Lettera di un non-praticante: Stop alla persecuzione. Voglio i miei famigliari a casa

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Da quando il capo del regime comunista cinese Jiang Zemin ha iniziato la persecuzione del Falun Gong nel 1999, la mia famiglia ha vissuto in miseria. Ogni giorno sembrava un anno per noi e non abbiamo più potuto ritrovarci insieme. Tuttavia, ciò che abbiamo sofferto è soltanto un esempio delle sofferenze di milioni di famiglie in Cina. È soltanto la punta di un iceberg dei crimini commessi dal partito comunista cinese nei confronti dei praticanti del Falun Gong.

Una mia parente, Zeng Lan è una praticante del Falun Gong della città di Yongchuan, Chongqing. Da giovane, era molto debole, e aveva molte malattie. Era schizzinosa e facilmente perdeva il controllo con i suoi genitori. Dopo che iniziò a praticare il Falun Gong, riacquistò la salute e non ebbe più nemmeno un raffreddore. Anche il suo comportamento è cambiato, era aperta e gentile con tutti. Tuttavia, dopo il 20 luglio 1999, ha sofferto diverse volte la persecuzione poiché insisteva nel suo credo nei principi di Verità Compassione e Tolleranza. I capi del suo posto di lavoro le ordinarono di consegnare i libri del Falun Gong entro una certa data e dovette fare giuramento verbale di rinuncia al Falun Gong. La minacciarono di licenziarla se non seguiva gli ordini.

In novembre del 2000, mentre Zeng Lan informava la gente sulla verità del Falun Gong, è stata arrestata da Deng Guangqi e altri poliziotti della sezione numero 1 di Yongchuan. Fu detenuta nel centro di detenzione della città di Yongchuan. Il suo datore di lavoro annullò il suo contratto di lavoro immediatamente, e la sua famiglia perse anche il reddito. A quel tempo, il suo bambino aveva soltanto un anno. I suoi genitori cercarono aiuto ogni giorno, e la notte piangevano per la disperazione. Dovettero affrontare le avversità e prendersi cura del bambino. Zeng Lan è stata detenuta oltre un anno nel centro di detenzione, sopportando tremende sofferenze. È stata poi condannata tre anni nella prigione femminile della città di Yongchuan, dove subì i seguenti tipi di persecuzione: doveva recitare le regole della prigione e indossare l’uniforme della prigione; fu sottoposta al lavaggio di cervello e alla “riformazione” (*); era controllata 24 ore al giorno da tre squadre di sorveglianza; ogni sua parola e azione venivano registrate e riportate alle autorità della prigione; non le era consentito parlare con altri praticanti detenuti e non aveva libertà di parola. Quando Zeng Lan e le altre praticanti protestarono, la guardia della divisione numero 2 Tang , (conosciamo solo il cognome) disse, “Questo è ciò che ci è stato chiesto di fare dalle autorità superiori. Anche se è sbagliato, dobbiamo applicarlo lo stesso.” A volte, le guardie fanno finta d’essere gentili. Per esempio, facendo qualche regalo ai praticanti per il loro compleanno. Più tardi, si scoprì che le guardie avrebbero ricevuto un buono se fossero riusciti a “trasformare” un praticante, quindi le loro azioni erano legate al loro profitto. Questo era il motivo per cui lavoravano così diligentemente per “trasformare” i praticanti.

Nel 2003, dopo il rilascio, Zeng Lan dovette cercare un lavoro per mantenere la famiglia. I capi del comitato politico e giudiziario e i funzionari dell’amministrazione del quartiere non l’aiutarono a risolvere questa difficoltà. Al contrario, spesso venivano a casa per disturbare la nostra vita quotidiana. L’8 marzo del 2005, alle 11 di sera, quattro agenti della stazione di polizia di Xuanhua Road bussarono alla porta di casa mia a disturbarci nonostante fosse molto tardi. Più tardi, ho saputo che le loro intenzioni facevano parte di un’azione coordinata nell’intera città. Tutti i praticanti del Falun Gong sono stati disturbati in vari gradi. Anche se rifiutammo di aprire la porta, comunque aveva recato danno alla nostra famiglia. Il 23 ottobre 2005, Deng Guanqi e altri agenti di polizia della sezione numero 1 tornarono di nuovo a rovistare nella nostra casa, ma non trovarono niente. Zeng lan non ce la fece a sopportare questo tipo di vita, quindi lasciò la casa per sfuggire alla persecuzione. Non aveva un tetto sotto il quale vivere, né vestiti né cibo. Non abbiamo più avuto sue notizie da quel momento. Tutta la nostra famiglia desidera vivere unita. Chiediamo al regime comunista cinese di smettere la persecuzione e lasciare tornare a casa i nostri cari.

Noi rifiutiamo completamente questa persecuzione, perchè il diritto di fede è un diritto conferito dagli dei. Gli atti malvagi del PCC hanno provocato ferite inguaribili alla nostra famiglia. Invitiamo quelli che seguono gli ordini del PCC commettendo atti criminali di pensare alla loro famiglia e a loro stessi. Ciò che fate serve per voi stessi. Distruggerete il vostro futuro se continuate a perseguitare il Falun Gong e i suoi praticanti. I principi universali misurano tutti gli esseri senzienti. Ci auguriamo sinceramente che vi rendiate conto di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, chi è buono e chi è malvagio.

(*) GLOSSARIO

Versione cinese: http//minghui.org/mh/articles/2007/6/26/157614.html

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a40303-article.html

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