UN Riesamina i Diritti Umani in Cina - FGHRWG Presenta un Rapporto

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

(Clearwisdom.net) Il 9 febbraio 2009, il Comitato Diritti Umani delle Nazioni Unite riesaminerà i diritti umani in Cina nel quadro della Revisione Periodica Universale (UPR). UPR è un processo unico che coinvolge la revisione della situazione dei diritti umani di tutti gli Stati Membri dell’ONU una volta ogni quattro anni.

La persecuzione del Falun Gong in Cina prosegue da quasi dieci anni. Il Falun Gong Human Rights Working Group (FGHUWG) ha presentato un rapporto robusto all’ONU sulla persecuzione del Falun Gong da parte del governo cinese. Il rapporto è stato pubblicato sul sito ufficiale del UPR:

http://www.upr-info.org/Documents-for-the-review,459.html
(cercare: Falun Gong Human Rights Working Group nella lista delle NGO)

Il rapporto del Falun Gong Human Rights Working Group mette in luce come ogni articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è violata. Il rapporto discute i seguenti dettagli:
1.Privazione della Dignità e della Libertà Personale e di Tutti i Diritti di Base
2.Privazione del Diritto alla Vita, alla Libertà e Sicurezza Personali
3.Schiavitù
4.Tortura e Trattamenti e Pene Crudeli, Inumane e Degradanti
5.Privazione della Protezione della Legge, dell’Accesso all’Assistenza Legale e ad un Processo Equo
6.Detenzione Arbitraria
7.Distruzione delle Famiglie
8.Privazione della Libertà di Movimento, del Diritto alla Nazionalità, del Diritto d’Asilo
9.Privazione dei Diritti Civili e Politici Fondamentali
10.Privazione dei Basilari Diritti Sociali e Culturali, e del Diritto allo Sviluppo Personale

Secondo le informazioni raccolte dai praticanti del Falun Gong e dai loro simpatizzanti nella Cina continentale, più di un milione di praticanti sono stati detenuti. Decine di migliaia sono stati rinchiusi in campi di lavoro forzato. Migliaia sono stati rinchiusi in ospedali psichiatrici e hanno subito l’iniezione di droghe sconosciute. Quasi tutti i praticanti detenuti hanno subito abusi fisici. La maggior parte delle praticanti donne detenute sono state torturate, anche con la violenza sessuale. Migliaia sono morti a causa delle torture subite. Un grande numero di praticanti hanno subito la rimozione degli organi vitali. Dal momento che il Partito Comunista Cinese (PCC) ha bloccato tutta l’informazione, il numero reale di questi casi può essere molto più grande. Negli scorsi anni, speciali agenti dei diritti umani hanno interrogato gli ufficiali del PCC sulla persecuzione in migliaia di casi, confermando l’esistenza della persecuzione su larga scala. Dato questo lungo periodo di tempo e il grande numero di vittime, la persecuzione del Falun Gong da parte del PCC è diventata il più grave disastro dei diritti umani al mondo.

Le gravi e estese violazioni messe in atto dal governo cinese contro il Falun gong sono considerate nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (UDHR) come “atti barbari che oltraggiamo la coscienza dell’umanità”. Tali atti vanno contro la lettera e lo spirito della Carta dell’ONU e violano ogni articolo della UDHR e tutti i trattati internazionali sui diritti umani e le leggi che si fondanto sul UDHR. Quando la Cina chiese di diventare un membro del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite (UNHRC), essi promisero di rispettare i diritti umani. Ma la loro reale condotta sui diritti umani è un insulto alla saggezza e alla coscienza della società internazionale.

Il rapporto richiama l’attenzione su simili sistematiche violazioni dei diritti umani contro Tibetani, Uighur, Mongoli, Cristiani, dissidenti e altri gruppi di vittime, facendo del governo cinese il peggiore offensore dei diritti umani al mondo.

Link alle versioni cinese e inglese del rapporto:http://www.falunhr.org/index.php?option=content&task=view&id=1738&Itemid=0

http://www.falunhr.org/index.php?option=content&task=view&id=1737&Itemid=0

30 gennaio 2009

* * *

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Potete stampare e diffondere gli articoli ed i contenuti pubblicati su Clearharmony, ma per favore citate la fonte.