Hunan: il Sig. Chen Jianzhong torturato a morte nel campo di lavoro forzato

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Il sig. Chen Jianzhong , prima di essere perseguitato

Il 13 febbraio 2007, il sig. Chen Jianzhong, praticante della Falun Dafa, è stato rimandato a casa in condizioni critiche dal campo di lavoro forzato di Xinkaipu nella città di Chang-Sha in provincia di Hunan. Il sig. Chen è morto il 14 settembre 2007, all'età di 36 anni.

Il sig. Chen Jianzhong pesava soltanto 43 kg, quando è stato rimandato a casa dal campo di lavoro forzato di Xinkaipu

Il 17 settembre 2007, otto parenti del sig. Chen sono andati al campo di lavoro forzato di Xinkaipu per cercare giustizia per il sig. Chen. Jiang, il capo sezione d’amministrazione, incaricato di perseguitare i praticanti del Falun Gong, ha negato che il campo di lavoro forzato sia responsabile della morte del sig. Chen. Alla fine, ha minacciato i parenti del sig. Chen, “Non siamo per niente responsabili. Se continuate a causarci guai, vi arrestiamo!" Un'altra ha detto, “Abbiamo seguito semplicemente gli ordini dei superiori. Facciamo rispettare la legge con metodo civile e non abbiamo mai perseguitato nessun praticante del Falun Gong. Dove sono le vostre prove?" I parenti del sig. Chen non ebbero altra scelta che andarsene con grande dolore e delusione.

Quel pomeriggio, il corpo del sig. Chen Jianzhong è stato cremato e le sue ceneri sono state portate nella contea natale per la sepoltura. Sua madre non sapeva della sua morte. I suoi parenti sono tornati a casa e hanno saputo che i funzionari del governo di Changsha hanno chiesto alla contea di mandare gli agenti per seguirli ed impedire che denunciassero la tortura del sig. Chen Jianzhong.

Il sig. Chen Jianzhong era molto determinato nella Falun Dafa. E' stato imprigionato per due volte e ha subito delle torture disumane nel campo di lavoro forzato di Xinkaipu della città di Changsha, perchè aveva distribuito i volantini che denunciano la persecuzione, e ha raccontato alla gente la verità sulla Falun Dafa. Nel novembre 2005, è stato condannato a due anni di lavori forzati. Per salvarlo, la famiglia del sig. Chen ha passato un anno e speso migliaia di yuan(*) per un processo legale. Alla fine, è rimasta con la sua morte e nessun posto dove chiedere giustizia.

Il sig. Chen Jianzhong proveniva dalla contea di Chaling, città di Zhuzhou, provincia di Hunan. In aprile 1999 ha imparato il Falun Gong ed ha iniziato la sua coltivazione mentre lavorava nella città di Shenzhen, provincia del Guangdong. Diceva, “Nel primo mese della pratica del Falun Gong, ho letto tutte le conferenze della Falun Dafa e con questo ho sentito che la mia mente e il mio corpo sono stati cambiati incredibilmente. Ho capito il significato della vita ed ho deciso di coltivare con diligenza la Dafa.”.

Tre mesi più tardi, Jiang Zemin, [ex capo della Cina ed istigatore della persecuzione] il Partito Comunista Cinese (PCC) hanno iniziato una persecuzione senza precedenti contro il Falun Gong. Sotto la schiacciante pressione, il sig. Chen Jianzhong ha scritto una lettera ai quadri della sua azienda per spiegare il motivo per cui ha deciso di andare a Pechino per fare appello per la giustizia del Falun Gong e per difendere i suoi principi di “verità, compassione e tolleranza". È stato arrestato a Piazza Tiananmen, ma è riuscito a fuggire ed è ritornato a casa con un altro praticante. Ha continuato a distribuire gli opuscoli che denunciano la persecuzione e ha raccontato alla gente la verità sulla Falun Dafa in provincia di Hunan.

In novembre 2001, il sig. Chen Jianzhong ed altri praticanti sono stati seguiti dalla polizia e arrestati mentre distribuivano gli opuscoli nella città di Xiangtan, provincia di Hunan. È stato portato nel campo di lavoro forzato di Xinkaipu per un anno e mezzo. Nel campo di lavoro, ha protestato la persecuzione, raccontando alle guardie e ai detenuti la verità sul Falun Gong. Molti detenuti hanno capito ed alcuni hanno dimostrato interesse ad imparare il Falun Gong, quando sarebbero stati liberati.

Dopo che è stato liberato nel 2002, il sig. Chen ha trovato un lavoro allo Junxin Intellectual Technology, Inc. nella città di Chang-Sha. Il 25 ottobre 2005, ha partecipato ad una riunione d'affari con un cliente al ristorante Yinhua, dove ha spiegato i fatti sul Falun Gong al cliente e più tardi ad una guardia di sicurezza in ascensore. La guardia di sicurezza lo denunciò alla polizia ed è stato arrestato. Il 1° novembre 2005, il comitato dei lavori forzati della città di Chang-Sha ha deciso di metterlo nel campo di lavoro di Xinkaipu per due anni. L'intero processo, dall'arresto al campo di lavoro, si è svolto in una settimana soltanto, senza nessuna procedura legale.

Per, cercare di trovare giustizia per il sig. Chen suo fratello ha lavorato con altri praticanti del Falun Gong, per sottoporre un processo legale, e fermare la persecuzione del sig. Chen. In novembre 2005, la famiglia del sig. Chen ha chiesto una riconsiderazione amministrativa dal comitato legale di applicazione della città di Chang-Sha per annullare la decisione del comitato dei lavori forzati, senza però riuscirci.

Nel marzo 2006, la famiglia del sig. Chen ha presentato una querela contro il tribunale di prima istanza di Tianxin nella città di Chang-Sha. Tuttavia, il 19 aprile 2006, il tribunale ha eseguito un'udienza, ma senza informare il querelante. Era evidente la violazione del procedimento legale. Il giudice ed il rappresentante del difensore del comitato dei lavori forzati non hanno potuto rispondere alle domande della famiglia del sig. Chen e dei loro avvocati, giravano attorno alle domande, infine sostenevano, che stavano "eseguendo la politica stabilita dai superiori." Il giudice allora ha annunciato il rinvio del processo.

Il 16 maggio 2006, il tribunale di prima istanza di Tianxin ha ripreso il processo ma non ha informato la famiglia del sig. Chen. Il loro avvocato informò la famiglia del sig. Chen che per la troppa pressione dal governo, non avrebbe potuto informarli in anticipo sul processo. Il governo aveva paura, che poteva accadere qualcosa d’inatteso se troppa gente sarebbe intervenuta in Tribunale. Inoltre ha mandato quasi cento poliziotti completamente armati per tenere sotto controllo la corte. Il sig. Chen Jianzhong ha presentato solennemente il suo caso. Ha raccontato le sue esperienze per descrivere la rettitudine della Falun Dafa ed ha denunciato la persecuzione eseguita dalla banda di Jiang Zemin contro il Falun Gong. Gli avvocati hanno dimostrato che le accuse contro il sig. Chen sono prive di prove e le procedure attuate assolutamente illegali. Il giudice ed il rappresentante del difensore non poterono dire una sola parola. Il giorno dopo, il processo è stato rinviato, e la famiglia del sig. Chen ha saputo che la corte aveva deciso di sostenere il giudizio originale.

Il 16 agosto 2006, la famiglia del sig. Chen ha fatto appello alla corte intermedia della città di Chang-Sha, che ha annunciato un giudizio in ultimo ricorso per sostenere la decisione originale senza processo o indagine.

Il 13 ottobre 2006, la famiglia del sig. Chen si appellò alla corte superiore della provincia di Hunan. La corte superiore ha rifiutato di accettare il caso e lo ha respinto alla corte intermedia.

Mentre la famiglia del sig. Chen stava cercando il ricorso legale per salvare il sig. Chen, il campo di lavoro forzato Xinkaipu ha eseguito molte ingiustizie contro il sig. Chen Jianzhong, come: l’assalto fisico, la privazione di sonno, scosse con il bastone elettrico e più di tre mesi in cella d’isolamento. Quando il sig. Chen ha avuto difficoltà a respirare, il campo di lavoro forzato non ha smesso di torturarlo. Al controllo annuale, i medici hanno trovato il sig. Chen in condizioni critiche e l'hanno segnalato ai quadri del campo di lavoro forzato. Il campo di lavoro forzato di Xinkaipu ebbe paura che potesse morire là, così diede al sig. Chen un permesso medico.

Il 13 febbraio 2007, quando il sig. Chen Jianzhong è stato portato a casa dalla sua famiglia, pesava soltanto 43 kg e stava morendo. All'inizio di agosto, la sua salute è peggiorata ulteriormente; non aveva forza e non poteva ne bere ne mangiare qualcosa. È deceduto il 14 settembre 2007, dopo un mese di lotta per sopravvivere.

Durante il processo per cercare di liberare il sig. Chen, i parenti, le persone coinvolte, compresi gli avvocati e gli agenti delle forze dell'ordine, hanno visto chiaramente la malvagità del PCC. Molta gente si è dimessa dal PCC e dalle organizzazioni affiliate.

Facciamo appello alla comunità internazionale di prestare attenzione alla difficile situazione dei praticanti della Falun Dafa che subiscono le torture in prigioni, nei campi di lavoro, nei centri di detenzione, nei centri di lavaggio del cervello e in altri posti, in modo che insieme, possiamo mettere fine alla persecuzione in corso.

Il campo di lavoro forzato di Xinkaipu della città di Chang-Sha: 0731-5260064
Direttore Gao Liguo: 0731-5260001
Commissario politico Deng Xiaoxiong: 0731-5260008
Ufficio del capo del personale: 0731-5420512
Ufficio principale: 0731-5260033
Sezione di riforma: 0731-5573704
Sezione di educazione: 0731-5260025, impiegato Shi Meng e Zhou Gang
Settima divisione: 0731-5260064 – 9272 (interno), istruttore politico Zhou Shixiong, il capo della divisione Hu Qifeng, istruttore politico delegato Su Yi, il capo delle guardie del primo squadrone He, il capo delle guardie del secondo squadrone Du Xianglin, il capo delle guardie del terzo squadrone Liu Pingliang e Xiao Jie.

(*) GLOSSARIO

Versione cinese: http://www.minghui.ca/mh/articles/2007/9/26/163389.html

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a41579-article.html

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