Corea: Gruppo Pro-Comunista attacca i partecipanti della manifestazione “Abbandonare il PCC”

Violenze simili agli attacchi di Flushing, NY, avvenuti lo scorso anno
 
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Con l’avvicinarsi del 60° anniversario della presa del potere del partito comunista cinese (PCC), il 13 settembre 2009 un gruppo di cinesi pro-PCC ha attaccato i partecipanti della manifestazione “Abbandonare il PCC” nella città di Ansan, Corea del Sud.

L’incidente richiama alla mente le violenze accadute lo scorso anno a Flushing NY, quando i partecipanti ad una simile manifestazione sono stati attaccati da un gruppo di cinesi pro-PCC. Questa volta gli attacchi hanno avuto luogo nella Corea del Sud, dove un grande gruppo, composto da oltre 100 persone, ha improvvisamente aggredito i partecipanti alla parata, che celebravano i 60 milioni di cinesi che hanno abbandonato il PCC e le organizzazioni ad esso affiliate.

Gli assalitori, che di solito temono la polizia, si comportano in modo aggressivo in presenza di diversi poliziotti (Jin Guohuan/The Epoch Times)

Oltre 10 partecipanti alla parata sono risultati feriti dagli assalitori che hanno anche danneggiato il materiale degli organizzatori, come poster e striscioni.

Non abbiamo paura

Verso le 14:00, poco dopo la partenza della parata, oltre 100 persone hanno assalito violentemente il luogo dell’incontro. Alcuni avevano con sé delle vere e proprie armi, come delle mazze, attaccando chiunque vedessero e colpendo il materiale usato per la parata.

I violenti non si sono fermati neanche dopo che la polizia è arrivata sul luogo. Molti testimoni hanno riferito a The Epoch Times che alcuni degli assalitori hanno urlato: “l’ambasciata cinese ci protegge e non abbiamo paura di niente. La polizia coreana non può farci niente.”

Un assalitore pro-PCC disturba uno degli organizzatori della parata (Chen Zhangkun/The Epoch Times)

Tre persone sono state arrestate e portate nella stazione di polizia di Ansan verso le 15:00. Uno di loro, un cinese, ha dichiarato: “non mi interessa se rimango in carcere per 10 o più giorni e non ho paura di essere espulso dalla Corea per tornare in Cina. Voglio contattare l’ambasciata cinese.”

Il signor Zheng, che è stato attaccato, ha detto di aver visto l’uomo telefonare all’ambasciata cinese per una breve conversazione.

Molti partecipanti hanno detto che gli assalitori erano molto aggressivi e che la violenza era premeditata. Un testimone, Shen, ha detto: “di solito la maggior parte dei cinesi temono la polizia perché sono nel paese come clandestini illegali. Eppure molti di loro non hanno fatto caso alla presenza di così tanti poliziotti. Questo è davvero strano.”

Shen ha detto di aver riconosciuto uno degli uomini, responsabile di simili atti di violenza, sempre ad Ansan lo scorso febbraio, in occasione di una parata per celebrare i 50 milioni di cinesi che hanno abbandonato il PCC e le organizzazioni ad esso affiliate.

”Attaccare chiunque pratichi il Falun Gong”

Un altro testimone, la signora Cui, di 43 anni, ha detto che alcuni degli assalitori avevano con sé delle armi ed erano chiaramente organizzati per condurre un attacco premeditato. “quando si sono avvicinati al parco tre persone vestite di nero avevano delle mazze per colpire i poster.”

Poster danneggiati dal gruppo pro-PCC – una violenza simile agli episodi dello scorso anno a Flushing, NY (The Epoch Times)

Zheng ha detto:”giudicando dal modo in cui hanno attaccato, sembravano fossero organizzati. Non hanno colpito la faccia [che può facilmente lasciare prove evidenti], ma hanno colpito principalmente il petto.”

La signora Kim, presente alla scena, ha detto di aver sentito un uomo urlare “non importa se è uomo o donna. Attaccate chiunque pratichi Falun Gong” l’uomo le ha anche chiesto se lei stessa fosse praticante del Falun Gong.

La signora Kim, coreana, ha detto a The Epoch Times, di aver sentito un uomo urlare “l’ultima volta che Li Changchun [membro del Comitato Centrale del Politburo del PCC e capo della Propaganda del PCC] era in visita in Corea ha detto al governo coreano che voleva deportare in Cina tutti i praticanti del Falun Gong cinesi e ucciderli”

Oltre 10 praticanti del Falun Gong sono rimasti feriti negli attacchi. Uno di loro, soprannominato Li, coreano, ha subito una brutta ferita a una caviglia e i suoi vestiti sono rimasti lacerati.

I feriti sono stati accompagnati dalla polizia per ulteriori osservazioni.

Il PCC invia migliaia di spie prima della “Giornata Nazionale”

Il signor Park, direttore della divisione coreana del Centro Globale per Lasciare il PCC, ha detto che vi è il regime cinese dietro i violenti attacchi. “secondo informazioni dall’interno, il governo comunista cinese ha inviato un gran numero di spie in diversi paesi prima dell’inizio del 60° anniversario, chiamato anche “Giornata Nazionale”.

Il signor Shen, praticante del Falun Gong, ha detto che, recentemente, nel distretto di Anshan, molte persone si sono unite per attaccare il Centro Globale per Lasciare il PCC. Il 12 settembre il giorno prima della manifestazione per sostenere il 60 milioni di cinesi che hanno lasciato il PCC, il proiettore per mostrare i Nove Commentari su Partito Comunista Cinese è stato danneggiato da alcuni teppisti al soldo del regime cinese.

La versione coreana dell’incidente di Flushing

“Sfidando le leggi coreani e i diritti costituzionali delle persone, oltre 100 persone cinesi hanno attaccato una manifestazione legale di cittadini coreani,” ha detto il portavoce dell’Associazione Coreana Falun Dafa Wu Shilie. “devono aver ricevuto ordini da qualcuno che opera dietro le quinte.”

Poster danneggiati dal gruppo pro-PCC (Jin Guohuan/The Epoch Times)

Il signor Wu ha detto che questo incidente ha la stessa natura dei violenti fatti avvenuti a Flushing, NY, lo scorso anno. A Flushing è stato poi provato che il consolato cinese di New York ha organizzato quei violenti ad attaccare il Centro Globale per Lasciare il PCC.

L’evento è anche simile all’attacco di un gruppo di studenti cinesi all’estero verso la Torcia Olimpica è arrivata a Seoul nel maggio dello scorso anno. Sotto la manipolazione dell’Ambasciata cinese in Corea, gli studenti cinesi all’estero hanno brutalmente attaccato dei cittadini coreani e ne hanno feriti molti. Quell’incidente ha seriamente danneggiato l’immagine degli studenti cinesi.

Un cittadino cinese, testimone dell’attacco, ha detto: “tutti quanti sanno che il regime comunista cinese è estremamente corrotto e che il PCC non ha mai fatto niente di buono per le persone. Appare chiaro che quei teppisti hanno ricevuto qualche beneficio dal PCC, altrimenti non oserebbero commettere un tale crimine in un paese democratico.”

Un altro testimone ha chiesto di rimanere anonimo. Ha detto di come il PCC abbia maltrattato le minoranze coreane in Cina, in passato, con il risultato che i coreani sono diventati pieni di rancore verso il PCC. È per questo che il PCC si è sentito minacciato che i coreani avrebbero raccontato ai loro parenti in Corea la verità sul PCC. “Noi coreani dovevamo stare molto attenti alle azioni del PCC. Se qualcuno aveva un parente in Corea sarebbe stato definito controrivoluzionario. Molte persone hanno commesso suicidio a causa di questo, e le loro famiglie sono state distrutte.”

Versione inglese: http://clearwisdom.net/html/articles/2009/9/16/110831.html

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