Nome: Fan Qingjun
Sesso: Maschile
Età: 40
Indirizzo: Nanzhang Villaggio, città di Xiulian, Contea Jingxing, provincia di Hebei
Professione: impiegato al Pharmaceutical Factory Hebei, città di Shijiazhuang
Data dell’ultimo arresto: 09/2002
L’ultimo luogo di detenzione: prigione di Jidong
Città: Tangshan
Provincia: Hebei
Persecuzione subita: privazione del sonno, lavaggio del cervello, percosse, imprigionamento, isolamento, torture, alimentazione forzata, restrizione fisica
Il sig. Fan Qingjun è stato arrestato e detenuto nel centro di detenzione della contea di Xushui nel settembre 2002, perché crede nel Falun Gong. Nell’ottobre 2003, il sig. Fan è stato condannato a sette anni di prigione e mandato nella divisione No.1 della prigione di Jidong, città di Tangshan. Sette anni di continua persecuzione hanno procurato un deterioramento della sua salute. Prima della sua detenzione, era in ottima salute.
I seguenti sono alcuni racconti delle gravi torture che il sig. Fan ha subito nel carcere di Jidong.
Isolamento
Le guardie del carcere ricordano che quando il sig. Fan è arrivato nella prigione di Jidong, hanno dovuto sostenerlo, in quando da nove giorni faceva lo sciopero della fame. È stato portato direttamente in una piccola cella d’isolamento. Fuori della cella, un cappuccio spesso e sporco, imbottito di cotone gli è stato messo sulla testa. Molti detenuti istigati dalle guardie della prigione, hanno iniziato a colpirlo con pugni e calci. Il sig. Fan quasi rimaneva soffocato perché il cappuccino era molto stretto intorno alla testa e non riusciva respirare. Prima di metterlo in cella, un detenuto ha bloccato la porta e gli ha ordinato di gridare, “Rapporto!” Quando il sig. Fan si è rifiutato, il detenuto, lo ha schiaffeggiato sul viso per una decina di volte
Il sig. Fan è stato spinto in ginocchio, di fronte a una bacheca dove sono scritti i regolamenti della prigione. Poi insistettero a farlo leggere a voce alta, ma il sig. Fan si è rifiutato. È stato trascinato fuori dalla sua cella, e picchiato di nuovo. La cella era lunga soltanto 1,8mt, larga 50-60cm e alta circa 2mt. Non c’era luce e le pareti sono state rivestite di panelli di gomma. Gli davano solo due pasti al giorno, uno al mattino e uno alla sera. Ogni pasto era composto di due panini molto piccoli e una porzione di verdura.
A ragione della fede ferma nel Falun Gong del sig. Fan, le autorità carcerarie hanno provato a fargli il lavaggio del cervello. Durante il giorno, il sig. Fan era costretto a guardare i DVD che calunniavano il Falun Gong, e la sera, due guardie della prigione lo interrogavano fino alle prime ore del mattino, cercando di trasformarlo [rinunciare al Falun Gong sotto coercizione]. Se il sig. Fan si addormentava, i detenuti assegnati a controllarlo strofinavano i suoi occhi con l’olio di palma. Durante tutto il periodo in isolamento, non gli fu permesso di lavarsi i denti o il viso, e doveva indossare le manette e il cappuccio quando andava in bagno. Il sig. Fan è stato detenuto per oltre un mese la prima volta, e quasi un mese un’altra volta.
L’alimentazione forzata barbarica
Per opporsi alla persecuzione, il sig. Fan ha fatto lo sciopero della fame. Come risultato, le guardie lo sottoposero ad alimentazione forzata. Un grosso tubo gli è stato inserito dalla bocca, da “infermieri detenuti” che in realtà non avevano nessuna formazione medica ufficiale. Di solito occorrono tre medici e quattro detenuti per eseguire l’alimentazione forzata. Il sig. Fan è stato legato a una sedia con le braccia tese all'indietro e le gambe legate. Inoltre, gli furono strappati i vestiti. Era novembre, e nel nord della Cina in quel periodo dell’anno, la temperatura è molto fredda. Hanno utilizzato uno strumento per aprire la bocca, e siccome il sig. Fan non mangiava da lungo tempo, hanno avuto difficoltà ad inserire il tubo. Così hanno fatto leva sui suoi denti che ne ha allentato alcuni e altri cadevano per terra. Mentre i detenuti torturavano il sig. Fan, un funzionario della prigione d’alto livello di cognome Yang, era in un ufficio lì vicino.
Brutali torture
Nell’aprile 2004, al sig. Fan gli fu ordinato di fare il lavoro forzato, ma quando si rifiutò di conformarsi, le guardie e i detenuti lo gettarono in uno stagno e dovette rimanere lì per tutto il giorno. L’acqua era molto fredda, poiché era aprile, e il sig. Fan soffriva di artrite, aveva spesso dolori alla zona lombare e alle gambe. Dopo il lavoro forzato, al sig. Fan non gli fu permesso di fare una doccia, è stato messo in una stanza separata per essere rigorosamente controllato, e non avere contatti con nessuno.
In un caldo giorno d’estate, nel giugno 2004, il sig. Fan è stato fatto sdraiare su una strada asfaltata, di fronte al sole cocente. Non è stato permesso portare alcuna protezione dal sole, ed è stato lasciato lì per l’intero giorno. Come risultato, la vista del sig. Fan è stata compromessa, e circa una settimana dopo, si è rifiutato di fare il lavoro forzato. Questa volta la guardia carceraria ha ordinato a nove detenuti di strappare la camicia del sig. Fan, e costringerlo a sdraiarsi su una stuoia di plastica che era stata esposta al sole per tutto il giorno. Poi hanno usato un bastone di ferro caldo per bruciarlo e torturarlo.
Alla fine di giugno del 2004, tre detenuti torturarono il sig. Fan. Due detenuti gli hanno contorto le braccia, mentre l’altro lo picchiava brutalmente. Un detenuto lo schiaffeggiava ripetutamente usando il suo gomito e pugni per picchiare sulle gambe il sig. Fan. Il pestaggio feroce è durato per quasi un’ora.
In un’altra occasione, quando il sig. Fan aveva finito il suo lavoro forzato giornaliero, una guardia carceraria ha ordinato ad altri detenuti di impedire al sig. Fan di dormire per quattro giorni. È stato fatto sedere su una tavola, che era lunga 20 cm e larga 10cm, per diversi giorni. Le sue gambe divennero gonfie e doloranti, gli occhi pieni di sangue, il suo udito danneggiato e ha cominciato a sentire un fischio all’orecchio. Di notte, due detenuti continuavano a parlare con lui per impedirgli di dormire. Già prima di questo episodio, al sig. Fan era stato impedito di dormire fino alle 1:30, non appena si addormentava, qualcuno lo scuoteva.
I sette anni di torture mentali e fisiche nel carcere di Jidong hanno provocato il deterioramento della salute del sig. Fan Qingjun. Soffre tra le altre cose d’insonnia, artrite, perdita di memoria e forti mal di testa.
Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2010/6/24/225899.html>http://minghui.ca/mh/articles/2010/6/24/225899.html
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