Sichuan: La sig.ra Miao Sufang muore dopo anni di persecuzione.

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Nome: Miao Sufang
Sesso: Femminile
Età: 73
Indirizzo: Caojia Lane, città di Chengdu, Provincia di Sichuan
Professione: non riportata
Data del decesso: marzo o aprile 2010
L’ultimo luogo di detenzione: prigione della contea di Pi
Provincia: Sichuan
Persecuzioni subite: lavaggio del cervello, percosse, prigionia, torture, detenzione.

La signora Miao Sufang 73 anni, è deceduta tra marzo e aprile 2010. Viveva a Caojia Lane, città di Chengdu, provincia di Sichuan. Poiché praticante del Falun Gong, ha subito il lavaggio del cervello, il lavoro forzato e torture.

La polizia la picchiò e la costrinse a stare in piedi nella neve con solo la biancheria intima addosso, quando fu arrestata per avere fatto appello per il diritto di praticare il Falun Gong, nel gennaio 2001 a Pechino.

In seguito è stata sottoposta a molti anni di lavoro forzato e detenuta nel campo di lavoro femminile di Nanmusi nella contea di Zizhong, provincia di Sichuan.

Al fine di costringere i praticanti a “trasformarsi” [rinunciare al Falun Gong sotto coercizione] le guardie del campo entravano nella divisione, la quinta divisione, e ordinavano alle detenute per droga di torturarle. Erano costrette a stare in piedi dalle 6 del mattino fino a mezzanotte ogni giorno, senza muoversi o parlare. Dovevano ottenere il permesso delle detenute prima di usare il bagno.

I piedi della sig.ra Miao si gonfiarono terribilmente, troppo gonfi da poter mettere le scarpe. Poi il gonfiore si è esteso fino alle ginocchia. Le sue gambe tremavano e riusciva a malapena a camminare. Nonostante questo, non ha ricevuto alcuna cura medica.

Dopo quattro mesi di torture nella divisione, fu trasferita alla nona divisione, poi in agosto, alla settima divisione. Rimase bloccata al piano superiore per cinque mesi senza mai scendere una volta. La costrinsero a sedere in posizione militare senza muoversi o parlare. Le guardie la minacciavano ripetutamente, “Tu non hai nessuna possibilità di varcare il cancello del campo se non ‘ti trasformi’”.

È stata arrestata la seconda volta perché spiegava la verità sul Falun Gong alla gente e detenuta nella prigione della contea Pi. Fu rilasciata solo quando videro che vomitava sangue a causa delle torture. Dopo il suo rilascio, gli ufficiali locali la tormentavano spesso a casa. Per evitare altre molestie, ha abbandonato la casa, nascondendosi da un luogo all’altro. Quando fece ritorno a casa parecchi anni dopo, aveva settanta anni e molto debilitata. È morta quest’anno.

Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2010/6/30/226215.html

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a53744-article.html

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