Il Governo Cinese non ha mai ufficialmente “Messo al Bando” il Falun Gong - Parte 3

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II' Parte

(Clearwisdom.net) Dopo il 20 luglio 1999, i media e persino delle opere di approfondimento al di fuori della Cina hanno spesso usato le parole, "Il Governo Cinese ha messo al bando il Falun Gong a partire dal luglio 1999." Io credo che il PCC non abbia mai avuto un fondamento legale per i suoi 11 anni di persecuzione, perché il Governo Cinese non ha mai ufficialmente messo al bando il Falun Gong. Non mi metterò a discutere per adesso sulla legittimità dell'attuale Governo Cinese dalla sua ascesa al potere nel 1949, ma proprio secondo le stesse leggi del Governo Cinese, la persecuzione da parte del PCC e della banda di Jiang Zemin è illegale.

La prima causa della confusione di gran parte della gente è scambiare il “PCC” con il “Governo Cinese”, o fare una gran confusione fra il PCC, la Cina come paese ed il Governo Cinese come entità. La seconda causa è che il PCC intenzionalmente usa questa espressione nella sua propaganda per confondere l'opinione pubblica. La terza causa è il non comprendere che cosa significhi in termini legali mettere al bando qualcosa.

III. La Persecuzione del Falun Gong ha avuto inizio con la decisione personale ed illegale di Jiang Zemin, e da un movimento politico risultante dai tentativi di Jiang Zemin, del PCC, e del Governo Cinese di usarsi l’un l’altro. E’ tutto meno che l’applicazione della Legge.

Quanto segue sono estratti di documenti, discorsi e corrispondenze del PCC che illustrano il fatto che la persecuzione è il risultato dei tentativi di Jiang e del PCC di usarsi ed aiutarsi l’un l’altro per i propri fini.

A. Il 27 aprile 1999, la Segreteria del Comitato Centrale del PCC redasse un documento segreto intitolato, "Nota riguardante la stampa e la distribuzione della lettera del compagno Jiang Zemin al Comitato in Carica del Politburo e ad altri superiori." La nota richiedeva ai membri del PCC di studiare la lettera scritta da Jiang la sera del 25 aprile, uno scritto pieno di gelosia, paranoia e sordide menzogne. La nota richiedeva ai membri del PCC di studiare il contenuto, di implementarlo e di fare una relazione su di esso al Comitato Centrale. Basandoci su questa nota risulta che Jiang è stato la persona che ha capovolto la verità riguardo al legittimo e pacifico appello dei praticanti del Falun Gong il 25 aprile. La lettera stessa e questa nota fanno capire che la sua volontà fu imposta ai livelli più alti del Governo Cinese, dato che la richiesta non era per un commento o per un feedback, ma piuttosto per studiare e applicare il contenuto.

B. Analizzando il contenuto della lettera di Jiang, possiamo notare alcune clamorose mistificazioni della verità che servirono come segnali d’allarme per un imminente movimento politico.

• "Hanno dei rapporti con forze esterne alla Cina, specificamente l’Occidente, e c’è un “gran burattinaio” che controlla le cose dietro le scene?" – Una accusa senza fondamento portata come scusa per la persecuzione.
• "Può essere che il Marxismo che è la base comune di tutti noi Comunisti, ed il materialismo e l’ateismo in cui noi crediamo non possano sconfiggere quel mucchio di spazzatura che il Falun Gong sta diffondendo? Se così fosse, non sarebbe lo scherzo più incredibile!" – La base ideologica della persecuzione che Jiang voleva cominciare.
• "Questo episodio mostra la misura di quanto sia venuto a mancare il lavoro politico-ideologico ed il lavoro con le masse in certi luoghi ed in certi dipartimenti. Dobbiamo educare i quadri e le masse con la corretta visione del mondo, della vita e con il corretto sistema di valori... E’ giunta l’ora che i dirigenti ad ogni livello, specialmente quelli ai livelli più alti, si sveglino!" Questo è un segno che la persecuzione venne cominciata senza l’iniziale sostegno degli alti dirigenti e che la decisione venne presa da Jiang, e perciò era necessario "educare i quadri" e “svegliare” i dirigenti.

C. Un secondo documento segreto fu a sua volta fatto uscire dall’ufficio di Segreteria del Comitato Centrale del PCC, che chiedeva questa volta ai membri del PCC di "Studiare e implementare il discorso di Jiang pronunciato al Politburo del Comitato Centrale riguardo alla gestione e risoluzione urgente del problema Falun Gong". Questo documento venne pubblicato il 7 giugno 1999, ed il diretto risultato del discorso fu la creazione tre giorni più tardi dell’Ufficio 610. Jiang nel suo discorso disse, "Il problema Falun Gong ha un profondo background socio-politico, addirittura un complesso background internazionale. Questo è l’episodio più grave dalla crisi politica del 1989. Dobbiamo affrontarlo seriamente, guardarci dentro in profondità ed impiegare delle adeguate contromisure." Il fatto che Jiang abbia collocato il "problema Falun Gong" nel contesto del Massacro di Piazza Tiananmen del 4 giugno 1989 è un’altra indicazione che una grande persecuzione su scala nazionale stava per cominciare.

D. Nel suo discorso Jang affermava ancora, "Il Comitato Centrale è d’accordo di formare una speciale task force per trattare il 'problema Falun Gong', che sarà guidata dal compagno Li Lanqing. Il compagno Li Lanqing sarà il capo della task force, mentre i compagni Ding Guangen e Luo Gan saranno i suoi vice, ed i compagni responsabili per i dipartimenti rilevanti saranno i membri della task force, determinando quindi a livello centrale i passi specifici, i metodi ed i mezzi da intraprendere per trattare il ‘problema Falun Gong.' Il Comitato Centrale e gli organi governativi, i ministeri e le commissioni di ogni provincia, regione autonoma e municipalità direttamente controllate devono cooperare strettamente in questo sforzo." La task force di cui si parla qui è il precursore del "Gruppo di Comando per il Comitato Centrale Comunista Cinese per Trattare il Problema Falun Gong", e la sua organizzazione subordinata "Ufficio del Gruppo di Comando del Comitato Centrale Comunista Cinese per Trattare il Problema Falun Gong." Questo ufficio venne conosciuto anche con il nome di "Ufficio 610" in base alla data in cui fu fondato. Questa organizzazione in stile Gestapo raggiunse ogni provincia ed ogni città e permeò il governo ad ogni livello, usando i soldi del popolo duramente guadagnati per perseguitare delle persone gentili e per commettere una litania di crimini nel corso degli ultimi 11 anni. Ci sono un paio di punti da sottolineare qui. Il primo è che l’Ufficio 610 fu fondato in base ad una decisione personale di Jang. Di solito il “Comitato Centrale” si riferisce al "Comitato Centrale del PCC" o al "Politburo del PCC", in altre parole, si riferisce al PCC piuttosto che al Governo Cinese. In questo caso, il discorso di Jiang sulla formazione della "task force di comando" venne fatta al Politburo, informandoli della decisione, piuttosto che metterla all’ordine del giorno. Se queste decisioni da parte del "Comitato Centrale" fossero state prese ad un incontro precedente, allora non ci sarebbe stato nessun bisogno per Jiang di informare lo stesso comitato della decisione precedente, quindi l’unica spiegazione logica è che Jiang prese la decisione per conto proprio e poi informò il Comitato Centrale della “loro” decisione. In altre parole, la "decisione del Comitato Centrale" fu in realtà una decisione presa individualmente da Jiang. Nel permettere che questo passasse dando così inizio alla lunga persecuzione del Falun Gong, gli attuali capi del PCC hanno un’innegabile responsabilità.

E. Il pronunciamento del "Comitato Centrale e degli organi governativi, ministeri e commissioni in ogni provincia, regione autonoma e municipalità direttamente controllata deve strettamente cooperare a questo sforzo" in realtà diede il potere all’Ufficio 610 di scavalcare le infrastrutture politiche esistenti per raggiungere i suoi obiettivi. Anche se il governo a tutti i livelli doveva cooperare con quella organizzazione, la responsabilità era da attribuire solo a Jiang stesso. Prima che Jiang intervenisse, era uno strumento di persecuzione direttamente a disposizione di Jiang.

F. Questo discorso richiedeva al gruppo di comando di raccogliere anche informazioni circa la situazione passata e presente dei praticanti del Falun Gong, tuttavia queste "situazioni” erano predeterminate. Poco dopo questo discorso, saltarono fuori velocemente delle false prove di praticanti del Falun Gong "che soffrivano di psicosi, commettevano suicidio, 1.400 morti dovute al non prendere medicine" come risultato delle infondate accuse dell’Ufficio 610.

G. Nel frattempo, fra le due note di cui sopra, venne pubblicato un altro documento "Nota dall’Ufficio di Segreteria del Comitato Centrale del PCC Riguardante la Distribuzione della Nota del Compagno Jang alla Segreteria del Politburo del Comitato Centrale e alla Commissione Militare". Questa venne pubblicata intorno al 25 maggio, immediatamente prima degli incontri dei Comitati Comunisti provinciali tenuti il 28 maggio. Attualmente, non abbiamo una copia di questo documento. Giudicando dai documenti a livello provinciale, la "Nota Riguardante l’Implementare Seriamente lo Spirito del Documento 19" pubblicata dalla Segreteria del Comitato Comunista Provinciale, il suo contenuto era stato preparato segretamente per la persecuzione del Falun Gong. Questo documento fu scoperto dal Vice Capo della Sezione per le Risorse Umane dell’Agenzia per gli Affari Generali del Governo Provinciale di Hebei Xu Xinmu. L’Assistente del Centro di Assistenza di Shijiazhuang del Falun Gong Duan Rongxin e Xu Xinmu furono condannati rispettivamente a 5 e 4 anni di prigione, per aver diffuso questo documento.

H. Il 14 giugno 1999, i principali media cinesi riportarono servizi su "I Punti Chiave Riguardanti Istruzioni sull’Accoglimento degli Appelli del Falun Gong". Questi servizi respingevano le voci riguardanti un’imminente persecuzione, e reiteravano i temi di coloro che avevano parlato con i rappresentanti del Falun Gong il 25 aprile, "Il governo a vari livelli non ha mai impedito i normali esercizi di qigong che rafforzano la salute; il popolo ha libertà di credere e di praticare un dato qigong, come pure di non credere ad un determinato qigong. E’ normale avere visioni diverse o critiche, e chiunque può trasmettere i propri punti di vista attraverso le normali forme e i normali canali." Quindi i documenti segreti di Jiang contraddicevano la direttiva pubblica del Partito Comunista e del governo, o quei servizi erano parte del piano.

I. Agli incontri APEC in Nuova Zelanda nel settembre 1999, Jiang fece qualcosa di veramente insolito e non consono al suo ruolo. Distribuì a diversi capi di stato, fra cui il Presidente USA Bill Clinton dei libretti che demonizzavano il Falun Gong. Questo è un altro segno di quanto questa cosa fosse personale per Jiang

J. Il 25 ottobre 1999, immediatamente prima della visita di stato in Francia, Jiang diede un’intervista scritta al quotidiano francese Le Figaro. Di nuovo Jiang diffamò il Falun Gong, e questo prima che lo facessero i media o i documenti del PCC, e lo etichettò come una “setta”. Questo è un altro segno dell’ossessione personale di Jang ed il suo ruolo guida nel condurre la persecuzione.

Due giorni più tardi , il People's Daily un giornale diretto dal PCC uscì con un’edizione speciale intitolata "il Falun Gong è una Setta." Il 30 ottobre, il Comitato del Congresso Nazionale del Popolo ratificò la "Decisione Riguardo la Messa al Bando delle Sette e lo Stare in Guardia e Punire le Attività delle Sette." Questa decisione venne più tardi illegittimamente chiamata la “legge anti-sette." A dispetto di quello, la decisione non faceva riferimento al Falun Gong, nonostante la natura incostituzionale della decisione stessa.

Ricapitolando, la persecuzione contro il Falun Gong del luglio 1999 venne iniziata dalle lettere, discorsi, direttive del capo del PCC Jiang Zemin a cui fecero seguito una serie di documenti redatti dal PCC. Erano le forze che spingevano da dietro questo movimento politico persecutorio accompagnato da un’enorme campagna diffamatoria messa in opera dalla macchina di propaganda del PCC. Questa persecuzione non è il caso di un governo legittimo che impone il rispetto delle sue leggi. Naturalmente, un governo non ha il diritto di perseguitare il suo popolo in questo modo, o se lo facesse, perderebbe la propria legittimità. La responsabilità per aver continuato questa persecuzione dopo il ritiro di Jiang, ricade interamente sulle spalle dell’attuale leadership del PCC.

Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/html/articles/2010/7/23/118773.html

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