La Verità sul Numero di Morti Causati in Cina dallo Scandalo del Latte Contaminato

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Il programma televisivo “Sunday”, mandato in onda dalla televisione nazionale della Nuova Zelanda la scorsa settimana ha trasmesso una intervista alla famiglia di un bambino vittima dello scandalo del latte contaminato in Cina. Questa intervista non sarà mai mostrata in Cina, perchè rivela alcune verità delle quali il regime comunista non vuole assolutamente che la gente le sappia.

Tian Xiaowei e Zhu Pingli sono in genitori che vivono nella città di Xianyang, nella provincia cinese dello Shannxi. Il loro figlioletto, Tian Jin, è morto per aver bevuto il latte Sanlu Baby Formula, il primo di molti tipi di latte contaminato, che si è scoperto, sono stati messi in vendita in Cina. Il piccolo Tian Jin si è ammalato dopo aver bevuto questo latte. I suoi genitori hanno dovuto prendere a prestito molti soldi, una somma pari allo stipendio di un intero anno, per portare il loro bambino in differenti strutture mediche per cercare di curarlo.

Al bambino furono diagnosticati i calcoli biliari. Allora nessuno era consapevole del fatto che la causa della sua malattia era il latte contaminato, e i dottori hanno persino detto ai genitori di Tian Jin di continuare a nutrirlo con quel prodotto. Questi genitori, afflitti e in lacrime, hanno detto al giornalista, “Quando finalmente abbiamo scoperto la causa della sua malattia, siamo stati schiacciati dal rimorso. Il nostro bambino era ammalato, e noi aggravavamo ancora di più la sua situazione continuando ad alimentarlo con il latte contaminato!” Il loro figlioletto Tian Jin è morto il primo agosto, poco dopo aver lasciato l’ospedale.

Fino ad oggi, le autorità del Partito Comunista Cinese (PCC) hanno insistito nel dire che solo quattro bambini sono morti per aver bevuto il latte contaminato, e si rifiutano di ammettere che Tian Jin era uno di loro. Quanti altri sono morti ma non sono stati inclusi nella conta ufficiale delle vittime?

Il 19 ottobre 2008, il programma neozelandese “Sunday” uha mandato in onda una trasmissione speciale sullo scandalo del latte contaminato (schermata della trasmissione)
Andrew Ferrier, Managing Director della ditta Fonterra, ha rivelato in un rapporto che, all’inizio, quando lo scandalo del latte in polvere tossico è venuto alla luce, le autorità cinesi si sono opposte fortemente al fatto che il prodotto fosse citato pubblicamente, adducendo ragioni di “pubblica sicurezza”. Dicevano che loro “dovevano bilanciare ciò che chiamavano Pubblica Sicurezza e la Sicurezza Alimentare, e in Cina c’era un equilibrio molto delicato in questo campo.”

Sembra che nel dizionario comunista esista una differenza tra “sicurezza pubblica” e “sicurezza alimentare”. I cinesi hanno pensato per molto tempo che la sicurezza pubblica fosse fondata sugli interessi della maggioranza dei cinesi. I bambini di oggi sono il futuro della Cina. La cosiddetta “sicurezza pubblica” del PCC non ha nulla a che fare con il benessere, la salute o la sicurezza dei cittadini cinesi. Il suo reale significato è quello di salvaguardare il Partito Comunista.

Avendo compreso questo, non è difficile comprendere perchè il piccolo Tian Jin non è stato incluso nella conta ufficiale delle vittime. Per salvaguardare e preservare la faccia del Partito Comunista, è stata stabilita una quota di decessi per lo scandalo del latte contaminato. Il numero dei morti è quello affermato dal Partito, senza preoccuparsi del reale numero delle vittime. È semplicemente uno strumento di propaganda.

Il concetto di decidere un numero di morti per una tale tragedia potrebbe sembrare una grottesca farsa surreale per persone che vivono in una società libera. Ma di fatto, chiunque conosca la natura malvagia del Partito Comunista sa che nel 2003, quando l’epidemia della SARS è scoppiata in Cina, molti ospedali ricevettero istruzioni secondo le quali i morti dovuti alla SARS non dovevano superare un certo numero e di conseguenza a molte persone “non era permesso essere morte a causa della SARS”; avevano invece il permesso di essere morte per altre malattie.

Nella persecuzione del Falun Gong il regime comunista ha emanato ordini persino più segreti; che non si doveva riferire di alcuna morte di praticanti del Falun Gong come se fossero “morti in seguito alle torture”; dovevano invece essere ufficialmente registrati come morti per “malattia” o “suicidio”. Qualche poliziotto nei campi di lavoro grida persino, “Abbiamo quote di morti” “Ci sono ordini dall’alto, e le morti del Falun Gong devono essere considerate come suicidi!”

La verità è che le azioni compiute per promuovere la sicurezza del Partito Comunista sono spesso contrarie alla sicurezza pubblica. Solo quando il Partito Comunista collasserà ci sarà veramente sicurezza pubblica in Cina.

Diffondere i Nove Commentari sul Partito Comunista e aiutare le persone a dimettersi dal Partito e dalle organizzazioni ad esso affiliate è l’unica via che porta alla pace, all’armonia e al ritorno della sicurezza in Cina.

Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2008/10/21/188164.html

Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/emh/articles/2008/10/25/101731.html

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