Il giorno di Natale, un nuovo blocco di internet da parte dei funzionari cinesi ha causato un trambusto. Il Dipartimento di Propaganda Centrale del Partito Comunista Cinese (PCC), il Ministro dell’Industria e dell’Informatica, il Dipartimento di Polizia, la Compagnia China Mobile, la China Unicom e altri – nove dipartimenti in tutto – hanno emanato una direttiva che ordinava il blocco di un gran numero di siti internet.
Da un giorno all’altro, le persone non riuscivano a visitare molti siti aziendali, forum, blog, bacheche elettroniche e altri programmi. Quando vari utenti di internet hanno chiesto delle spiegazioni, è stato detto loro che molti siti web erano filtrati e bloccati in nome della campagna “contro la pornografia”. In realtà, il PCC ha bloccato tutti i siti web che non gradisce. Nessuno ha spiegato alle vittime le ragioni di questa azione arbitraria quando il blocco è stato rimosso e nessuno si è preso la responsabilità per le perdite economiche e di reputazione causate dal blocco.
In quanto a portata e gravità, l’attuale blocco dei siti è senza precedenti, sebbene il PCC ami sempre controllare internet durante le festività e i cosiddetti giorni sensibili in nome dell’ “anti-vizio”, dell’ “anti-pornografia” e altre scuse assurde. Ora la gente dice che questa volta il blocco è contro “i discorsi anti-comunisti”. Dunque, che cos’è che ha fatto agire il PCC in modo così sconsiderato?
Principali eventi che hanno impaurito il PCC e che lo hanno portato ad entrare in azione
Il 19 novembre 2009, la Corte Nazionale della Spagna ha emanato dei documenti giudiziari per indagare e raccogliere prove sull’ex Presidente Jiang Zemin, Luo Gan, Bo Xilai, Jia Qinglin e Wu Guanzheng, e ha chiesto loro di spiegare il genocidio perpetrato contro i praticanti Falun Gong, incluso il disumano espianto d’organi su praticanti Falun Gong ancora in vita. Se le persone accusate non rispondono entro 4-6 settimane, gli accusati andrebbero incontro ad un arresto internazionale, estradizione e imprigionamento per più di venti anni. Una volta giudicati colpevoli, il giudizio risulterebbe in un’imposizione legale permanente.
Il 17 dicembre 2009, la Nona Corte della Corte Federale Argentina ha preso una decisione di importanza storica. L’Interpol della Divisione di Polizia Federale Argentina arresterà Jiang Zemin, l’ex leader comunista cinese e Luo Gan, a capo dell’Ufficio 610, per crimini commessi contro l’umanità nella persecuzione del Falun Gong se entreranno in qualsiasi giurisdizione ove tali imputazioni sono applicabili.
Le due decisioni sono basate sul “Principio di Giurisdizione Universale”. Non importa la nazionalità della parte lesa o dell’imputato, non importa dove è stato commesso il crimine. Tale principio permette alle corti nazionali in ogni Paese di processare coloro che sono accusati di aver commesso genocidi o crimini contro l’umanità. I Paesi che hanno fatto causa contro Jiang Zemin per crimini di genocidio, tortura e così via, sono, tra gli altri, Belgio, Germania, Corea, Canada, Grecia, Cile, Australia, Bolivia, Olanda, Perù, Svezia, Nuova Zelanda, Giappone e Stati Uniti.
Le informazioni si diffondono ampiamente e a grande distanza
Le notizie su questi casi giudiziari all’avanguardia si sono diffuse rapidamente attraverso una moltitudine di canali in tutto il mondo. La potente capacità di internet e gli innumerevoli e premurosi utenti di internet hanno contribuito molto alla diffusione delle informazioni sopracitate. Sentendo le buone notizie da un mondo dove la libertà era preziosa, dove la gente era civilizzata e le norme della legge venivano applicate, la gente in Cina si è rallegrata ed è diventata luminosa, ma i funzionari di alto rango si sono impauriti.
I dipendenti del settore di sicurezza dello stato in Cina, gli uffici di polizia, i militari e altre agenzie impegnate nei servizi segreti hanno facile accesso a tutte queste notizie. Le notizie si sono diffuse rapidamente in ogni unità entro il sistema del PCC. Non importa quanto “armoniosi” fingano di essere, il frenetico blocco di internet, inclusi forum, blog e bacheche elettroniche, riflette il disperato stato mentale e la mentalità di paura del PCC. Per loro, un insabbiamento che come tema ha “l’anti-pornografia” sembra attuabile. A questo punto la mentalità del PCC verso la diffusione della verità è volta a cercare di controllarla e ad ingannare il pubblico, per quanto gli è possibile.
C’è un’espressione idiomatica appartenente alla cultura cinese che descrive un ladro che, mentre sta rubando una campana, inganna se stesso coprendosi le orecchie, pensando che gli altri non sentiranno la campana suonare se neanche lui la sente. L’apparato del PCC infatti sta coprendosi le proprie orecchie e fingendo che gli altri non conoscano la verità. Oltre alle orecchie, le persone hanno anche gli occhi, una bocca, un cervello, mani e piedi. Gli occhi possono verificare l’autenticità; la bocca può diffondere la verità; il cervello può analizzare cosa è giusto o sbagliato; mani e piedi possono essere usati per fare il giudizio corretto!
La campana che il PCC non riesce a sentire non è più una campana d’avviso, ma una campana a morto. Solo con la completa sepoltura di questo disastroso PCC malvagio i cinesi potranno vivere una vita serena in dignità e avere un futuro luminoso!
Versione inglese: http://clearwisdom.net/html/articles/2010/1/6/113707.html
Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2009/12/23/214893.html
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