(Minghui.org) La politica di "ri-educazione" tramite il lavoro forzato in Cina è una violazione della Costituzione della stessa Cina, in quanto direttamente contraria alle libertà tutelate dalla costituzione, e va contro le convenzioni internazionali che il regime comunista ha firmato. Si tratta essenzialmente di un "diritto privato" che serve solo agli interessi del Partito Comunista Cinese (PCC). In altre parole, nessun processo pubblico è necessario per l'incarcerazione e per la conseguente immissione nel sistema di "ri-educazione" attraverso il lavoro forzato. Invece, la pubblica sicurezza del PCC e l'ordinamento di polizia hanno la completa libertà di arresto e di condanna nei confronti di chiunque. Essi godono del privilegio di andare al di sopra della legge e di poter privare chiunque di un diritto "garantito" dalla costituzione. In altre parole, la politica del lavoro forzato è una tattica usata dal PCC come atto di prepotenza verso i suoi cittadini; uno strumento barbaro che il PCC usa per mantenere il suo dominio totalitario in Cina.
Da quando è stata pubblicata la notizia FDIC: Messaggio segreto scoperto in una decorazione di Halloween, rivela gli orrori del campo di lavoro , la politica del lavoro forzato in Cina è diventata ancora più nota ed ha ricevuto la condanna crescente da parte della comunità internazionale. All'interno della Cina sono in forte aumento critiche provenienti da ambienti giuridici e da persone responsabili. I campi di lavoro in Cina hanno iniziato a sentire il calore ed a rabbrividire al tempo stesso per i crimini commessi.
Si è scoperto che il Qianjin, famigerato Campo di Lavoro Forzato nella città di Harbin, Provincia di Heilongjiang, dove sono stati torturati molti praticanti del Falun Gong, ha recentemente cambiato il suo nome in Centro di Riabilitazione della Provincia di Heilongjiang. Cambiare semplicemente un nome ad un luogo può mai essere sufficiente a coprirne le brutalità che si sono verificate e che ancora vengono perpetrate? Come non fosse successo niente?
Ancora oggi molte persone tradizionali che credono nei principi della Falun Dafa di Verità – Compassione - Tolleranza sono detenute nel Campo di Lavoro Forzato di Qianjing. A causa del loro rifiuto a rinunciare al loro credo, si trovano ad affrontare tutti i tipi di tortura, tra cui pestaggi ed iniezioni con sostanze sconosciute.
Alcune guardie del campo di lavoro sostengono che le azioni peggiori siano opera della politica e temono le conseguenze di non eseguire gli ordini. Tuttavia, essi non possono evitare il fatto che essi stessi hanno spesso ferito o ucciso innocenti praticanti del Falun Gong mediante mezzi crudeli o obbligando dei detenuti a fare lo stesso. Quando i criminali nazisti furono processati a Norimberga, nessuno di quelli che seguirono le politiche di Hitler fu risparmiato, ed anche quelli che riuscirono a fuggire furono iscritti in una lista di ricercati per il resto della loro vita.
La storia ha dimostrato che eseguire gli ordini non è mai una giustificazione che permette di sfuggire alla punizione per i crimini commessi. Una persona non può ignorare la propria coscienza per eseguire gli ordini. É un dato di fatto, la politica di "ri-educazione" con il lavoro forzato non si basa su alcun fondamento giuridico. Non solo ha danneggiato numerosi cittadini innocenti, ma ha anche compromesso molti servitori pubblici trasformandoli in macchine per uccidere a sangue freddo, facendoli alla fine precipitare nell'abisso.
Dopo che la Rivoluzione Culturale si è conclusa, nella Provincia dello Yunnan sono state giustiziate 810 persone tra forze di polizia, giudiziarie, e militari coinvolti nelle politiche di Rivoluzione Culturale. Il vice capo del Dipartimento di Polizia di Pechino, Liu Chuanxin, si è ucciso, e molti altri sono stati imprigionati. L'8 gennaio 2013, il vice capo del Dipartimento di Polizia di Guangzhou Qi Xiaolin si è impiccato. Appena un giorno dopo, Zhang Wanxiong, vice direttore della corte del distretto Liangzhou a Wuwei (provincia del Gansu), si è gettato dal suo ufficio al sesto piano. La polizia ha affermato di aver trovato il suo testamento, che sembrava suggerire un collegamento tra il suicidio ed il fatto che egli fosse preoccupato per il suo destino come autore principale della persecuzione dei praticanti del Falun Gong.
Un lupo è sempre un lupo. L'ipocrisia ed il travestimento non potranno mai nascondere la natura brutale del PCC, e il PCC non diventerà mai un agnello.
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