Integrità Morale e Fiducia: Una Virtù e una Responsabilità

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La cultura tradizionale cinese è stata impartita dagli dei e ha una storia molto lunga. Gli antichi cinesi enfatizzavano la coltivazione morale; consideravano l’integrità morale e la fiducia come l’elemento fondamentale della coltivazione morale.

Nel processo attraverso il quale cielo e terra hanno dato la nascita e nutrito tutte le cose, gli antichi cinesi hanno visto la caratteristica di veridicità dell’universo. La chiamavano “integrità o rettitudine”. Sottolineavano il fatto che gli esseri umani dovrebbero perseguire l’integrità morale ed essere in accordo con i principi celesti. Il carattere cinese che significa “fiducia”, (xin), è una combinazione di due caratteri, "umano" (yen) e "parole umane" (yan). Perciò il carattere cinese per “fiducia” significa che “le parole umane sono degne di fiducia”. Di conseguenza nella cultura cinese ci sono i seguenti detti che riguardano la fiducia: “Una promessa vale mille once d’oro”, “Le promesse devono essere mantenute, l’azione deve essere risoluta” e “Una promessa non può essere ritirata dopo che è fatta” e così via. Ci sono moltissime storie di antichi cinesi onesti e degni di fiducia o che mantenevano le loro promesse.

Ad esempio Confucio insegnò ai suoi studenti a mantenere questo atteggiamento verso l’apprendere e la conoscenza, “Ciò che sapete sapete, ciò che non sapete non sapete”. È vera conoscenza quando uno riconosce ciò che sa e ammette ciò che non sa. Non si dovrebbe essere presuntuosi, ma si dovrebbe essere modesti. Bisognerebbe adeguare le azioni alle parole e “Un gentiluomo considera una disgrazia lasciare che le sue parole vadano oltre le sue azioni.” Secondo gli Analettici di Confucio (Lun Yu), quando Confucio parlò di come una persona coltiva se stessa o come tratta gli altri, menzionò ripetutamente la fiducia, “Un individuo non può essere se stesso senza rettitudine e senza fiducia.” Quando Confucio parlò del governo della nazione, disse, “La gente non può essere governata senza fiducia.” Così credeva che la “fiducia” fosse più importante dell’esercito o del cibo.

Durante la Dinastia Song Settentrionale, quando il giovane Fan Zhongyan (un famoso studioso e primo ministro della Dinastia Song, che ebbe una altissima moralità) stava ancora studiando a Suiyang, conobbe un alchimista. Un giorno l’alchimista si ammalò seriamente e chiese a qualcuno di trovare Fan Zhongyan. Gli disse, “Ho una ricetta alchemica segreta. Mio figlio è ancora troppo giovane e non posso insegnargli l’abilità del Tocco d’Oro. Ora ti darò la ricetta segreta perchè tu la custodisca.” L’alchimista sigillò in un pacco la ricetta segreta insieme ad uno jin (circa una libbra) di platino che aveva fatto con l’alchimia e lo diede a Fan. Poi morì. Parecchi anni dopo Fan divenne ufficiale governativo con l’incarico di fornire critiche e suggerimenti al governo. Rintracciò il figlio dell’alchimista e gli disse, “Tuo padre aveva l’abilità magica del Tocco d’Oro”. Quando morì tu eri ancora giovane e così diede a me questa ricetta segreta perchè la custodissi per te. Ora sei cresciuto e devo consegnartela.” Poi diede il pacco che conteneva la ricetta e il platino al figlio dell’alchimista. Il sigillo era intatto e provava che il pacco non era mai stato aperto.

Il figlio di Fan Zhongyan, Fan Churen, seguì la volontà del padre. Quando governò Luoyang, portò la felicità alla comunità locale con la sua integrità morale e la sua onestà. Grazie al suo governo, “nessuno si metteva in tasca ciò che trovava per strada, e nessuna famiglia doveva sprangare la porta durante la notte.” Una volta a Baisimapo, un anziano era seduto al sole vicino ad un muro e qualcuno gli disse, “Qualcuno ha rubato il vitello della tua famiglia”. Sentito questo messaggio, il vecchio rimase seduto là; non si mosse nè disse alcunchè. Un attimo dopo, un’altra persona venne e gli disse del furto del vitello. Il vecchio gli disse tranquillamente, “Non hai bisogno di curartene. Qualcuno ha voluto fare uno scherzo e lo ha nascosto.” Qualche passante lo trovò strano e chiese all’uomo, “Signore, la sua famiglia ha perso un vitello. Altri glielo hanno ripetuto più volte, ma perchè non ve ne preoccupate.” Il vecchio disse con un sorriso, “Da quando il signor Fan vive qui, chi ha mai voluto essere un ladro? Questo non è assolutamente possibile.” Un attimo dopo, il vitello tornò come previsto.

L’integrità morale e la fiducia sono principi fondamentali che ciascuno dovrebbe seguire nel suo comportamento e nella vita sociale. È un requisito basilare della natura umana, dei valori umani così come delle responsabilità umane. È una virtù. Così è ancora di più una responsabilità. Gli antichi cinesi spesso usavano il criterio dell’ “onestà estrema” per limitare se stessi, per regolare le loro relazioni con gli altri e per migliorare la moralità della società. Tuttavia nella società attuale, il Partito Comunista Cinese (PCC) non dà valore all’integrità morale e alla fiducia. Usa sempre le sue bugie per lavare il cervello della gente. Ha perseguitato coloro che osano parlare apertamente della verità. Perseguita i praticanti del Falun Gong, che seguono il principio Verità-Compassione-Tolleranza. Di conseguenza il PCC ha causato una rapida degenerazione della moralità umana. Al presente, quando il cielo sta per eliminare il PCC, sempre più persone si sono dimesse dal PCC e dalle sue organizzazioni affiliate e in questo modo hanno scelto la rettitudine e la coscienza. Questa e veramente una scelta saggia.

Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/emh/articles/2009/3/27/105971.html

Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2009/3/10/196901.html

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