La sig.ra Sun Chuilian e la sig.ra Liu Tongling torturate a morte nel 2003 nel Campo di Lavori Forzati Femminile di Heilongjiang

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La sig.ra Sun Chuilian, praticante del Falun Gong, aveva 28 anni e viveva nella città di Ningan, provincia di Heilongjiang. Nel maggio del 2002 è stata condannata ai lavori forzati. Qui ha subito per sette mesi varie forme di torture fisiche, come gli shock con i bastoni elettrici, l’essere legata alla sedia di ferro (1), lavorare dalle 5:00 alle 24:00 ricevendo solo due pasti. Dopo questi sette mesi di torture, Sun ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro questi maltrattamenti e come risultato ha continuato a ubire torture. Poco dopo il rilascio, alla fine del 2003, Sun Chuilian è morta agli inizi del 2004.

La sig.ra Liu Tongling aveva 52 anni e lavorava nella raffineria di petrolio di Daqing, nella provincia di Heilongjiang. Dopo l’arresto avvenuto nell’ottobre del 2003, è stata mandata nel centro di riabilitazione di Harbin (ora chiamato Campo di Lavori Forzati Femminile di Heilongjiang). Per più di un mese ha subito torture, quali bastoni elettrici, alimentazione forzata, esposizione al freddo. Nel novembre del 2003 Liu è morta sulla sedia di ferro nello scantinato e non indossava nè pantaloni nè calze.

Il Campo di Lavori Forzati Femminile di Heilongjiang è un campo provinciale creato apposta temporaneamente per fare il lavaggio del cervello ai praticanti del Falun Gong, come “base di trasformazione”. Il 12 novembre del 2002, il direttore di allora, Chen Guiqing, ha esplicitamente dichiarato che qualsiasi mezzo sarebbe stato usato per “trasformare” i praticanti “Disposti o meno, saranno trasformati”.

I praticanti più convinti vengono privati del sonno e costretti ad essere sottoposti a sessioni per il lavaggio del cervello fino alle 23:00 o mezzanotte, a volte addirittura le 4:00. Queste torture durano mesi e se non
collaborano vengono rinchiusi nei magazzini pieni di scaffali in cui solo una persona può entrare con le braccia legate agli scaffali per nove giorni. Alcuni praticanti si rifiutano di ripetere i regolamenti del campo di lavoro, per questo vengono costretti a rimanere in piedi con le mani legate dietro la schiena a dei tubi caldi, non potendo nemmeno accovacciarsi.

I praticanti vendono portati singolarmente dalla polizia nello scantinato per subire torture: ammanettare alla sedia di ferro, svestire e immergere nell’acqua fredda, imbavagliare con una pezza di stoffa e colpire, usare i bastoni elettrici. I risultati di queste torture sono: gambe rese disabili, viso e arti intirizziti, perdita della vista, caduta dei denti, piedi feriti.

La praticante Jiang Rongzhen dalla città di Jixi è stata torturata a morte nel novembre del 2002.
Nota:
(1) Sedia di ferro: Trattasi di una sedia fatta col ferro. Le vittime sono costrette a rimanervi sedute per lunghi periodi con le braccia e le gambe legate. Vedi illustrazione su: http://www.clearwisdom.net/emh/articles/2002/1/9/17577.html

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http://en.clearharmony.net/articles/a26413-article.html

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