La legge cinese si applicherebbe a tutti i media

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Pechino—un progetto di legge cinese che minaccia di multare i mezzi di informazione nel caso che informino senza permesso riguardo a “avvenimenti improvvisi” verrà applicato a organizzazioni di notizie nazionali e straniere. Lo ha comunicato lunedi scorso un funzionario addetto alla preparazione del decreto legislativo.

La legge, ora sottoposta all’esame degli organi legislativi, applica una multa fino a $12.500 a danno dei mezzi di informazione che producano rapporti non autorizzati riguardanti l’evolversi di malattie, disastri naturali, disordini sociali o altri cosiddetti avvenimenti improvvisi che i funzionari considerino falsi o dannosi per l’ordine sociale in Cina.

Wang Yongqing, vice ministro dell'ufficio che si occupa di materie legislative del Consiglio di Stato Cinese, o gabinetto, ha affermato, durante un congresso sull’informazione, che la legge dovrebbe applicarsi a tutte le organizzazioni di informazione, compreso i giornali stranieri, le riviste e le trasmissioni radiofoniche e televisive che agiscono solitamente in base a regole diverse da quelle dei media cinesi locali.

“Penso che dovrebbero essere inclusi – allo stesso modo di un reporter cinese che vada in Francia o in Gran-Bretagna, deve attenersi alle vostre leggi”, ha ribattuto Wang, rispondendo ad una domanda riguardo all'applicabilità della legge agli stranieri. “E’ rivolta ai fatti specifici. Se svolgete l’attività di riportare quei fatti specifici, anche voi dovete obbedire a queste regole.”

Le organizzazioni straniere con uffici nella Cina interna che si occupano della diffusione di notizie sono soggetti a delle restrizioni di viaggio e sono controllate molto attentamente dalle forze di sicurezza. Ma le autorità incaricate della propaganda non hanno cercato generalmente di censurare i rapporti stranieri di notizie allo stesso modo di quelle della stampa locale.

Di conseguenza, i giornali e le riviste straniere a volte investigano su delicate questioni politiche e sociali, compreso le proteste e le malattie epidemiche, che i mezzi locali d’informazione non possono riportare liberamente.

Il briefing di Wang era inteso a rassicurare i mezzi di informazione che la legge proposta mira pricipalmente a punire i funzionari di governo che fanno un cattivo lavoro di controllo degli avvenimenti improvvisi, come le emergenze sanitarie o gli incidenti delle miniere di carbone. La clausola riguardo ai media, ha affermato Wang, è intesa ad impedire soltanto il comportamento malintenzionato dei mezzi di informazione che intenzionalmente disinformano il pubblico.

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