FDIC: Dieci cose da sapere sulla Cina mentre Hu Jintao arriva negli Stati Uniti

Falun Dafa Information Center
 
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NEW YORK— In occasione dell'arrivo del leader cinese Hu Jintao negli Stati Uniti per una visita di stato, il Falun Dafa Information Center ha sollecitato i media, i gruppi dei diritti umani, il pubblico americano e specialmente gli ufficiali degli Stati Uniti che incontreranno la delegazione a tenere bene a mente i seguenti dieci fatti che riguardano la Cina.


1. Il Partito Comunista Cinese è coinvolto in una campagna sistematica e molto estesa contro decine di milioni di persone innocenti.
2. La campagna del Partito Comunista Cinese coinvolge una strategia deliberata a tutti i livelli che prevede l'uso di livelli di violenza straordinari.
3. I praticanti del Falun Gong sono il più numeroso gruppo di prigionieri di coscienza al mondo, essendo centinaia di migliaia.
4. Ogni tre giorni viene riportato un nuovo caso di un praticante del Falun Gong morto a causa degli abusi della polizia.
5. Le vittime di queste atrocità sono persone provenienti da tutti i percorsi di vita nella società cinese.
6. I praticanti del Falun Gong non sono le sole vittime; tutti i cinesi sono coinvolti.
7. Il Partito Comunista Cinese ha fatto grandi sforzi per nascondere questi crimini e distogliere l'attenzione da essi.
8. Una campagna di larghe dimensioni stile Samizdat è in corso per informare i cinesi della persecuzione nei quartieri, nei paesi e nella città dell'intera Cina.
9. La pressione internazionale protegge le persone in Cina.
10. Gli ufficiali del Partito Comunista hanno cercato di espandere la persecuzione del Falun Gong fuori dalla Cina, e anche negli Stati Uniti.

“Speriamo che chi leggerà questa lista prenderà seriamente in considerazione le sue implicazioni. Li sollecitiamo a compiere quei passi che, in base al loro giudizio e alla loro coscienza, riterranno più efficaci per limitare le atrocità commesse contro i praticanti del Falun Gong in Cina,” ha detto il portavoce del Falun Dafa Information Center il signor Erping Zhang.

“Questo non è solo nell'interesse dei praticanti e delle loro famiglie, ma anche di coloro che si rendono responsabili di questi orrori. Inoltre è imperativo non restare seduti passivamente di fronte a ciò che i membri del Congresso hanno definito 'una delle persecuzioni più ingiuste e crudeli dei nostri tempi.'” (Lettera del Congresso)

1. Il Partito Comunista Cinese è coinvolto in una campagna sistematica e molto estesa contro decine di milioni di persone innocenti.

Dal 1999, più di 70 milioni di praticanti del Falun Gong in Cina sono stati costantemente a rischio di detenzione, tortura, e morte a causa della loro identità religiosa. Oggi, l'illegalità e la brutalità del trattamento riservato dal Partito ai cittadini che praticano il Falun Gong rimane sconcertante. Nel suo tentativo di imporre ad ogni praticante del Falun Gong di rinunciare alla sua fede, il Partito Comunista sta facendo pieno uso di tutti i mezzi a sua disposizione: giudiziario, extralegale, mediatico e, forse più importante, economico. Una campagna di conversione forzata lanciata con vigore nel 2010 sta costando miliardi di dollari. (notizia).

2. La campagna del Partito Comunista Cinese coinvolge una strategia deliberata a tutti i livelli che prevede l'uso di livelli di violenza straordinari.

Arresti di massa, detenzione in campi di concentramento, torture estreme, stupri, omicidi extragiudiziari sono una routine. Oltre alle testimonianze delle stesse vittime, c'è una ricca documentazione indipendente di terze parti – e persino ammissioni ufficiali dal parte del regime cinese – che rende nota questa realtà (sommario dei rapporti delle Nazioni Unite, di Amnesty e di altre parti terze). Eppure ufficiali di polizia, guardie carcerarie e altri, quando feriscono, mutilano e persino uccidono un praticante del Falun Gong non vengono sottoposti ad alcuna punizione. Al contrario usano incentivi monetari e di altro tipo per incoraggiare la violenza contro i praticanti del Falun Gong con lo scopo di raggiungere le quote di persone “trasformate”. Nei campi di lavoro e nei centri per il lavaggio del cervello sono condotti corsi di formazioni sui modi più efficaci per “spezzare” i praticanti del Falun Gong. Nel frattempo, gli avvocati che cercano di difendere i praticanti subiscono maltrattamenti, sono banditi dalla professione, sono torturati e “scompaiono”.

3. I praticanti del Falun Gong sono il più numeroso gruppo di prigionieri di coscienza al mondo, essendo costantemente centinaia di migliaia.

Uno studio del 2009 pubblicato da Chinese Human Rights Defenders afferma che, “i praticanti del Falun Gong rappresentano uno dei più numerosi gruppi di detenuti nei campi di lavoro.” Il ricercatore Ethan Gutmann stima, basandosi su dozzine di interviste condotte con ex detenuti, che i praticanti del Falun Gong siano tra il 15 e il 20 per cento delle persone detenute nei campi di lavoro, nelle prigioni e nelle strutture per la lunga detenzione. Basandosi su rapporti credibili secondo i quali la popolazione complessiva di questi campi sarebbe tra tre e cinque milioni, Gutmann stima che ci siano costantemente da 450.000 a un milione di aderenti del Falun Gong detenuti. Per fare un confronto, Reporters without Borders cita 30 giornalisti e 77 “utenti della rete” imprigionati in Cina. Le stime più alte per i tibetani e gli uiguri tenuti sotto custodia non supera le 10.000 persone.

4. Ogni tre giorni viene riportato un nuovo caso di un praticante del Falun Gong morto a causa degli abusi della polizia.

In totale, dal 1999, sono stati documentati più di 3400 casi di praticanti del Falun Gong che sono morti a causa delle differenti forme di persecuzione. Anche se questi casi sono sufficienti per indicare abusi su larga scala, essi rappresentano in realtà solo la punta dell'iceberg, considerando la difficoltà con cui le informazioni sul Falun Gong escono dalla Cina. Inoltre queste cifre non includono i casi dei praticanti uccisi per prelevarne gli organi da usare nei trapianti. Dal 2006, una serie di prove credibili e di indagini hanno messo in luce l'esistenza, e probabilmente la continuazione, di tali rimozioni forzate di organi, ma le dimensioni complessive di questi crimini restano sconosciute. In entrambe i casi, nessuno di coloro che è stato ucciso aveva commesso alcun “crimine” o era stato coinvolto in attività violente. Piuttosto, cercavano solo di seguire pacificamente il percorso spirituale che avevano scelto. (rapporto)

5. Le vittime di queste atrocità sono persone provenienti da tutti i percorsi di vita nella società cinese.

Una maestra d'asilo di 25 anni abusata sessualmente in un campo di lavoro di Hebei (notizia); un ex membro del Congresso Nazionale del Popolo e lavoratrice modello uccisa poche settimane dopo essere stata portata via dalla sua casa nell'Hunan (notizia); un'anziana coppia nella Mongolia Interna imprigionata, e negate adeguate cure mediche al marito (Azione Urgente di Amnesty International); un operaio metallurgico in pensione fotografato con il petto emaciato e lo stomaco gonfio dopo essere stato rilasciato da una prigione (qui); uno studente delle scuole superiori molestato dalla polizia per aver scritto su un sito web estero di come il Falun Gong gli aveva consentito di guarire da una malattia grave e mortale (notizia).

6. I praticanti del Falun Gong non sono le sole vittime; tutti i cinesi sono coinvolti.

La repressione del Falun Gong è stata diretta dal Partito Comunista e dalle sue forze di sicurezza, ma è stata messa in atto con l'aiuto e il tacito consenso di centinaia di milioni di cittadini cinesi. I poliziotti, che hanno intrapreso la loro professione con lo scopo di proteggere le persone, sono stati costretti a imprigionare donne anziane perchè meditavano nel parco. Le guardie carcerarie sono minacciate di licenziamento se non prendono parte alle torture dei praticanti del Falun Gong. A tutti i cittadini cinesi è stato detto dai leader del loro paese di odiare il Falun Gong, di provare disprezzo per il suo insegnamento di verità, compassione e tolleranza, e di rimanere in silenzio quando vedono un'ingiustizia. Premiando la tortura e il tradimento, mentre punisce l'integrità e la gentilezza, il Partito Comunista ha contribuito ad una vasta degenerazione del tessuto morale della società cinese, notata da molti osservatori, che si manifesta in problemi come la corruzione rampante, la violenza domestica, il cibo contaminato, il plagio accademico e l'inquinamento ambientale.

7. Il Partito Comunista Cinese ha fatto grandi sforzi per nascondere questi crimini e distogliere l'attenzione da essi.

Parte centrale della campagna è stata una massiccia offensiva propagandistica, sia in Cina che all'estero, per demonizzare il Falun Gong e diffondere informazioni false sulla disciplina, sul suo fondatore e su coloro che la praticano. Nello stesso tempo la censura dei media cinesi, i maltrattamenti inflitti ai corrispondenti stranieri, le punizioni inflitte ai loro informatori, hanno reso le informazioni giornalistiche sul Falun Gong quasi inesistenti. La minaccia o l'attuazione delle restrizioni sui visti per gli accademici, i gruppi dei diritti umani, o altri ricercatori che avrebbe potuto indagare gli abusi in atto ha limitato un'altra possibile via di diffusione dell'informazione su ciò che succede. Le conseguenze sono state devastanti, e il costo umano molto reale. (Fraintendimento del Falun Gong e il costo umano di sbagliare nell'intenderlo )

8. Una campagna di larghe dimensioni stile Samizdat è in corso per informare i cinesi della persecuzione nei quartieri, nei paesi e nella città dell'intera Cina.

Mettendo se stessi in grande pericolo, milioni di praticanti all'interno della Cina sono impegnati in una azione basilare quotidiana per resistere alla persecuzione della loro fede, far conoscere la brutalità subita dai praticanti e risvegliare al gentilezza nel cuore dei loro concittadini per impedire loro di partecipare a tale violenza. Un grande numero di luoghi per la stampa del materiale informativo – si pensa siano 200.000 – continua a funzionare. In questi luoghi, molti dei quali localizzati a casa di qualcuno e costituiti da un computer e una stampante, i praticanti accedono ai siti esteri del Falun Gong e ad altri siti per scaricare le informazioni utili per produrre volantini e video CD sulla pratica e sugli abusi subiti dai praticanti. Con una tattica a livello minimo di “nome e vergogna”, i praticanti disseminano anche informazioni sugli autori degli abusi nelle comunità locali. Questi sforzi crescenti stanno dimostrando risultati tangibili. Imbarazzati per le rivelazioni dei loro crimini, negli anni recenti alcuni dei responsabili degli abusi hanno smesso di maltrattare i praticanti o hanno ridotto significativamente il loro zelo. Ci sono stati casi in cui gli abitanti di un villaggio hanno protestato con le autorità locali per ottenere il rilascio dei praticanti. Significativamente 13153 non-praticanti hanno pubblicato dichiarazioni su sito web Minghui nel 2009, esprimendo il loro rimorso per la loro passata partecipazioni ad attività anti-Falun Gong e la loro gratitudine verso i praticanti del Falun Gong e il suo fondatore, il Signor Li Hongzhi, per la loro gentilezza, coraggio e pazienza nel risvegliare la bontà nel cuore dei cinesi. (La resistenza pacifica del Falun Gong)

9. La pressione internazionale protegge le persone in Cina.

Testimonianze personali di ex prigionieri che sono stati soggetto di appelli internazionali hanno affermato ripetutamente che quegli sforzi possono migliorare le condizioni delle persone, proteggerle dalle torture e a volte condurre al loro rilascio. Bu Dongwei, ex prigioniero di coscienza oggetto di un appello urgente di Amnesty International, attribuisce le minori torture subite durante la sua seconda detenzione rispetto a quelle inflittegli durante la prima al fatto che persone di tutto il mondo hanno scritto lettere al campo di lavoro per lui (Video di Amnesty International che presenta Bu Dongwei). Forse la più forte indicazione della potenza della censura pubblica degli abusi dei diritti umani in Cina è l'estensione con cui i leader cinesi premono per avere sedi alternative per discutere le violazioni, inclusi i dialoghi a porte chiuse. Quando si tratta di crimini estesi come quelli della persecuzione contro il Falun Gong, la necessità di frenare efficacemente tali atrocità rimpicciolisce qualunque timore di “offendere” i colpevoli.

10. Gli ufficiali del Partito Comunista hanno cercato di espandere la persecuzione del Falun Gong fuori dalla Cina, e anche negli Stati Uniti.

Negli ultimi dieci anni, sono stati registrati casi di aggressioni fisiche, attacchi verbali e minacce di morte a praticanti del Falun Gong negli Stati Uniti, in Europa, in America Latina e altrove. Imprese cinesi e personalità di spicco delle comunità fuori dalla Cina regolarmente agiscono contro i praticanti del Falun Gong sotto la pressione del Partito Comunista Cinese. Nell'ottobre 2003, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato la Risoluzione 304 che esprime preoccupazione per le molestie inflitte dal Partito Comunista Cinese ai praticanti del Falun Gong e ai suoi sostenitori su suolo americano (notizia). Più recentemente, nell'agosto 2010, il Dipartimento di Giustizia ha condannato e punito un ristorante di New York che aveva discriminato delle persone che indossavano magliette con scritte collegate al Falun Gong rifiutandosi di servirli. (notizia)

Fonte:http://faluninfo.net/article/1113/

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