Hubei: La praticante del Falun Gong Su Kezhen di Jingmen è morta in seguito alla persecuzione

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La signora Su Kezhen aveva 50 anni e faceva parte dello staff veterinario nella città di Tuanlin, Jingmen. Quando aveva 15 anni, si ruppe una gamba mentre lavorava alla riparazione di una cisterna e rimase permanentemente disabile. Dopo l’incidente non era in grado di camminare e il dolore sopportato fu veramente grande. Sebbene l’incidente fosse avvenuto mentre lavorava, le autorità competenti rimasero indifferenti.

Su Kezhen non venne più ricoverata da quando iniziò a praticare il Falun Gong nel 1998. In due settimane poté alzarsi dal letto, riprendere a camminare e più tardi fu in grado di tornare al lavoro.

Dopo il 20 luglio 1999, quando iniziò la persecuzione del Falun Gong, Su Kezhen informò la gente sui fatti. Spiegò la sua esperienza personale e come il Falun Gong le avesse dato una seconda vita.

L’Ufficio 610 (*) della città di Jingmen in combutta con il dipartimento di polizia della città, con il dipartimento di polizia di Duodao e con la stazione di polizia di Tuanlin organizzò l’arresto di Su molte volte. Nel dicembre 2004, Su Kezhen andò al primo centro di detenzione di Jingmen per fare appello ai funzionari affinché rilasciassero gli innocenti praticanti; non solo si rifiutarono di ascoltarla, ma mandarono molti agenti per arrestarla.

Durante quel freddo inverno, Su Kezhen fu costretta a rimanere senza casa per evitare di essere arrestata. Appena ritornò a casa, venne arrestata dai poliziotti che l’avevano aspettata sui gradini della porta di casa. Venne mandata nella prigione femminile di Wuhan.

In prigione, Su Kezhen protestò con uno sciopero della fame e patì tutti i tipi di torture brutali. Molti dei suoi denti vennero rotti dalle percosse, e a causa delle manette, chiuse troppo strette, le sue mani divennero così gonfie che i poliziotti non riuscirono più richiuderle per lungo tempo. Dovettero fissare del filo metallico alle manette per riuscire a bloccare i suoi polsi. In aggiunta la appesero in alto per le braccia e la fecero cadere a terra più volte.

Entro solo dieci giorni, una persona sana è stata torturata fino all’orlo della morte dalle guardie della prigione. Quando i suoi famigliari andarono a farle visita e videro le lesioni e le condizioni disperate, fecero il massimo per richiedere il rilascio ma la polizia lo negò.

La sua famiglia non ebbe altra possibilità che affittare un alloggio nelle vicinanze, andando tutti i giorni a trovare la polizia per chiedere vivamente il suo rilascio. Dopo molti giorni di sforzi, la polizia permise loro di portarla a casa, ma si trovava in condizioni terribili.

Dopo il suo ritorno, la sua famiglia vide che aveva ferite in tutto il corpo, che era incontinente e con gravi difficoltà respiratorie. La sua famiglia si prese cura di lei con molto riguardo ma in lacrime. Ogni giorno imbevevano del cotone in acqua per metterlo sulle sue labbra secche. Dopo essere rimasta incosciente per tre giorni, inaspettatamente si svegliò e aprì gli occhi.

Nonostante Su kezhen fosse stata torturata così duramente, i malvagi dell’Ufficio 610 di Jingmen, mandarono ripetutamente agenti nella sua abitazione per tormentarla e impedirle di telefonare; questo causò malta preoccupazione alla sua famiglia.

Il 21 giugno 2005, un gruppo di persone provenienti dalla prigione femminile di Wuhan, con alcuni funzionari dell’Ufficio 610 di Jingmen, andò nella sua abitazione affermando che il suo periodo di libertà provvisoria per le cure mediche era esaurito e che l’avrebbero dovuta portare a Wuhan. Vedendo che Su Kezhen aveva ancora difficoltà nel camminare, la portarono al secondo ospedale di Jingmen per l’assistenza medica. Il rapporto medico mostrava che la sua pressione sanguigna era 190/120, tutto il suo corpo era gonfio e le sue reni non funzionavano. Per la paura che potesse morire durante il trasporto a Wuhan le autorità permisero alla famiglia di riportarla a casa.

Per le torture subite quando si trovava in carcere, per le molestie e le minacce da parte della polizia di Jingmen e della stazione di Tuanlin, la signora Su Kezhen è deceduta il 24 marzo 2007.

(*) GLOSSARIO

Versione cinese: http://www.minghui.org/mh/articles/2007/6/18/157120.html

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a40186-article.html

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