Non ci sono scuse per tollerare che il genocidio eluda i processi internazionali

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Il 6 giugno 2006, la Corte Suprema spagnola ha accolto una causa presentata da numerosi praticanti del Falun Gong, che incrimina per genocidio il funzionario cinese Jia Qinglin, e stabilisce che la Audencia National, un’alta Corte spagnola, possa esaminare e procedere con il caso.

Il 13 giugno, interpellato da in inviato, il portavoce del Ministero degli Esteri Jiang Yu ha definito il procedimento penale “una campagna diffamatoria" e “politicizzata”. Jiang ha affermato che le leggi internazionali e i protocolli delle relazioni internazionali sostengono che la Spagna non ha il diritto di accogliere o investigare un simile caso. Jiang ha anche detto che un procedimento di questo tipo potrebbe compromettere i rapporti tra Cina e Spagna, e che “il governo spagnolo dovrebbe gestirlo in modo appropriato”.

Le parole del portavoce del governo cinese dimostrano, in realtà, che il procedimento giudiziario dei praticanti del Falun Gong ha una basa legale. La corte spagnola deciderà se si trattava di una “campagna diffamatoria” e di “calunnia”. Se il governo cinese non aveva niente da nascondere, perché avrebbe cercato di impedire alla Corte spagnola di accogliere il caso e di procedere?

Il duro “monito” del portavoce del governo cinese apparentemente è un tentativo di imporre lo stile dittatoriale cinese ad una nazione democratica occidentale. Quando la corte suprema spagnola per la prima volta ha preso in considerazione il caso, il regime comunista cinese si è opposto in modo simile, invitando il governo spagnolo ad intervenire. Il vice primo ministro spagnolo è stato chiaro nel rispondere che la Spagna è una nazione democratica con una magistratura indipendente; il governo non ha il diritto di intromettersi nelle decisioni della magistratura.

Le altre motivazioni che il governo cinese ha dato per dissuadere la Corte Suprema spagnola dall’accettare il caso, sono state le leggi internazionali e i protocolli dei rapporti internazionali. Si è trattato di qualcosa di ancora più assurdo, perché la Spagna, infatti, ha accolto il caso in base a principi giuridici internazionali. Secondo l’australiano The Advertiser del 7 giugno, la Audencia National ha rifiutato precedentemente il caso perché non si era riconosciuto che Jia Qinglin fosse in Spagna. La Corte Suprema, tuttavia, ha deciso che il caso era, in realtà, di competenza dei tribunali spagnoli, per il fatto che nel ottobre del 2005 la Spagna ha aderito ai principi della giurisdizione universale, il che significa che i tribunali spagnoli sono qualificati per accogliere cause di genocidio e di crimini contro l’umanità, indipendentemente dal luogo del crimine e dalla nazionalità dell’imputato.

Quelli che si rendono colpevoli di crimini contro l’umanità sono una minaccia per l’intera specie e civiltà umana. Ogni nazione ha il diritto e la responsabilità di processarli. Si tratta di un principio largamente riconosciuto. Negli ultimi sette anni, chi ha violato le leggi internazionali, servendosi di strumenti governativi e risorse per perpetrare il genocidio contro l’umanità e i principi morali?

L’avvocato Carlos Iglesias, che si occupa di diritti umani e che rappresenta i praticanti del Falun Gong in questa causa, ha detto, “Dal momento che la Cina non ha un sistema giudiziario indipendente, il governo cinese vieterà tutti i procedimenti giudiziari contro i criminali all’interno del sistema di governo. Non possiamo processare queste persone senza ricorrere alla magistratura internazionale.”

Iglesias ha detto che nel luglio 1999, l’ex- Presidente del Consiglio Jiang Zemin ha ordinato la soppressione e lo sterminio di milioni di praticanti del Falun Gong, e in particolare ha costituito l’Ufficio 610 per perseguitare il Falun Gong. Jia Qinnglin era una delle persone direttamente coinvolte. La funzione dell’Ufficio 610 è simile a quella della Germania Nazista; il suo scopo principale è l’eliminazione del Falun Gong, un gruppo di fede composto da oltre 100 milioni di persone innocenti. Il solo numero di 100 milioni era del tutto inaccettabile per la dittatura del Partito Comunista Cinese. Una valutazione prudente pone a due milioni il numero dei praticanti del Falun Gong detenuti nei campi di lavoro. Più di 2000 persone sono morte in conseguenza della persecuzione, inclusi gli anziani, le donne e i bambini. Lui ha detto che questa persecuzione si può considerare il più grande genocidio della storia recente.

Da marzo 2006, testimoni e fonti hanno confermato che in Cina il regime comunista cinese utilizza campi di lavoro e 36 campi di concentramento segreti per prelevare organi da praticanti vivi del Falun Gong per trarne profitto. I corpi venivano poi distrutti per eliminare le prove.

Le Nazioni Unite, di recente, hanno chiesto al governo cinese di porre fine alla detenzione immotivata del sig. Qiu Minghua. Questo dimostra che la persecuzione del governo cinese nei confronti del Falun Gong è illegale e calpesta i diritti umani. Basandosi sulle leggi internazionali, il Gruppo di Lavoro delle Nazioni Unite contro gli Arresti Arbitrari ha giudicato “arbitraria” la carcerazione dei praticanti del Falun Gong, perché “viola l’articolo 9 e l’articolo 18 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani” e invita il governo cinese a “prendere i necessari provvedimenti per rimediare la situazione del sig. Qiu.” (http://www.clearwisdom.net/emb/articles/2006/6/13/74404.html)

Concludiamo con una citazione dell’avvocato dei querelanti. Iglesias ha detto,” Questo è, indubbiamente, un grande balzo in avanti per le organizzazioni giuridiche internazionali. Si tratta anche di una vittoria per le vittime del terribile genocidio. Questo passo storico ha lo scopo estremamente importante di porre fine agli orribili crimini perpetrati con il beneplacito del Partito Comunista Cinese.” Iglesias ha detto, “Mi auguro che questo sia l’inizio della fine del genocidio. Tutti i perpetratori dovranno affrontare sicuramente l’essere rinviati a giudizio sotto leggi internazionali.”

* * *

Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a33792-article.html

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Potete stampare e diffondere gli articoli ed i contenuti pubblicati su Clearharmony, ma per favore citate la fonte.