Italia: Grosseto: Chiarire la verità durante il “Festival per la Pace e la Non Violenza”

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Nella settimana dal 3 al 9 agosto si è tenuto il “Festival per la pace e la non violenza” a Marina di Grosseto, una località turistica in provincia di Grosseto che si trova sulla costa meridionale della Toscana e che attira molte persone in vacanza durante il periodo estivo. I praticanti del Falun Gong sono stati invitati a partecipare al festival.

I praticanti di Firenze e Roma hanno quindi allestito uno stand sul lungomare principale, mostrando la bellezza della pratica mentre eseguivano i 5 esercizi e condividendo con i presenti i benefici avuti dalla pratica. I praticanti hanno inoltre esposto i fatti della persecuzione in Cina: sono stati montati dei pannelli informativi che, oltre a condannare la persecuzione dei praticanti in Cina, rendevano nota la risposta pacifica e non violenta dei praticanti, sia in Cina che all’estero, per denunciare la persecuzione e chiedere alla comunità internazionale di prestare attenzione e di fare ogni sforzo possibile per farla cessare.

I praticanti hanno esposto un grande striscione con la scritta “Il Mondo ha bisogno di Verità-Benevolenza-Tolleranza” i tre principi universali che sono alla base dell’insegnamento della Falun Dafa. Molte persone si sono fermate, attirate dalla musica armoniosa degli esercizi e affascinati dai movimenti fluidi dei praticanti che svolgevano gli esercizi.


Molte persone si sono fermate a leggere il materiale informativo esposto dai praticanti sulla passeggiata

Una persona, parlando con una praticante, ha chiesto come è possibile essere tolleranti ed avere pazienza. La praticante ha risposto che non è certo sempre facile, ma che si può fare, se c’è la volontà. La praticante ha detto, quando si è in grado di parlare con un cuore benevolente e paziente gli altri ti staranno ad ascoltare, mentre quando le parole esprimono rabbia ed egoismo è più difficile che gli altri ci ascolteranno.

Una ragazza ha fatto molte domande ai praticanti, rimanendo sorpresa che la pratica fosse gratuita e volontaria. Ha chiesto informazioni sui luoghi di pratica più vicino e ha chiesto perché i praticanti avessero deciso di fare un’attività del genere, senza essere pagati. I praticanti hanno condiviso alcune esperienze personali sul miglioramento della propria salute e sui benefici nelle relazioni con le proprie famiglie e conoscenti, dicendo che non è possibile mettere un prezzo a tutto ciò che la pratica della Falun Dafa ha portato loro. Allo stesso tempo, sapendo che una cosa così buona è vietata e perseguitata in Cina, i praticanti nel mondo sentono la responsabilità morale di parlare e per coloro che stanno soffrendo in Cina e far sapere a quante più persone possibili cosa sta succedendo in Cina. La ragazza ha salutato i praticanti augurando buon proseguimento nel portare avanti i propri sforzi.

Un signore anziano ha firmato volentieri la petizione per chiedere la fine della persecuzione in Cina. Ha detto di essere a conoscenza del modo terribile in cui il partito comunista cinese agisce nei confronti del popolo cinese da quando ha preso il potere, 60 anni fa. Ha salutato i praticanti augurando loro di riuscire a porre fine alla persecuzione.

Firmare la petizione per chiedere la fine della persecuzione Una praticante chiarisce i fatti della persecuzione

Francesco, rappresentante dell’Associazione “Comunità per lo Sviluppo Umano” ha apprezzato la partecipazione dei praticanti al festival, affermando che se molte più persone riuscissero a seguire i principi di Verità-Benevolenza-Tolleranza il mondo sarebbe decisamente un luogo migliore. Ha condannato la persecuzione da parte del partito comunista cinese e ha fatto i complimenti ai praticanti di tutto il mondo per gli sforzi pacifici messi in atto per rendere nota la situazione in Cina.

Saverio fa parte del “Movimento Umanista” ed è tra coloro che hanno invitato personalmente i praticanti a partecipare al festival: “In un mondo nel quale la risposta più facile sembra attaccare l’altro con qualsiasi mezzo” ha detto, “ciò che i praticanti del Falun Gong in Cina e nel mondo hanno portato avanti è un grande movimento non violento del quale la società internazionale sembra non avere ancora piena consapevolezza, ma che resterà come esempio nel futuro. Sostengo i praticanti nei loro sforzi e spero che la persecuzione in Cina finisca presto”

Stefania, presidente dell’associazione “Aurora” che si occupa di aiutare le persone in difficoltà, ha letto con attenzione tutti i pannelli. Avendo ricevuto in regalo il libro “Falun Gong” pochi giorno addietro ha parlato con un praticante, incredula dal venire a conoscenza di come il governo cinese possa compiere tali azioni nei confronti dei propri cittadini. Il praticante ha parlato brevemente della natura malvagia del PCC e ha consegnato alla signora i “Nove Commentari sul Partito Comunista Cinese” la pubblicazione che documenta la storia e la natura del PCC, come mai era stato fatto in precedenza, e che ha portato la popolazione cinese a rendersi conto della malvagità del PCC. La signora Stefania ha detto di ammirare il coraggio dei praticanti in Cina e che sicuramente leggerà il libro “Falun Gong” e che inviterà i praticanti a svolgere un’attività presso la sede della sua associazione.

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