Henan: La persecuzione dei praticanti del Falun Gong nel Centro di detenzione di Puyang

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Da quando il Partito Comunista Cinese (PCC) ha cominciato a perseguitare il Falun Gong in Cina il 20 luglio 1999, il Centro di detenzione di Puyang è stato designato per detenere i praticanti del Falun Gong. Negli ultimi dieci anni, centinaia di praticanti del Falun Gong sono stati imprigionati là. Gli ufficiali della Stazione di polizia di Puyang coinvolti nel perseguitare i praticanti sono: Wang Haizhen, Jia Tianbo e Song Hongzhou (ora all'Ufficio delle risorse umane). Gli agenti dell’Ufficio 610 (*) del giacimento di petrolio coinvolti nella persecuzione dei praticanti sono: Han Qing, Zhu Yanqun (un ufficiale di polizia), Sanghu e molti altri. Alcuni dei metodi di persecuzione utilizzati da loro sono: multe pesanti (l’ammontare delle multe può variare da 10.000, 20.000 a 30.000 yuan (*)), detenzione in un campo di lavoro (solitamente fino a 3 anni) e imprigionamento (fino a 7 anni).

Molte forme di tortura sono state utilizzate contro i praticanti nel centro di detenzione. Tra queste sono incluse: lunghe ore di lavoro pesante (solitamente più di dieci ore al giorno), l’essere costretti a togliersi i vestiti e ad essere bagnati con acqua fredda in inverno, e l’essere costretti a inginocchiarsi giù nella neve per molte ore. Nelle notti dell’inverno molti sono costretti a stare nel vento freddo per l'intera notte e non gli è permesso di dormire. Le guardie picchiano i praticanti con fruste di cuoio bagnate e sono costretti a correre nel cortile portando catene pesanti fino a che i loro piedi non sanguinassero. I praticanti sono costretti a inginocchiarsi in una cella e confessare i loro “sbagli”. Un praticante ha persistito nel praticare gli esercizi ed è stato costretto a portare grosse catene che pesano oltre 25 kg per 7 giorni (questa è una catena di metallo che lega sia le mani che piedi, in modo da potersi muovere soltanto intorno nella posizione seduta - usata normalmente soltanto sui prigionieri nel braccio della morte). Inoltre ai praticanti non è consentito di mangiare o usare il gabinetto.

Altre forme di tortura usate sui praticanti sono: shock elettrici ad alta tensione, percosse e guardie che ordinano ai delinquenti di picchiare i praticanti. Un praticante ha rifiutato di rinunciare al suo credo e le guardie hanno ordinato ad altri prigionieri di picchiarlo ogni giorno e loro l’hanno torturato per mesi. Le guardie hanno anche detto: “Se i praticanti muoiono, nessuno sarà ritenuto responsabile della loro morte”.

Una volta un praticante ha protestato contro la persecuzione facendo lo sciopero della fame. Di conseguenza, le guardie lo hanno sottoposto ad alimentazione forzata. Le hanno inserito un tubo di plastica tramite le narici fino al suo stomaco. Quando il praticante ha rigurgitato sangue, le guardie non si sono fermate e perfino hanno versato acqua dal rubinetto nel suo stomaco.

Ci sono molti esempi come questi della completa apatia per vita umana nel Centro di detenzione di Puyang. Nel centro di detenzione, le guardie spesso lanciano insulti, picchiano e danno dei calci alla gente. Una volta, un prigioniero ha avuto la febbre alta e aveva bisogno di medicine. Le guardie sono entrate nella cella, hanno schiaffeggiato il prigioniero sul viso e hanno detto: “Questo e per aver interrotto il mio sonno! Non chiamarmi fino a quando la febbre non sia superiore a 40 gradi”.

Inoltre le guardie rubano dai detenuti, confiscando i soldi mandati dalle loro famiglie.

Quanto sopra è soltanto una parte delle azioni malefiche che sono state esposte.

(*) GLOSSARIO

Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2009/5/6/200307.html

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a49096-article.html

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