Italia: Firenze: Il Falun Gong presente alla Mostra Convegno Internazionale Terra Futura

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La mattina di venerdì 23, i praticanti del Falun Gong hanno manifestato pacificamente davanti al consolato cinese di Firenze, mostrando cartelloni e distribuendo materiale ai passanti, con lo scopo di chiarire la verità riguardo alla propaganda messa in atto dal PCC per giustificare la persecuzione del Falun Gong. Poliziotti in divisa e in borghese si sono avvicinati ai praticanti con la richiesta di mostrare le autorizzazioni, in tale modo i praticanti hanno avuto la possibilità di chiarire la verità anche a loro. Un giovane poliziotto ha ascoltato attentamente le informazioni sulla persecuzione e l’informazione del numero di cinesi che si sono dimessi dal PCC, 37 milioni di persone hanno deciso di dimettersi dal PCC e dalle organizzazioni ad esso affiliate dopo aver letto la natura malvagia del Partito ne "I Nove Commentari sul Partito Comunista" pubblicati dal giornale The Epoch Times.

Il giovane poliziotto, mentre osservava gli striscioni esposti e le foto con la descrizione delle torture subite dai praticanti - poiché determinati a non rinunciare a ciò in cui credono - non ha potuto trattenere le lacrime. Gli striscioni posizionati lungo la trafficata strada, hanno indotto molti automobilisti diretti al lavoro a rallentare per osservare i cartelloni e alcuni di loro hanno salutato i praticanti in segno di approvazione.

Raccolta firme per chiedere la fine della persecuzione dei praticanti in Cina

Si è svolta dal pomeriggio del 23 al 25 maggio alla Fortezza da Basso di Firenze la quinta edizione di TerraFutura - Mostra-convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale. L’ingresso libero e le tematiche discusse hanno attirato un gran numero di visitatori.

Raccolta firme per chiedere la fine della persecuzione dei praticanti in Cina

Praticanti del Falun Gong locali e di altre città italiane hanno partecipato all’evento, ospitati dall’Associazione “Un Tempio per la Pace”, con l’obiettivo di introdurre gli esercizi, i principi di Verità, Benevolenza e Tolleranza e di rendere nota la crudele persecuzione da parte del Partito Comunista Cinese (PCC) nei confronti dei praticanti cinesi fin dal 1999.

All’interno della Fortezza i praticanti hanno avuto a disposizione uno stand nel quale sono stati distribuiti volantini e materiale informativo. Video della pratica e della persecuzione sono stati trasmessi a beneficio dei visitatori che si sono fermati interessati a firmare la petizione ed a chiedere informazioni sui luoghi di pratica, sia a Firenze che nelle altre città italiane. Le persone sono rimaste stupite nell’apprendere della gratuità dell’insegnamento della Falun Dafa e che tutte le attività sono tenute da volontari; molti hanno detto che avrebbero visitato il sito internet e scaricato il video degli esercizi.

Raccolta firme per chiedere la fine della persecuzione dei praticanti in Cina

I praticanti hanno messo in mostra striscioni e cartelloni all’ingresso principale, con foto e testi relativi alla pratica e alla persecuzione, raccogliendo firme a sostegno della petizione internazionale per fermare la persecuzione del Falun Gong in Cina prima dell’inizio delle Olimpiadi (http://cipfg.org/en/news/731.html). Moltissime persone hanno firmato la petizione dopo aver letto e parlato con i praticanti, i quali hanno spiegato la terribile persecuzione in atto, le torture sofferte dai praticanti cinesi e l’inumano prelievo di organi effettuata su praticanti ancora vivi.

Due impiegati presso un’associazione ambientalista hanno ascoltato attentamente le spiegazioni dei praticanti, facendo domande sulla natura della petizione. Hanno quindi potuto capire che le motivazioni non sono politiche, quindi non legate al boicottaggio delle Olimpiadi o al crollo del governo cinese. La petizione chiede che la persecuzione del Falun Gong in Cina finisca immediatamente, che i praticanti arrestati in modo del tutto illegittimo vengano rilasciati e che in Cina sia possibile praticare gli esercizi nei parchi e far circolare i libri del Falun Gong così come era possibile prima dell'inizio della persecuzione. La petizione sarà perciò inviata a varie istituzioni internazionali e nazionali (tra cui le Nazioni Unite e il Comitato Olimpico Internazionale) con l'obiettivo di creare una forte coscienza data dal fatto che l'opinione pubblica mondiale è a conoscenza di quanto sta succedendo in Cina in relazione al Falun Gong. Un frate ha commentato la bontà dei principi della Falun Dafa, augurandosi che Verità, Benevolenza e Tolleranza possano diffondersi e condivisi in tutto il mondo.

I praticanti fanno la dimostrazione dei cinque esercizi

Sabato 24 i praticanti, oltre alle consuete attività all’interno della manifestazione, hanno avuto la possibilità di parlare al pubblico per mezz’ora presso la sala ottagonale, luogo scelto per tenere discorsi. I praticanti hanno mostrato gli esercizi indossando i tradizionali abiti gialli, hanno parlato delle loro esperienze personali riguardo alla coltivazione nella vita di tutti i giorni, hanno chiarito la verità riguardo alla persecuzione in Cina e alla velenosa propaganda del PCC nei confronti del Falun Gong. Al temine e stata data la possibilità al pubblico di fare domande.

Una signora ha chiesto, qual’ è la provenienza delle notizie esposte durante il discorso, tenendo conto della censura e del controllo dell'informazione attuata dal PCC in Cina. I praticanti hanno risposto che le notizie trapelano grazie all'attività dei praticanti cinesi, pur consapevoli del rischio di poter essere arrestati e torturati; la loro determinazione nel far conoscere la verità della persecuzione ai cinese, particolarmente avvelenati dalla propaganda anti-Falun Gong messa in atto dal PCC.

Un'altra signora ha chiesto in che modo i praticanti cinesi hanno risposto alla persecuzione. Uno dei principi della Falun Dafa è "non rispondere a chi ti ha insultato, non colpire chi ti ha colpito" e questo è il modo in cui i praticanti cinesi hanno trattato i persecutori. La pacifica risposta dei praticanti cinesi davanti a una tale malvagità ha colpito anche molte persone implicate direttamente nella persecuzione. I praticanti cinesi hanno fatto appello in maniera del tutto non violenta agli organi statali a favore del Falun Gong, scrivendo lettere e testimoniando la loro esperienza personale a favore del Falun Gong, che non è certo una minaccia, ma piuttosto un beneficio per la società cinese.

La sera di Sabato 24 la Fortezza da Basso è rimasta aperta fino alle 1 di notte, per ospitare vari concerti al suo interno. I praticanti hanno quindi spostato striscioni e cartelloni all’interno della piazza principale, continuando con le attività e ricevendo attenzioni dai visitatori che hanno letto accuratamente le informazioni e osservato i praticanti che mostravano gli esercizi.

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