovo. Il bambino era costantemente trascinato in questo ciclo di dolore e di disagio e le lenzuola del suo letto erano sempre macchiate di sangue.

I genitori non sapevano che fare così chiesero aiuto ad altri praticanti. Un praticante fece loro visita, osservò il bambino e disse: “Non sembra che questo bambino sia vostro figlio.” I genitori si guardarono e dissero: “Certo che è nostro!” L’amico praticante sorrise e disse: “Sembra che sia figlio del Maestro.” I genitori improvvisamente compresero. Alcuni giorni dopo, il bambino non aveva più quel problema.

Ogni pensiero degli esseri umani è egoistico. Molti praticanti eliminano i loro attaccamenti guardandosi dentro ma non pensano al nostro Maestro. Come potremmo avere qualcosa senza il Maestro. Anche l’universo cesserebbe di esistere. Mettiamo prima di tutto l’eliminazione degli attaccamenti umani, o il rispetto per il Maestro?

Altri praticanti hanno fornito un altro esempio. Un praticante e una praticante erano usciti per chiarire i fatti sulla Falun Dafa e improvvisamente comparve la polizia. Il poliziotto voleva arrestare la donna ma l’uomo disse: “No, siamo venuti insieme e dobbiamo andarcene insieme.” Il poliziotto disse all’uomo: “Tu vattene. Questo non ti riguarda.” L’uomo insistette ma non poteva aiutare la donna e non sapeva perché.

Molti anni dopo, si ritrovarono e parlarono di quell’incidente. L’uomo chiese alla donna: “A che pensavi quando sei stata arrestata?” Lei rispose: “Pensavo a eliminare i fattori malvagi del poliziotto.” L’uomo disse che stava pensando: “È il Maestro che protegge i discepoli della Dafa”.

D’improvviso l’uomo comprese il motivo. Egli aveva pensato prima di tutto al Maestro. Le vecchie forze volevano usare la persecuzione per mettere alla prova i discepoli della Dafa e rovinare gli esseri senzienti. Il Maestro non riconosce questo. Il Maestro vuole che noi lo aiutiamo a salvare gli esseri senzienti. Le vecchie forze rispettano il Maestro ma usano gli esseri umani per perseguitare gli esseri senzienti e quei discepoli della Dafa che non riescono a tenere il Maestro nei loro cuori, in modo da eliminare coloro che sono implicati nella persecuzione e coloro che le vecchie forze considerano non meritevoli di essere discepoli della Dafa. Se noi non rivolgiamo al Maestro il nostro primo pensiero, ciò equivale a non rispettare il Maestro. Se noi non rispettiamo il nostro Maestro, allora le vecchie forze avranno molte scuse per interferire. Se non rispettiamo il Maestro, anche se abbiamo conseguito qualcosa, gli dei ci guarderanno con disprezzo.

Una volta un praticante ha condiviso questa storia su Sakyamuni. Il Budda Dipamkar stava tenendo una lezione e parlava camminando. Sul suo percorso c’era una pozzanghera. Un giovane che stava ascoltando la Fa non voleva che il Budda Dipamkar mettesse il piede nell’acqua perciò sciolse i suoi capelli per stenderli sulla pozzanghera. Il Budda Dipamkar camminò sui suoi capelli, poi si voltò e disse al giovane: “È per il tuo rispetto al Budda che in un lontano futuro tu diventerai Sakyamuni.” Il rispetto per il Maestro è molto importante.

Ho notato che molti articoli inviati al sito Minghui a questo proposito sono stati pubblicati dopo la revisione. Nella nuova lezione “Attenzione a non generare demoni nella propria mente”, il Maestro ha detto: “L'unico che può guidare il progresso dei discepoli della Dafa è il Maestro”. “Altrimenti,
anche se facessero delle buone cose, sarebbero guardati con disprezzo dagli dei”.

Se il nostro primo pensiero è rivolto a noi stessi o agli dei retti, allora siamo fuori strada. È molto pericoloso. Perchè gli dei retti sono disposti ad aiutare? Perché siamo discepoli del Maestro. Senza questo pre-requisito, come potrebbero gli dei retti aiutarci? In altre parole, gli dei non osano venire in nostro aiuto senza il consenso del Maestro. Chiunque facesse ciò, commetterebbe un crimine. Tutto viene fatto con l’assenso del Maestro. Tutto è del Maestro e veramente tutto è fatto dal Maestro.

Noi siamo discepoli della Dafa e siamo fieri di essere discepoli della Dafa. Sì, è la gloria massima. Tuttavia, i discepoli della Dafa sono discepoli del Maestro e anche la Dafa è del Maestro. Tutti noi siamo del Maestro. Dall’inizio della nostra coltivazione sino ad ora, tutto di noi è stato equilibrato dal Maestro, per non parlare delle cose nella nostra storia! Come potremmo noi, esseri umani che stiamo coltivando, ottenere qualcosa da soli?

Armonizzarci con la volontà del Maestro

Parliamo del Budda Milarepa. Tutti sappiamo quanto il Budda Milarepa abbia sofferto per costruire e demolire case. Le sue spalle e la sua schiena erano piene di ferite infette causate dal portare grossi massi. Come poteva soffrire tanto e perseverare nella sua coltivazione? Era a causa della sua retta fede e del rispetto per il suo Maestro. Egli dedicò il suo corpo, la sua parola e la sua mente al suo Maestro. “Corpo, parola e mente” significano molto. La parola e il corpo sono controllati dalla mente e la mente è la nostra volontà e i nostri pensieri. Si pone la questione se ognuno dei nostri pensieri sia rivolto al Maestro.

Il Maestro ha detto:

“Se voi, come studenti, non seguite i requisiti del Maestro, non è sicuramente una cosa di poco conto. Le vecchie forze hanno predisposto per tutti i discepoli della Dafa una serie di loro cose, quindi se un discepolo non segue i requisiti del Maestro, sta sicuramente seguendo le predisposizioni delle vecchie forze.” (“Siate Lucidi”)

Le predisposizioni delle vecchie forze sono meticolose. Ogni singolo pensiero di tutto il genere umano è stato predisposto. Questa disposizione, comunque, rappresenta un ostacolo per la rettifica della Fa. Se noi, nelle nostre vite di tutti i giorni, ci comportiamo basandoci su pensieri umani, allora i nostri pensieri seguono le disposizioni delle vecchie forze.

Torniamo alla storia del praticante e della praticante vista prima. La donna ha prima di tutto inviato pensieri retti per eliminare i fattori malvagi dietro al poliziotto. Se il suo invio di pensieri retti era motivato dal desiderio di sottrarsi all’arresto, allora il suo primo pensiero era per sé stessa, non per il Maestro. Dovremmo aver ben chiaro il fatto che è il Maestro a gestire gli aspetti importanti della salvezza. Quando la gente accetta la verità, il Maestro la realizza. Noi stiamo semplicemente chiarendo la verità seguendo i requisiti del Maestro. Se siamo liberi da attaccamenti umani e abbiamo lasciato il sé, allora non stiamo seguendo le disposizioni delle vecchie forze. Allora forse la polizia non sarebbe arrivata.

Una volta che abbiamo tenuto il Maestro nella mente, Egli si occuperà di noi. Se i nostri attaccamenti umani sono scatenati (“Oggi è stato un giorno tranquillo”, “Sono di buon umore”, “Ho salvato molte persone” ...), pensiamo solo a noi stessi. Questi attaccamenti sono stati disposti dalle vecchie forze molto tempo fa. Allora le vecchie forzano osano interferire con noi. Osano utilizzare le persone comuni per perseguitarci e ciò equivale a perseguitare la Dafa. È un grave peccato. Molti esseri viventi hanno preso parte alla persecuzione ed essi possono aver perduto la loro opportunità di salvezza. Questo non è ciò che il Maestro vuole. Il Maestro vuole salvare il più alto numero di persone possibile. Non vuole la rovina degli esseri senzienti.

Ho pensato questo: Quando ci guardiamo dentro, che cosa cerchiamo? Dovremmo cercare il motivo per cui non riusciamo a pensare innanzitutto al Maestro. Perché vogliamo sempre fare cose seguendo le nostre nozioni? Perché le nostre prime reazioni tendono ad essere umane? Seguire il Maestro significa acquisire una sincera gentilezza. Quando noi ci armonizziamo col volere del Maestro, il Maestro può aiutarci. Altrimenti saremmo d’intralcio alla rettifica della Fa. È proprio una cosa seria.

Facciamo un altro esempio. Una praticante fu arrestata e faceva gli esercizi della Dafa nel centro di detenzione. Disse che non aveva in mente altro che, “il Maestro mi ha detto di fare gli esercizi ogni giorno.” Nessuno si curava di lei. Se lei avesse pensato, “se io faccio gli esercizi, la polizia mi vedrà e cercherà di fermarmi, ma io continuerò. Farò decisamente questo e quello ...” avrebbe potuto non essere in grado di fare gli esercizi. Lei non pensò niente di tutto questo e nessuno si curava di lei. In questo modo, lei ha anche motivato molti altri praticanti a fare gli esercizi con lei. Se lasciamo andare il sé e le nostre nozioni, rivolgendo i nostri pensieri al Maestro, allora affidiamo tutto quanto al Maestro.

In altre parole, indipendentemente dal fatto che sia buono o cattivo, noi non lo percepiamo perché una volta che abbiamo intrapreso il viaggio della coltivazione, tutto ciò che ci accade è il meglio per noi. Dobbiamo solo seguire le disposizioni del Maestro, senza aggiungere alcuna nostra nozione. Non è questo il modo più semplice? “La grande via è estremamente semplice e facile.” (“La Grande Via del Compimento della Falun Dafa”).

Quando veniamo a sapere di praticanti che sono incapaci di lasciare andare gli attaccamenti per i loro famigliari o questioni individuali, e vogliono ricorrere al modo umano di gestire i problemi, dovremmo ricordarci l’un l’altro di lasciare andare le nostre nozioni e di seguire semplicemente le disposizioni del Maestro. Tutto ciò che è disposto dal Maestro è semplicemente il meglio e molto meglio di quanto i nostri sforzi potrebbero produrre.

Quando vediamo amici praticanti affrontare un karma di malattia, dovremmo pensare, “I praticanti sono il meglio. Il Maestro lo ha scelto per essere un discepolo della Dafa. Noi tutti crediamo fermamente che la scelta del Maestro è la migliore. Quindi non reagiamo all’illusione del karma di malattia. Non ci chiediamo neppure se questa sia un’interferenza. La disposizione del Maestro è la migliore e noi affidiamo tutto al Maestro.” Il Maestro risolverà tutto con benevolenza.

Vi sono molti altri esempi. La questione chiave è rispettare il Maestro e la Fa. Quando noi affidiamo tutto al Maestro, più persone saranno salvate.

Grazie, riverito Maestro! Heshi!

Versione Cinese: http://www.minghui.org/mh/articles/2011/12/30/放下自我才会敬师敬法-251205.html
Versione Inglese: http://www.clearwisdom.net/html/articles/2012/1/17/130791.html

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