Domande frequenti sulla persecuzione del Falun Gong in Cina

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(Clearwisdom.net) E’ nostra convinzione che quando la verità sulla persecuzione del Falun Gong in Cina sarà rivelata completamente, la persecuzione terminerà, perché il mondo semplicemente non la potrà più tollerare. Il fatto che i leader comunisti abbiano tentato in ogni modo di nascondere e coprire le loro azioni fin dal 1999 indica che anche loro pensano questo.

A questo proposito, presentiamo una serie di articoli scritti per denunciare in modo più completo e cronologico la persecuzione del Falun Gong in tutte le sue molteplici sfaccettature. Invitiamo i nostri lettori a rivedere con noi durante questi mesi gli articoli che documentano i crimini contro l’umanità commessi dal Partito Comunista Cinese negli undici anni in cui ha perseguitato il Falun Gong.

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Perché il Partito Comunista Cinese perseguita il Falun Gong?

La complessa spiegazione razionale che è dietro a questa campagna di persecuzione può essere suddivisa in quattro elementi: la popolarità del Falun Gong, il ruolo di Jiang Zemin, il conflitto ideologico e la natura del sistema del Partito Comunista Cinese.

Anche se è diffusa l’idea errata secondo la quale la persecuzione del Falun Gong fu causata dal raduno di 10.000 praticanti a Pechino il 25 aprile 1999, la repressione della pratica in verità iniziò almeno tre anni prima.

Più il Falun Gong diventava popolare, più resistenze incontrava. I leader del Partito temono qualunque gruppo indipendente di grandi dimensioni, e il Falun Gong era probabilmente il più numeroso. Quando i libri del Falun Gong diventarono dei bestseller nel 1996, furono messi al bando: quando un media sotto controllo statale stimò che 70 milioni di persone praticassero il Falun Gong – più dei membri del Partito – i media iniziarono ad attaccare il Falun Gong e la sicurezza di Stato iniziò a sorvegliarli e a molestarne gli aderenti.

Fu proprio in risposta a questi abusi che i praticanti si riunirono a Pechino.

Temendo che la popolarità in rapida crescita del Falun Gong potesse oscurare la sua influenza,
l’allora leader del Partito Jiang Zemin ordinò che la pratica fosse “sradicata”. Secondo un articolo del Washington Post del 1999, “Jiang da solo decise che il Falun Gong doveva essere eliminato”.
(http://www.washingtonpost.com/ac2/wp-dyn/A54486-999Nov11?language=printer).
Giornalisti e fonti interne hanno descritto Jiang come “geloso” del Falun Gong e “ossessionato” dall’idea di eliminare questo gruppo. Come discusso dall’analista della realtà cinese Willy Lam, creando una campagna nazionale Jiang cercò sia di dimostrare il suo potere che di eliminare un gruppo che vedeva come una minaccia al suo potere.

Anche le differenze ideologiche tra l’ateo partito Comunista e il Falun Gong spirituale hanno avuto un ruolo. Mentre la religione sta diventando nuovamente popolare in Cina, e il Partito non permette alcune affiliazioni religiose, i gruppi religiosi devono sottomettersi allo stato e i loro leader devono essere approvati dal Partito. Anche altri gruppi che, come il Falun Gong, hanno scelto di preservare il loro sistema di fede e si sono rifiutati offrirsi al Partito, hanno subito la persecuzione, inclusi i buddisti tibetani e i membri della chiesa domestica.

Infine, come discusso nei Nove Commentari sul Partito Comunista (www.ninecommentaries.com), la persecuzione del Falun Gong è l’ultima di una lunga serie di campagne violente che il Partito ha usato per ricordare alla popolazione il suo dominio. Mao Zedong una volta disse che la Cina dovrebbe avere una rivoluzione culturale ogni sette o otto anni. Di fatto, dagli anni ’50 non è mai trascorso un intero decennio senza una campagna di stato violenta destinata alle masse. Dalla repressione dei “controrivoluzionari”, al Grande Balzo in Avanti, alla Rivoluzione Culturale, alla repressione del movimento democratico del 1989, fino al Falun Gong, il Partito ha ucciso da 60 a 80 milioni di cittadini cinesi.

Il Partito Comunista Cinese non è stupido – non ucciderebbe persone innocenti così per fare, giusto? Hitler non era stupido – non avrebbe ucciso sei milioni di Ebrei così per fare, giusto? Perché gli Khmer Rossi hanno ucciso un cambogiano su quattro? Se i monaci tibetani vogliono semplicemente praticare una pia devozione e meditare, perché sono ancora torturati e uccisi nei gulag cinesi? Se le giovani donne nel Darfur non hanno fatto nulla di male, perché vengono stuprate? Mladic non era stupido, perché voleva uccidere tutti gli uomini musulmani di Srebrenica?

È possibile vedere le cose dalla prospettiva dei persecutori in qualche modo e comprendere le loro motivazione economiche o strategiche che stanno dietro ai massacri di massa. Ma secondo noi ad un certo punto c’è anche una malvagità alla quale a volte è difficile rassegnarsi – come può qualcuno fare una cosa del genere ad un altro essere umano?

Da un’altra prospettiva, una delle ragioni per cui così tanti cinesi hanno partecipato alla campagna persecutoria, o hanno fatto finta di non vedere, è la loro consapevolezza viscerale del male che il Partito Comunista Cinese può compiere. Dopo esecuzioni pubbliche, carestie prodotte artificialmente, cannibalismo e massacri – da 60 a 80 milioni di loro familiari sono morti – la malvagità commessa contro il Falun Gong era fin troppo familiare.

Se il Falun Gong è buono, perché è stato messo al bando? Perché non ci sono altri gruppi presi di mira in questo modo?

Prima di tutto anche molti altri gruppi sono stati messi al bando e sono stati perseguitati. I cristiani che si rifiutano di venerare una chiesa controllata dallo stato, i Buddisti tibetani, e naturalmente attivisti democratici e difensori dei diritti umani, tutti sono stati perseguitati in Cina, in alcune casi per decenni; anche altri gruppi di qigong sono stati vietati e non se ne vedono più gli aderenti fare gli esercizi nei parchi cinesi.

Non c’è alcun bisogno di competere per il titolo di chi è “perseguitato nel modo peggiore”. Tutti questi gruppi subiscono abusi che hanno recato tragedie a innumerevoli famiglie. Inoltre questi gruppi di persone innocenti hanno di fronte il medesimo comune aggressore.

Se si chiede in che cosa la persecuzione del Falun Gong differisce da quella che altri gruppi di questi tempi, la differenza è la seguente.

Quantitativamente il Falun Gong era il gruppo esterno al Partito Comunista più numeroso nella società cinese. Secondo stime dello stesso governo cinese, almeno 70 milioni di persone praticavano il Falun Gong alla fine degli anni ’90, pertanto queste cifre danno un’idea del numero di persone colpite dalla persecuzione. Come è stato notato dal Dipartimento di Stato USA, si stima che i praticanti del Falun Gong rappresentino almeno la metà dei cinesi detenuti nei campi di lavoro. Sopravvissuti ai campi di lavoro hanno riferito che in alcuni campi oltre il 90% dei detenuti erano praticanti del Falun Gong, e sappiamo che ancora nell’inverno del 2007 molti praticanti erano stipati in sezioni da poco ampliate.

Qualitativamente, Jiang Zemin e il Partito Comunista hanno lanciato una campagna totale per sradicare il Falun Gong. Una delle reazioni comuni dei cinesi che sono stati testimoni dei primi tempi della persecuzione era che stranamente ricordava le campagne maoiste che si pensavano ormai lontane nel tempo. Da questo punto di vista, il Falun Gong sembra uno gruppo preso di mira durante la Rivoluzione Culturale, attaccato da una intensa propaganda, ricercato casa per casa e picchiato, denunciato pubblicamente e colpito con torture per le quali nessuno è ritenuto responsabile; come certi gruppi degli anni ’60, i Falun Gong sono stati ridotti in condizioni di indigenza e sono stati esiliati in massa in lontani campi di lavoro in modo sistematico e in una scala che non si era più vista dalla morte di Mao nel 1976.

Come è iniziata la persecuzione?

La persecuzione è stata lanciata ufficialmente alle 3 del pomeriggio del 22 luglio 1999, quando la China Central Television (CCTV) iniziò una trasmissione non-stop contro il Falun Gong e annunciò la nuova messa al bando del Partito Comunista. I praticanti del Falun Gong che allora andarono a protestare presso il governo furono caricati sui pullman e detenuti negli stadi o in enormi sale conferenza.
Presto arrivarono i roghi dei libri, i processi spettacolari e le retate.

Due giorni prima dell’inizio delle trasmissioni, i praticanti del Falun Gong considerati come coordinatori chiave erano stati arrestati nelle loro case nel mezzo della notte in ogni parte del paese.

Nel mese precedente, il 10 giugno, Jiang Zemin aveva creato l’Ufficio 610 con il compito esplicito di distruggere il Falun Gong. Due mesi prima di ciò, decine di praticanti erano stati arrestati e picchiati mentre manifestavano fuori dagli uffici di un giornale che aveva diffamato il Falun Gong; gli arresti avevano condotto al famoso raduno di Zhongnanhai. Durante l’anno in corso, i Falun Gong erano stati sorvegliati dalla polizia segreta quando meditavano nei parchi, e i praticanti erano stati interrogati.

Il vero inizio della persecuzione può essere fatto risalire al 1996, quando sul Guangming Daily apparve il primo articolo che criticava il Falun Gong, segnando l’inizio dell’attacco al Falun Gong da parte dei media di stato.

I praticanti del Falun Gong non hanno forse circondato Zhongnanhai? Non era una provocazione del governo cinese?

Più di 10.000 aderenti del Falun Gong si radunarono pacificamente fuori dal complesso che ospita le residenze dei leader a Pechino il 25 aprile 1999. Il raduno era legale e il suo obiettivo era l’Ufficio Statale delle Petizioni che aveva sede lì accanto, non il complesso governativo.

Presentare proteste pubbliche al governo per abusi subiti è un diritto garantito costituzionalmente in Cina. Di fatto, il giorno precedente erano state le autorità di Tianjin, dove gli aderenti erano stati arrestati e picchiati, a consigliare ai Falun Gong di presentare le loro istanze direttamente a Pechino.
(http://www.washingtonpost.com/ac2/wp-dyn/A54486-999Nov11?language=printer).

Il raduno era la risposta ad una persecuzione da parte dello stato che aveva già avuto luogo. In particolare era la reazione a tra anni di attacchi sui media, all’arresto e al pestaggio di 45 aderenti del Falun Gong a Tianjin e alla messa al bando dei libri del Falun Gong.

Il raduno fu completamente pacifico. Nessuna entrata e nessuna uscita furono bloccate e non ci fu alcuna ostruzione del traffico.

Di fatto, avrebbe potuto condurre ad un esito diverso e felice. Quel giorno l’allora premier Zhu Rongji incontrò alcuni praticanti del Falun Gong e promise di dare una risposta alle loro lamentele; coloro che erano stati arrestati a Tianjin furono rilasciati. Ma alcune ore dopo che tutti si erano allontanati, Jiang Zemin intervenne per rovesciare la decisione. Affermò che il Falun Gong aveva posto sotto “assedio” Zhongnanhai e che il Partito si sarebbe trovato in imbarazzo al livello internazionale se non fosse stato in grado di sconfiggere il Falun Gong.

Sembra che il Falun Gong abbia cambiato la sua natura, e ora sia diventato politico?

Prima di tutto proprio mentre i praticanti del Falun Gong protestano, citano in giudizio gli ufficiali cinesi e incoraggiano i cinesi a dimettersi dal Partito Comunista, il Falun Gong resta completamente disinteressato alla ricerca del potere.

Il fondatore del Falun Gong e coloro che lo praticano in Cina e all’estero hanno ripetutamente chiarito che non desiderano in alcun modo il potere, ma soltanto fermare la persecuzione. Dal momento che il PCC ha avuto a disposizione anni per tornare indietro dalla politica genocida contro il Falun Gong, ma non lo ha fatto, l’unica strada che sembra poter porre fine a queste ed altre atrocità è dissolvere il Partito Comunista Cinese.

In secondo luogo le attività citate sopra non esistevano in alcuna forma prima della persecuzione. Le attività del Falun Gong consistevano nel meditare, leggere i libri del Falun Gong in gruppo e presentare la pratica ad altri. Piuttosto si potrebbe dire che il fatto che il Partito Comunista etichetti il Falun Gong come politico e lo perseguiti è stata affermazione costruita per auto-giustificarsi. Il Partito ha messo al bando il Falun Gong e ha iniziato ad arrestare le persone; quando i praticanti hanno protestato, Jiang Zemin ha potuto dire, “Vedi, te l’ho detto che fanno politica”..”

Infine, anche se il Falun Gong facesse politica, che cosa ci sarebbe di male? In alcuna società libera questa potrebbe essere considerato una giustificazione per una persecuzione, altrimenti molti di noi sarebbero in guai seri. Solo sotto il regime autoritario del Partito Comunista, un regime che non tollera alcuna diversa ideologia, il fare politica può essere percepito come un crimine.

Quale forma ha assunto la persecuzione?

All’interno della Cina il Partito Comunista ha usato ogni metodo disponibile per terrorizzare e fare pressione sulle persone perché rinunciassero alla loro fede. I praticanti si sono visti negare la possibilità di andare a scuola, il lavoro e la tutela dei figli; sono stati umiliati pubblicamente, stuprati e abusati sessualmente da parte della polizia. Coloro che rivelano gli abusi subiti durante la detenzione sono incarcerati per “rivelazione di segreti di stato”. A tutti i praticanti è negata la difesa legale, e alcuni sono stati condannati a pene di oltre 18 anni, solo per la loro fede. Centinaia di migliaia, secondo le informazioni ricevute, sono mandati nei campi di “ri-educazione” – il sistema dei gulag cinesi – senza alcun processo. Molti individui normali e in salute sono stati rinchiusi in strutture psichiatriche, dove hanno subito l’iniezione di droghe dannose per il sistema nervoso. Fino al luglio 2007, erano state documentate 3.064 morti, la maggior parte per torture, delle quali sono conosciuti e documentati più di 63.000 casi. Si suppone che il numero reale dei morti sia di decine di migliaia.

Quante persone sono state colpite da questa persecuzione?

Alla vigilia della persecuzione, il governo cinese stimò che ci fossero almeno 70 milioni di persone che praticavano il Falun Gong nella Cina continentale. Includendo le loro famiglie e gli amici, ha persecuzione ha coinvolto centinaia di milioni di persone. La campagna ha raggiunto, in un modo o nell’altro, praticamente tutti in Cina – gli studenti sono stati obbligati a firmare dichiarazione di denuncia del Falun Gong, gli impiegati sono stati forzati a partecipare a speciali sessioni di studio, i viaggiatori a calpestare l’immagine del fondatore del Falun Gong, il Signor Li Hongzhi, e dal 1999 al 2001, (prima che la persecuzione fosse resa clandestina) l’intero paese fu inondato con una propaganda violenta che incitava all’odio contro il Falun Gong.

In particolare,

• Decine di milioni di persone persero il loro diritto alle loro pratiche spirituali e di benessere fisico.
• Milioni di praticanti del Falun Gong sono stati detenuti illegalmente e la grande maggioranza di loro hanno subito abusi durante la custodia
• Tra 200.000 e un milione di persone sono state poste in stato di schiavitù dopo essere state rinchiuse nei campi di lavoro senza processo
• Sono stati documentati più di 63.000 casi di torture e abusi.
• Più di 1.000 individuo in completa salute sono stati incarcerati in ospedali psichiatrici e torturati, un atto condannato dall’Associazione Psichiatrica Mondiale.
• Più di 500 persone sono state condannate a pene di oltre 18 anni.
• Almeno 3.074 morti causate dagli abusi della polizia e dalle torture sono state confermate, anche se fonti governative e indagini sul prelievo forzato di organi per profitto suggeriscono che il numero reale deve essere di decine di migliaia.

Perché il governo cinese dice di fare questo al Falun Gong?

Il Partito Comunista Cinese nega categoricamente che alcun maltrattamento contro il Falun Gong stia avendo luogo. Nega di aver torturato, nega di uccidere, nega di rimuovere gli organi dai corpi dei praticanti, nega di spiare il Falun Gong fuori dalla Cina, e usando le parole di Vaclav Havel, “nega di negare”. Riguardo al motivo per cui ha messo al bando il Falun Gong, il Partito ha messo in chiaro la sua posizione, diffondendo il suo messaggio nel mondo intero e mettendo il Falun Gong sulla difensiva fin dal primo giorno della persecuzione nel luglio 1999. Per citare direttamente, secondo il Partito, il Falun Gong è “anti-società, anti-scienza e anti-umanità”.

Il Partito, che ha lodato il Falun Gong prima della sua messa al bando, ora afferma che il Falun Gong è una minaccia per la società (anche se non può spiegare perché nessun altro governo dei 70 paesi in cui il Falun Gong è praticato liberamente ha mai espresso simili accuse), afferma che il Falun Gong è anti-Cina (anche se la grande maggioranza dei suoi praticanti sono cinesi) e che è una organizzazione politica (anche se il Falun Gong ha sempre messo in chiaro di non avere alcun interesse al potere e il gruppo non ha mai avuto a che fare con il governo prima di essere perseguitato).

Ho visto le immagini e le foto delle presunte torture…sono reali? Maltrattamenti e Torture possono essere verificati?

Sì. Per favore vedete le prove.

Quali sono gli strumenti che il governo usa per reprimere il Falun Gong?

Il Partito ha usato il suo sistema di pubblica sicurezza e le sue risorse giudiziarie e di propaganda per attaccare il Falun Gong, mettendo in campo oltre mezzo secolo di esperienze nel condurre campagne di questo tipo e adottando le tattiche di molti noti dittatori del passato.

Per volgere 1,3 miliardi di persone contro il Falun Gong, il Partito ha lanciato nel giro di una notte una massiccia campagna di propaganda, inondando televisioni, giornali, agenzie d’informazione, e internet, nello stesso tempo censurando l’accesso ad ogni prospettiva differente.

Per evitare le critiche internazionali, il Partito ha diffuso la sua propaganda nel mondo intero, dove nessuno aveva alcuna idea di che cosa fosse il Falun Gong, mentre nel contempo minacciava gli ufficiali governativi esteri di ripercussioni, se si fossero espressi apertamente. Ha anche creato una rete di spie per infiltrarsi tra i praticanti del Falun Gong all’estero.

Per detenere centinaia di migliaia di praticanti del Falun Gong, il Partito ha esteso il vasto sistema di campi di lavoro forzato, simile ai gulag sovietici. Ha persino rilasciato i criminali comuni per fare spazio in prigione a persone che praticano la meditazione, mentre altri praticanti in piena salute sono stati mandati negli ospedali psichiatrici.

Per rintracciare i praticanti del Falun Gong e arrestarli, il Partito ha fatto affidamento sulla tecnologia occidentale, come il sistema venduto all’Ufficio della Pubblica Sicurezza cinese dall’americana CISCO.

Per torturare i praticanti del Falun Gong incarcerati, il Partito usa bastoni elettrici, tubi per l’alimentazione forzata, corde, barre i ferro e droghe psicotrope, e poi oggetti più facilmente reperibili come cinture, suole di scarpe, spazzole, sigarette accese e naturalmente pugni, calci e muri.

Per garantire l’impunità della polizia, il Partito ha istruito tutti i tribunali (i cui giudici sono, tanto per cominciare, membri del Partito) affinché condannino i Falun gong, e ha ordinato agli avvocati di non difendere i praticanti senza permesso.

Infine per eliminare quei praticanti del Falun Gong che si rifiutano di essere “trasformati” (cioè di soccombere al lavaggio del cervello) e ricavarne un profitto, il Partito, l’esercito e gli ospedali hanno collaborato nel “giustiziare” i praticanti del Falun Gong sul tavolo operatorio; i loro organi sono poi rimossi per trapianti a richiesta.

Per sovrintendere all’intero processo, Jiang Zemin, che ha dato il via alla repressione, ha creato l’Ufficio 6-10 (link alla pagina dell’Ufficio 610 - http://www.faluninfo.net/topic/17/).

Questo suona un po’ come la Rivoluzione Culturale, non è così?

Sì, questa è stata anche la reazione di molti cinesi quando hanno visto il blitz della propaganda, la polizia ovunque, i roghi dei libri, gli arresti di massa, e i processi farsa. I membri più anziani delle famiglie che hanno visto i loro cari gettati nei campi di lavoro e poi non hanno più avuto loro notizie, senza dubbio si sono ricordati scene simili degli anni ’60.

Nel suo tentativo di distruggere il Falun Gong, il Partito ha tirato fuori le tattiche “di successo” delle sue passate campagne, non solo della Rivoluzione Culturale, ma anche di molti movimenti comunisti degli anni ’50 e dei primi anni ’60.

Come il Falun Gong ha risposto alla persecuzione?

Il Falun Gong ha risposto con mezzi completamente non violenti, rifiutandosi di usare la forza durante questo decennio di resistenza alla persecuzione.

All’interno della Cina, in riposta alla persecuzione i praticanti hanno cercato di presentare petizioni o scrivere lettere ai governanti cinesi, meditano in parchi pubblici o in Piazza Tiananmen, informano i loro concittadini della persecuzione che subiscono e della sua illegalità con volantini o video-CD, appendono striscioni e poster in luoghi pubblici, telefonano ai campi di lavoro o alle prigioni per parlare direttamente con i persecutori, e pubblicano resoconti della persecuzione online.

Fuori dalla Cina, i praticanti hanno condotto veglie continue, ventiquattro ore su ventiquattro per anni fuori dalle ambasciate o dai consolati, organizzano parate, raduni, scioperi della fame, tour in macchina per informare e far crescere la consapevolezza sulla persecuzione in Cina. Inoltre hanno compilato rapporti per gli ispettori speciali dell’ONU, hanno organizzato conferenze stampa e forum, sollecitando i leader dei diversi paesi ad esprimersi apertamente contro queste atrocità, producendo documenti e notizie sulla persecuzione stampate o diffuse attraverso vari media, e hanno anche sviluppato un software avanzato per aiutare i cinesi a superare il blocco di internet.

Ho sentito che il Falun Gong sta citando in giudizio molte persone. Perché?

Sì, i praticanti del Falun Gong e avvocati dei diritti umani internazionali che li sostengono hanno citato in giudizio gli ufficiali del Partito Comunista Cinese pesantemente coinvolti nella persecuzione. Queste persone includono l’ex capo dello stato Jiang Zemin, che ha lanciato la persecuzione, il Ministro del Commercio Bo Xilai, il Presidente del Comitato Organizzatore delle Olimpiadi di Pechino Li uQi, e la China Central Television (CCTV). Dall’altra parte, funzionari non direttamente collegati alla persecuzione, come ad esempio il Primo Ministro Wen Jiabao, non sono stati citati.

Per maggiori informazioni sulle decine cause legali in corso, i loro successi, le loro sfide, leggi in base alle quali essi sono state presentate, e gli avvocati di primo piano in questi casi, clicca qui - http://www.faluninfo.net/topic/51/.

Come hanno risposto la maggior parte dei cinesi alla persecuzione?

Nei primi anni dopo il lancio della campagna contro il Falun Gong nel 1999, la maggior parte dei cinesi sono apparsi scioccati e poco chiari su questa questione. Sia che credessero alla propaganda del Partito, sia che temessero di essere loro stessi vittima della persecuzione, in pochi, al di fuori dei familiari di coloro che erano perseguitati, hanno osato esprimersi in pubblico sul Falun Gong.

Ma i cinesi, sia in Cina che all’estero, stanno ora sempre più prendendo le difese del Falun Gong. Avvocati come Guo Guoting e Gao Zhisheng (http://davisiaj.com/content/view/249/1/) in particolare hanno perso la possibilità di praticare la professione legale per difendere il Falun Gong.

Dopo essere stati inizialmente influenzati dalla propaganda e dalla pressione proveniente dalla Cina continentale, anche i cinesi all’estero recentemente stanno mostrando sostegno, e hanno premiato il Falun Gong riconoscendo il suo contributo alla comunità e alla causa della libertà in Cina.
(http://clearharmony.net/articles/200704/38940.html).

Come hanno risposto alla persecuzione il governo USA e gli altri governi del mondo?

Molti governi in tutto il mondo hanno condannato la persecuzione, e generalmente i parlamenti hanno preso posizioni più forti dei capi di stato.

Il governo degli Stati Uniti non è stato equivoco nella sua opposizione alla persecuzione. Gli ex presidenti Clinton e Bush e altre autorità governative si sono espresse a riguardo e hanno rilasciato dichiarazioni sulla persecuzione del Falun Gong.

Nel novembre 1999 la Camera dei Rappresentanti ha approvato all’unanimità la risoluzione 218, con il concorso del Senato, condannando la persecuzione e chiedendo il rilascio immediato di tutti i praticanti imprigionati. La Risoluzione 188 è passata al l’unanimità nel luglio 2002 (http://faluninfo.net/displayAnArticle.asp?ID=5983).

Nel 2004 è stata approvata all’unanimità una risoluzione di condanna del tentativo del Partito di estendere la persecuzione all’estero. (http://www.faluninfo.net/displayAnArticle.asp?ID=8962).
Membri del Congresso di ogni parte politica si sono espressi sulle atrocità commesse contro il Falun Gong in Cina durante raduni pubblici, hanno scritto ai capi del Partito Comunista, hanno sostenuto le cause legali del Falun Gong (http://faluninfo.net/displayAnArticle.asp?ID=7469), e hanno si sono attivati per salvare i praticanti del Falun Gong americani detenuti in Cina. (http://www.faluninfo.net/displayAnArticle.asp?ID=7057).

Simili azioni sono state intraprese anche da parlamentari in Europa, Australia e altri paesi. In Canada, dove il sostegno è stato particolarmente forte, un membro del Parlamento si è presentato ad un evento dell’ambasciata cinese organizzato nella Camera dei Comuni indossando una maglietta gialla con la scritta “Io sostengo il Falun Gong” (è stato malmenato da personale dell’ambasciata).

Il sostegno esplicito da parte dei capi di stato è stato limitato. Ad esempio mentre in questi anni di persecuzione il Dipartimento di Stato USA ha messo in luce la situazione del Falun Gong nei suoi rapporti annuali, i leader degli Stati Uniti raramente hanno sollevato direttamente la questione del Falun Gong con gli ufficiali cinesi. Questo nonostante lettere del Congresso che li sollecitavano a farlo inviate alla vigilia di tali meeting. (http://faluninfo.net/displayAnArticle.asp?ID=5306).

Ci sono però eccezioni di rilievo. Ad esempio, il primo ministro irlandese e il ministro degli esteri si sono rivolti direttamente ai leader del Partito Comunista chiedendo il rilascio dello studente del Trinity College di nome Zhao Ming, quando questi è stato imprigionato in Cina. E a Taiwan il presidente e il vice presidente hanno incontrato i praticanti del Falun Gong e hanno espresso con forza il loro sostegno.

Come hanno risposto alla persecuzione organizzazioni come Amnesty International?

Amnesty ha ripetutamente riferito in dettagli vari aspetti della persecuzione del Falun Gong nei suoi rapporti annuali. Come la maggior parte delle organizzazioni che si occupano di diritti umani, Amnesty non è stata ancora in grado di condurre un’indagine indipendente sulla persecuzione e di produrre i suoi risultati. Ma ha lanciato regolarmente “azioni urgenti”, incoraggiando la rete dei suoi membri ad agire in favore di praticanti del Falun Gong detenuti a rischio di tortura (link di “azioni urgenti” - http://web.amnesty.org/library/Index/ENGASA170492006?open&of=ENG-CHN).
Uno dei destinatari di un tale caso urgente, il signor Liu Chengjun, è stato torturato a morte. (http://www.faluninfo.net/DisplayAnArticle.asp?ID=8207).

Durante i primi momenti della persecuzione Human Rights Watch ha redatto un rapporto per mostrare l’illegalità della campagna lanciata contro il Falun Gong (http://hrw.org/reports/2002/china/).

L’Ispettore Speciale dell’ONU sulla Tortura ha ripetutamente interrogato le autorità cinesi e ha redatto rapporti in cui i casi di torture di praticanti del Falun Gong rappresentavano la grande parte della sezione dedicata alla situazione in Cina. (http://www.faluninfo.net/displayAnArticle.asp?ID=8650).

Sono sempre più numerosi i casi di personalità di spicco – come famosi avvocati dei diritti umani internazionali, membri della comunità ebraica o sostenitori della democrazia cinesi residenti all’estero – che si esprimono apertamente sulle uccisioni di praticanti del Falun Gong per i loro organi.
( http://faluninfo.net/displayAnArticle.asp?ID=9492).

Non è vero che alcuni praticanti del Falun Gong si sono dati fuoco in Piazza Tiananmen?

Questa affermazione è stata uno dei maggiori successi della propaganda del PCC, e dell’intero ventunesimo secolo. Gli insegnamenti del Falun Gong sono fermamente contrari all’uccidere e considerano il suicidio un peccato. Crediamo che quell’episodio è stato una messa in scena. Per una analisi approfondita, vi invitiamo a visitare queste pagine: http://faluninfo.net/tiananmen/immolation.asp

Perché non ho mai letto o sentito più informazioni su questo?

Di fatto, dopo un iniziale interesse a questa vicenda, la stampa occidentale ha in gran parte evitato la questione.

Il PCC si è dato una gran pena per rendere questa persecuzione clandestina e impedire ai giornalisti stranieri di riferire su questa vicenda. (http://news.bbc.co.uk/1/hi/programmes/from_our_own_correspondent/1874755.stm). Il Partito ha anche avuto successo nel creare una forte negatività verso il Falun Gong fin dall’inizio. Nel 1999 gli apparati della propaganda cinese erano diffusi in tutto il mondo, mentre il Falun Gong aveva a mala pena dei siti web. Da allora il gruppo ha condotto una dura battaglia per attirare l’attenzione sulla persecuzione.

Alcuni giornalisti di media occidentali, come la BBC, hanno confidato che questa storia non viene riportata per il timore di perdere l’accesso a Pechino. Per molti editori, inoltre, notizie di abusi dei diritti umani su larga scala, persino omicidi di massa, non vanno d’accordo con le storie della “crescita pacifica della Cina” che attualmente stanno proponendo.

Per maggiori informazioni sulle ragioni per le quali il Falun Gong non è sui media tanto quanto potrebbe esserlo, cliccare qui: Out of Media Spotlight - http://faluninfo.net/article/500/

Fonte: http://faluninfo.net/print/217/
Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/html/articles/2010/7/2/118294.html

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