Svizzera: Raccogliendo le firme per salvare un praticante illegalmente imprigionato in Cina

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I praticanti del Falun Gong in Svizzera sono andati a St. Gallen per informare le persone sul Falun Gong e sulla campagna di genocidio che il Partito Comunista sta portando avanti contro la pratica, che ormai dura da quasi 6 anni e ha tolto la vita a circa 1,400 persone.

Questa iniziativa in realtà aveva uno scopo speciale. Uno dei praticanti locali è uno studente dell’Università di St. Gallen. Sua madre è attualmente imprigionata in Cina perché praticante del Falun Gong; i praticanti hanno raccolto le firme per la petizione chiedendo il rilascio immediato e incondizionato della signora innocente. Hanno organizzato questo evento all’ultimo momento e non hanno avuto molto tempo per preparare il chiosco d’informazione. Comunque, il loro pensiero sincero era poter aiutare tutti i praticanti in Cina, che stanno subendo la persecuzione con torture fino alla morte, soltanto perché vogliono praticare gli esercizi del Falun Gong e così migliorare il loro standard morale. L’impatto del chiosco d’informazione è stato molto positivo, molte persone hanno preso i volantini e letto i manifesti nei dettagli e hanno saputo come l’ex presidente cinese Jiang Zemin ha lanciato questa persecuzione caratterizzata da torture violente, nel tentativo di forzare i praticanti a rinunciare al credo del Falun Gong.

Versione inglese disponibile a: http://www.clearharmony.net/articles/200503/25243.html

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a25243-article.html

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